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Finalmente l'ultima ora di scuola è finita. Saluto Emma dicendogli che ci saremo viste dopo e mi incammino verso casa mia ascoltando la mia adorata musica. Dopo pochi minuti arrivo. "Mamma, papà sono tornata!" Esclamo senza nessuna risposta. Prendo il cellulare e noto che mia madre mi ha lasciato un messaggio. Dice che lei e papà sono ad una riunione e Brandon è a pranzo da Riley. Ci scommetto quello che volete che si metteranno insieme. Li vedo bene d'altronde. Riley è la sorella di Emma ed è identica a lei fisicamente, ma caratterialmente è quasi più timida di me.
Mi dirigo in cucina e siccome non ho molta fame, mangio una semplice mela. Appena finito mi stendo sul mio adorato letto e continuo a leggere "orgoglio e pregiudizio".
Adoro quella storia, la rileggerei all'infinito.
Mentre sono immersa nella lettura, il mio cellulare inizia a squillare e noto che è Emma. "Hey Emma, dimmi tutto" "Ciao Sam, puoi venire a casa mia adesso? Siccome non abbiamo nessuno tra le scatole, possiamo muoverci a studiare." "Sì certo arrivo subito" riattacco e prendo i libri necessari per studiare. Afferro le cuffiette e mi dirigo verso la fermata dell'autobus, siccome Emma abita vicino al mare. Io mi trovo più in centro a Miami. Ma mi è sempre piaciuto osservare il paesaggio della mia splendida città da un mezzo di trasporto e vedere il mare e le case sfrecciarmi davanti. Dopo cinque minuti salgo sul bus ed entro venti minuti sono a casa sua. Busso e mi viene ad aprire Emma. "Ciao Sam! Entra pure" le sorrido ed entro. "Allora... Cosa vogliamo fare per prima?"chiedo. "Matematica, così dopo non dobbiamo più pensarci" prendiamo entrambe l'occorrente e iniziamo a fare quei dannati esercizi che solo a vederli già mi fa male la testa. Io e la mia amica non siamo molto portate per questa materia, infatti ne è la conferma il fatto che è da quasi 40 minuti che stiamo facendo la stessa espressione. "Basta, ci rinuncio" dice Emma straziata. "Anche io" rispondo scocciata lanciando la penna sul tavolo. "Facciamo una pausa?" Chiedo "Direi di si visto che è quasi un'ora che proviamo a fare questa roba"dice lei in modo ovvio. "Un giorno dovrai venire a farmi compagnia agli allenamenti di mio fratello" dice "Ti ho già detto che odio quello sport" rispondo cantilenante. "Ok ok. Comunque che ne dici di fare uno spuntino davanti ad un episodio di "Grey's anatomy"?
"Ecco perché sei la mia migliore amica" dico sorridente. Prepariamo i popcorn e ci andiamo a sedere in salotto. Appena parte la puntata cala il silenzio. Io ed Emma fin da piccole seguiamo questa serie e proprio per questo quando la guardiamo ci ipnotizziamo davanti al computer e in quel momento non vola una mosca.

A fine episodio ci alziamo da quel comodo divano e ci rimettiamo a studiare, questa volta letteratura inglese. Fortunatamente la prof si è data una regolata e non ci ha dato molte pagine da studiare dall'oggi al domani. "Sii, finito!" esclamiamo all'unisono mettendoci a ridere. Sono le 20:00 e in quel momento tornano a casa i genitori di Emma.
"Ciao Samantha come va?" Mi chiede Ellen, la mamma che Emma chiama anche "The boss" perché è una Hitler al femminile che detta regole secondo lei."Tutto bene. Voi?" "Anche noi" "Vuoi fermarti a cena?" mi chiede Ethan, il papà di Emma. "No grazie, devo tornare a casa" dico sorridente. Mia mamma mi ha già chiamato un paio di volte e non l'ho sentita,credo che appena torno a casa mi sbrani, anche perché non sa nemmeno dove mi trovo.
Riprendo i miei libri e li metto nel mio zaino. Saluto Emma con un abbraccio e con un cenno della mano saluto i suoi genitori, ringraziandoli comunque per l'invito rifiutato. Esco da casa Holland e mi dirigo alla fermata. Questa giornata è stata stancante e affrontare mia madre in un terzo grado finirà per farmi uscire matta.


.Onde histórias criam vida. Descubra agora