•|7|•

1.7K 69 2
                                    

Non riesco ancora a credere che la mia migliore amica mi abbia tratto in inganno in questo modo. Mi sarei aspettata di tutto, ma non questo! "Dai Sam! Su con la vita. Non stiamo andando mica al patibolo" dice sbarrando gli occhi vedendomi annoiata "Una mezza specie..." "Sam, una sportiva come te, secondo me, si innamorerà di questo sport" dice Chelsey con fare ovvio "O di qualche ragazzo" dice Emma ridendo con la bionda. "L'importante è crederci, sempre" dico facendole ridere. "Comunque, quanto dista da qui il palazzetto?" Domando, sperando in un arrivo immediato in modo che questa giornata finisca. Prima arriviamo, prima l'incubo finisce "Non molto, dobbiamo solo svoltare tra poco a sinistra e siamo arrivate" Dopo varie curve siamo arrivate. Devo dire che il palazzetto da fuori non è niente male, mi aspettavo peggio. È di forma circolare e veramente grande. Credo che c'entri tutta Miami là dentro. "Dai ragazze seguitemi" dice Emma mentre cammina verso l'ingresso. Loro due vanno avanti, mentre io resto dietro e cammino lentamente osservando tutto ciò che c'è intorno. Ci sono due campetti da basket dove stanno giocando dei bambini. Non mi aspettavo uno spazio così grande.
Pensavo fosse uno di quei palazzetti improvvisati. Affretto il passo e raggiungo le mie due amiche. Entriamo all'interno e rimango stupefatta da ciò che vedo. "Wow" dico quasi in un sussurro. "Ma qui dentro è stupendo!" Dice Chelsey ad Emma "Puoi dirlo forte" afferma. "Sam ti piace? E tu che non volevi venire" "Hey ferma un secondo. Sì ok mi piace qui, ma non ho detto che mi piaccia anche lo sport" preciso. "Oh guardate là c'è mio zio. Venite, ve lo presento" dice Emma indicando un uomo sulla trentina alto poco più di me. Attraversiamo tutto il campo e arriviamo alla meta. "Ciao zio!" Saluta Emma "Ciao Emma, come stai?" Dice abbracciandola "Tutto bene. Volevamo chiederti se ci possiamo fermare a vedere gli allenamenti qui a bordo campo" "Si certo. Piacere io sono Alex Murphy" dice venendo verso me e Chelsey. "Piacere Samantha" dico timidamente "Piacere Chelsey". Alex è quasi simile al fratello di chiara, Liam. Gli occhi sono i suoi e anche il sorriso. "Zio, ma i ragazzi dove sono?" Domanda Emma guardandosi intorno. "Stanno per arrivare. Intanto se volete, potete sedervi lì" ci indica delle sedie posizionate appena fuori dalla linea del campo. Non mi stupirei se mi arrivasse una pallonata in faccia. I colori principali di questo palazzetto sono il rosso e il bianco. Sento una porta sbattere e ritorno a guardare davanti a me, siccome un attimo prima ero persa ad osservare ciò che mi circonda. Uffa sono arrivati. Non so perché ma questi tipi danno l'aria di vantarsi. Magari mi sbaglierò ma al primo impatto sembra così. Emma corre verso di loro e li va a salutare uno ad uno. Chelsey rimane con me per non lasciarmi sola. Mentre Emma parla con loro io e la mia amica bionda parliamo del più e del meno per passare un po' di tempo. "Ragazze, ragazze, ragazze... I giocatori ci hanno invitato a cena dopo!" Emma mi prende le mani e inizia a scuotermele sorridendo. "Io passo." "No tu vieni cara Sam" dice con un tono da mamma che ti obbliga a fare qualcosa. "Devo proprio?" la guardo speranzosa che dica di no. "Sì devi!!" Esclama nella mia orecchia destra. Sbuffo e non risposto. Ormai ha deciso lei per me. Fino a questo momento avrò sbuffato più di quando faccio matematica. "Io vengo" dice Chelsey. "Ok perfetto". Subito dopo cominciano gli allenamenti. Il rumore della palla che sbatte sul parquet mi da un fastidio tale che se fosse possibile bucherei tutti i palloni. I ragazzi tirano qualche volta a canestro e devo dire che sono davvero bravi. Sicuramente hanno una mira migliore di me, Emma e Chelsey messe insieme. Nel mentre le mie amiche osservano l'allenamento, io ne approfitto per mandare un messaggio a mia mamma per dirle che a cena non tornerò a casa. Appena alzo la testa dal cellulare noto che quel tipo che portava gli occhiali l'altra sera, fa un occhiolino ad Emma. Lei abbassa subito lo sguardo imbarazzata. "Emma come si chiama quel ragazzo?" Dico indicandolo "Si chiama Aaron" dice velocemente sempre con lo sguardo abbassato e con un sorriso da ebete in volto. È innamorata persa, si vede.
Ora i ragazzi stanno facendo una partitella fra di loro. Non conosco gli schemi, ma sanno farli vedere in campo. Osservo attentamente ogni loro movimento. Forse un po' mi sta iniziando a piacere questo sport, ma non ancora del tutto. Lo zio di Emma è davvero molto bravo ad allenarli. Quasi quasi un giorno gli chiedo se mi può insegnare qualcosa. Persa nei miei pensieri, non mi accorgo che una palla da basket mi sta per arrivare in faccia. Mette le mani davanti al mio viso e chiudendo gli occhi, blocco la palla. Avevo previsto una pallonata ma non pensavo sarebbe successo realmente. Di solito le mi predizioni si avverano una volta su mille. Si, sono una ragazza dai mille film mentali. "Ti sei fatta male?" Mi chiede una voce mai sentita prima. "Ehm... No" "Scusami non ho preso le misure" dice il ragazzo."N-non preoccuparti sto bene" dico balbettando. Quando parlo con gente che non conosco mi capita molto spesso di balbettare. Mi sorride, riprende la palla e continua a giocare. Le mie amiche mi iniziano a domandare come stessi e cose varie. Dopo averle rassicurate che stavo bene, torniamo a guardare l'allenamento. Ora che ci penso meglio, quel ragazzo è lo stesso che stava dicendo qualcosa all'orecchio di Emma. È alto abbastanza, moro e occhi scuri. Non mi sembra per niente simpatico, ma lo conoscerò meglio stasera a cena, forse.

.حيث تعيش القصص. اكتشف الآن