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"Non ci posso credere! Cara mia, non si puó' rifiutare una proposta del genere! Per di più dal ragazzo più ambito della squadra di basket"esclama Emma. Non capisco come possa avere questa energia di prima mattina. Io a malapena riesco ad azionare i piedi per arrivare in classe. Durante il tragitto verso la nostra aula incontriamo Chelsey. "Buongiorno ragazze." "Ci-..." nemmeno il tempo di salutare la mia amica che Emma giá ha raccontato tutto. "Sam... sai che uscendo con lui ti farai nemica ancor di piú Chloe vero?" "Oh, grazie a Dio una persona che ragiona in questa terra c'è ancora" le mie speranze vanno in frantumi appena sento Chelsey affermare: "Ma non puoi rifiutare: 16.00, casa mia. Emma porta i tuoi miglior pennelli. Sam vestiti in modo adeguato per un appuntamento. Se hai problemi ti presto qualcosa io" stavo per replicare quando: "No, no, no non voglio sentire scuse. Adesso in classe" Scuoto la testa con un sorrisino. Un complotto contro di me... questa mi mancava. Seguo le mie due amiche che giá iniziano a pensare a come possono truccarmi. Entriamo in aula e ci prepariamo per la lezione di scienze motorie. "Buongiorno ragazzi. Oggi avremo degli ospiti. Sono sicuro che alcuni di voi li conoscono. Andiamo in palestra. Sono giá lì" ci  annuncia il professore. Mentre scendiamo le scale noto un sorrisino sul volto di Emma. Vai a vedere che c'è lo zio con tutto lo squadrone di basket. Il professore ci fa accomodare in palestra e... BINGO! "Adesso si che ci divertiremo" penso tra me e me. Speravo di giocare a pallavolo come tutte le volte che scendiamo in palestra e invece oggi mi tocca immedesimarmi in un cestista privo di ogni conoscenza su questo sport. Vi chiederete: "ma sei in America. Come fai a non conoscere almeno le regole di un sport così famoso?" Ebbene sì. Non ho mai avuto una passione sfegatata. Nella mia famiglia nessuno segue molto la pallacanestro. Forse qualche volta Brandon che si interessa di giocatori tipo Curry, James, Irving, Westbrook e tanti altri.
"Emma. Tu sapevi tutto vero?" "Certo! Sai quando hai uno zio che allena è inevitabile non sapere certe cose" risponde radiosa. Mi auguro almeno che non ci sia Tom. Sarei super in imbarazzo dopo la proposta di ieri notte. "Ragazzi e ragazzi accomodatevi. Dalle facce di alcuni di voi devo dire che questo progetto vi piace giá. Da come potete capire, i ragazzi del coach Alex, sono qui con noi per avvicinarci ancor di più allo sport che ci caratterizza in tutto il mondo. Saranno con noi per oggi. Vi insegneranno a fare canestro, la difesa e qualche semplice schema. Quindi non perdiamoci in ulteriori chiacchiere e iniziamo." Sbuffo silenziosamente. Ci mancava solo questa. Mi guardo intorno e vedo il fratello di Emma che mi saluta e si avvicina a noi. "Ciao Sam, ciao Chelsey, sorella..." all'ultima parola pronunciata da Liam, Emma fa una smorfia. Nel frattempo Chelsey lo saluta timidamente. È proprio cotta e penso che lo sia anche lui visto che ci ha letteralmente scansato per parlare con lei. "Ringrazio il cielo che non ci sia Tom" "Si si, staremo a vedere" ride Emma. "Allora ragazzi venite qui." Ci richiama Alex. "Ora ci disporremo in due squadre. Una capitanata da Sean Cruz che come molti di voi sapranno è il capitano della squadra e l'altra da Tom Collins. Gli altri ragazzi saranno in giro per i gruppi e vi aiuteranno" Un momento. In palestra non c'è. Mi giro e noto che entra insieme alla sua ragazza Chloe. "Scusate. Un piccolo inconveniente." I due capitani iniziano a scegliere i membri delle loro squadre e indovinate dove capita la sottoscritta? Ovviamente nella squadra di Tom. Fortunatamente sono con almeno una delle mie amiche, Chelsey. Noto che Emma ha già iniziato con qualche tiro supportata da Aaron. Più li guardo e più penso che stiano bene insieme. "Ehm, Sam... sai come si tira?" Mi chiede Chelsey indicando i palloni. "Beh intanto penso che dovremmo prendere una palla..." dico facendo ridere la mia amica. Dopo molti tiri ovviamente non mandati a segno, decidiamo di fare una pausa. "Non so come faccia Emma. Ok che ha un fratello che gioca a basket ma per tirare e fare segno con quella palla ci vuole una laurea" Dice stremata la mia amica. "Concordo" dico e bevo un sorso d'acqua. "Dai io chiedo aiuto. Devo imparare a tirare entro oggi" dice fiduciosa "Vai. Io arrivo fra poco." Prendo il cellulare e leggo le ultime notifiche. Simon mi continua a cercare. Mi ha lasciato dei messaggi in segreteria che non ascolteró ovviamente, e qualche messaggio su instagram. "Hey ragazza! Non credo che la palla andrá a canestro da sola." Alzo gli occhi dal cellulare. È Tom. Giro lo sguardo e prima di avvicinarmi perlustro la zona per vedere se c'è Chloe. "Tranquilla. Chloe se n'è appena andata con Susan. Sai com'è si potrebbero rompere le unghie" dice imitando la sua voce. Mi alzo ridendo e andando verso di lui. "Comunque ciao. Come stai?" Mi chiede "alla grande! Soprattutto quando non sai nemmeno mandare una palla in un canestro" "Non essere melodrammatica! Ti insegno io dai" mi prende la palla dalle mani e mi fa vedere la tecnica giusta per tirare. Mi perdo completamente: è così carino quando prova a spiegare qualcosa. Osservo ogni movimento. Si vede che è davvero spensierato quando gioca. Senza preoccupazioni, come un bambino. "Sam vuoi provare?" Mi dice passandomi davanti alla faccia la palla "Ehm... s-si." Evviva il rossore sulla faccia! Vorrei sotterrarmi. Mi ha visto sicuramente con una faccia da ebete. Sono un disastro! Metto in pratica quello che ricordo di aver sentito e stavolta la palla tocca il ferro. Almeno sono riuscita a farla andare più in alto rispetto a prima. Riprendo la palla e torno dal mio maestro. "Bene solo che devi guardare il canestro non la palla. Guarda" riprende il pallone e lo manda a canestro. "Sei consapevole che non ce la faró mai?" "Vieni qui. Non è poi così difficile" mi passa la palla. Posiziono le mani come mi aveva mostrato prima. "Aspetta la destra un po' più su" prende la mia mano e la sposta. Si posiziona dietro di me e mi guida nel movimento. "Guarda il canestro, non me" dice ridacchiando. Okay Sam oggi non è giornata per te! Poggia le mani sulle mie e tiriamo insieme. La palla va a canestro. "Aspetta. È un miraggio." "No, è andata" afferma. Riprendo la palla e provo da sola. Una, due, tre volte e la palla entra. "Siii! Ce l'ho fatta!" Quasi urlo. "Visto! Ricorda che ció che possono fare gli altri, puoi benissimo farlo anche tu." "Tutto merito del mio coach. Ma da quando sei così saggio?" Domando riferendomi alla perla di saggezza che mi ha appena detto. "Sai mio nonno era Aristotele e quindi ho imparato da lui" ridiamo insieme. L'avró giá detto mille volte nella mia testa ma sono stata davvero fortunata a conoscerlo. Mi fa stare bene: con lui rido, scherzo e condivido momenti di debolezza. Lo conosco così poco ma mi sembra di conoscerlo da sempre. Frase banale da dire ma perfetta per descrivere ciò che provo da quando l'ho conosciuto. "Riguardo al messaggio di ieri, beh... oggi..." inizia a dire. Mi guardo intorno in cerca di aiuto dalle mie amiche. Ovviamente sono troppo impegnate con le loro cotte. "Non voglio far arrabbiare Chloe..." "Non ci sará nessuna Chloe oggi. Va fuori dai suoi nonni." "Si va bene ma Susan potrebbe vederci e riferirle tutto." "A questo non ci avevo pensato, ma staremo attenti" ci penso su. Dopotutto uscire mi servirebbe e poi non mi interessa di ció che penserebbero Susano o Chloe. Stiamo uscendo da amici, niente di più. "Va bene per le cinque?" "Certo. Vediamoci davanti al bar sulla spiaggia" pronuncio un timido "si" e ricomincio a tirare a canestro. Spero che oggi pomeriggio vada tutto bene.

.Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin