Prologo

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LE PAROLE DELLA RAGAZZA DAI GRANDI OCCHI VERDI

[Ognuno è poeta della propria vita]

~ flashback ~

Stanza bianca. Lei. Guarda il soffitto. Con quei grandi occhi verdi e speranzosi. Vuoto. Il soffitto è completamente vuoto. Di parole ed emozioni. Solo piccoli pensieri ne invadono ogni angolo. Di nuovo lei. Davanti a quel portatile mentre cerca di spiegarsi ogni singolo perché. Ogni gesto, ogni sguardo vuoto. Ma non trova spiegazioni. Sa che qualsiasi cosa potrà farla sentire di nuovo libera. E sa che ogni motivo sarà buono per non pensare mai più a lui. Ogni motivo servirà a cancellare il passato e a pensare esclusivamente al futuro. Trovato. Un motivo per non stare più male ogni volta che guarda un film d'amore. Ma non basta, non è sufficiente. Un vuoto in lei rimarrà sempre, perché non è riuscita a colmarlo al momento giusto. Ma non può continuare così, a star male per qualcuno che non ha saputo apprezzarla. O forse l'ha apprezzata fin troppo e l'ha illusa, non prendendosi gioco di lei, ma abbandonandola nel momento delle decisioni concrete. E intanto, pensa lei, mi devo convincere di una cosa. Che sto meglio. Che sono guarita. E più lei stessa ci crederà, più le persone che la circondano crederanno a quelle mura di carta che si è costruita attorno. Dolore. La parola chiave è "dolore". Un dolore che all'inizio sembra superabile, solo perché non te ne accorgi, ma che diventa sempre più pesante man mano che continui a nasconderlo. Momenti in cui non vedi lui, la causa delle tue pene, e ti senti libera e rinata. Momenti in cui lui c'è e sembra quasi che non sia successo niente, e allora vorresti prenderlo a calci e urlare a squarciagola:
"Alla fine le cose stanno così, non è vero? Per te non sono contata neanche come amica! Cazzo, siamo qui insieme e tu fai finta di niente? Ma non ti vergogni neanche un po'?" E capisci solo dal suo sguardo che per lui ormai la storia è superata, che è stata solo una fase, un momento che tutti nella vita possiamo avere. E i giorni passano, la ferita si rimargina e lei, la ragazza dai grandi occhi verdi, capisce tutto. Si rende conto che questa è la verità. Ha cercato di nascondersi dietro una bugia, che alla fine ha portato i suoi frutti. Ora lei sta davvero bene. Non ci sono dubbi. Ha cercato tutti i lati positivi della situazione e ha capito che anche se l 'amore non trova la sua via in questo momento, prima o poi la troverà. Troverà una persona che la ama come si vede nei film al cinema o come si narra nei romanzi. E pensa a come sta bene e continua a pensare. Il suo cuore, la sua anima, la sua mente stanno bene. E riflette e riflette. E alla fine si fa una domanda. Una sola domanda. Un'unica risposta. Tutto. O niente. "Ma davvero volevo prendere quelle decisioni concrete?" E allora rispondo io :"No, mia cara amica. Tu non hai mai desiderato un futuro così"

I mesi passano, la ferita si rimargina lentamente e la ragazza dai grandi occhi verdi capisce che solo ora il male che le è stato provocato è svanito del tutto. Non l'ultima volta che l'ha detto, anche quella con la sua mente era una falsa conversazione, false speranze, false illusioni. Ma la domanda rimane sempre quella e la risposta è sempre la medesima."Davvero volevo prendere quelle decisioni concrete?" Ormai non ci pensa più, e se le capita di farlo, un sorrisetto si stampa sul suo volto. Un sorriso di tenerezza e di compassione per quel povero essere che non sa cosa si è perso. Chi si è perso. Perché lei è una ragazza unica nel suo genere e (secondo me) la rimpiangerà per sempre, ma in segreto. Perché lui crede di essere forte. In verità lo è. Ma la forza non si misura in base al tempo che ci metti per affrontare un lutto o in base a quanto ce ne metti per dimenticare un amore giovane, infantile e estivo. Alla ragazza non era mai capito di innamorarsi durante l'estate, e la sua prima esperienza è stato il vero amore. L'amore sincero. L'amore leale. Quello stesso amore che le ha permesso di perdere qualcosa ma di acquisire qualcuno. Un amico. Quell'amore è diventato un amico. E sempre quello stesso grande, migliore amico le darà i consigli più importanti della sua vita. È vero, per essere forti non basta superare un lutto, ma è anche vero che per poter essere forti nei momenti di debolezza, in cui tutto sembra perso e oscurato da un ombra di infelicità e solitudine, bisogna concentrarsi e lasciarsi alle spalle il passato, non perché è così che si deve fare, ma perché in questo modo la forza di non pensare più al dolore si fa sentire, si fa avanti e si dimostra il vero coraggio: il coraggio che serve per superare le sfide.

~ fine flashback ~

Il cuore bipolareWhere stories live. Discover now