2012, August

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2 agosto 2012, 01:04
È notte, il buio la fa da padrone, e l'unico odore che sento è quello di fumo, nicotina, sigarette e alcol. L'unico aroma che vorrei sempre sentire, in realtà. L'unico che sento veramente mio. Parte di me stessa quasi, e non posso rinnegarlo. Non più almeno.
Jess *

3 agosto 2012, 19:07
niente dura per sempre. evitiamo di parlare di infinito perché tutte le cose prima o poi finiscono.

4 agosto 2012, 16:15
Ogni trasformazione che avviene inizia dentro di noi -

Avremmo potuto condividere molte cose, tanti momenti, varie emozioni, e sarebbe potuto andare bene, di giorno in giorno, sempre meglio.
Perché mi hai fatto questo? Perché mi hai cacciata in questa situazione?
Adesso mi sarà difficilissimo uscirne...e se tu avessi aspettato ancora un po', sarebbe stato perfetto.

5 agosto 2012, 22:56
E agosto è iniziato, ma di certo non come avrei voluto..

23:20
Tu adesso sei agitata perché ti stai scontrando con l'ignoto.

- Qualcuno qui ha finalmente imparato qualcosa!
- Si, ma ormai è tardi.
- Esatto

6 agosto 2012, 12:10
Lo sento che non ce più. Ho un vuoto proprio qui, e qui, e qui, poi qui, qui, qui, qui, qui...

7 agosto 2012, 21:36
Le persone non saranno mai in grado di amare nello stesso modo.

8 agosto 2012, 17:14
Ragazzi, nella vita o fate quel cazzo che vi pare oppure scegliete di accontentare gli altri. Una via di mezzo è alquanto complicata.

Al contrario di molti altri, io non sto lottando per entrare nel mondo dei grandi, perché diversamente da tutti, ho sbagliato ad entrarci quando ero ancora troppo piccola per capire che poi avrei dovuto combattere per uscirne. Ma non si può uscire dal mondo dei grandi; ci si può solo fare strada per raggiungere la vetta.

8 agosto 2012, 23:36
La fortuna è facile da accettare quando è a tuo favore. Ma quando non lo è, allora la chiami ingiustizia, la chiami slealtà.
- xo xo Gossip Girl

Lui l'aveva lasciata sola già da tempo ormai: l'aveva abbandonata quando doveva passare le sue giornate al lavoro, quando nel weekend preferiva stare in disparte nella sua casa, quando la domenica lei lo invitava ad andare al mare. Da molto tempo ormai lei era stata abbandonata al caso, e addirittura sembrava che questo non lo turbasse affatto. Infine, lui l'aveva lasciata attraverso il monitor di uno squallido computer, pensando che sarebbe stato più semplice. Ma lei era già sola. E per non forzare più le cose, ci aveva creduto, alle sue parole, quasi immediatamente, come se si fosse messa l'anima in pace da anni. Forse aveva fatto la scelta giusta, forse no: in qualsiasi modo andò, fece l'errore di crederci subito, probabilmente perché era stanca di sentirsi dire che non c'era più possibilità. Così non continuò a lottare, si arrese; già da tempo aveva promesso a se stessa che, giunto il momento, avrebbe lasciato stare. Eppure le sembrò così presto, così avventato. L'aveva lasciata sola, come altri avevano fatto con lui; avrebbe dovuto sapere cosa si sentiva. Ma forse era semplicemente un'altra prova, che nessuno dei due aveva il coraggio di affrontare. Perciò, quale sarebbe stata la scelta più facile? Usare un computer, mettere nuovamente una maschera e una corazza...per iniziare da capo, di nuovo, per soffrire ancora una volta, e soffrire con la persona sbagliata. Almeno con lei avrebbe sofferto, ma avrebbe sofferto sapendo di poter, un giorno, essere davvero felice.
E più che la realtà, continuava a sembrarle una storia.

9 agosto 2012, 23:19
- Questa è la parte più bella.
- Cosa?
- L'eccitazione dell'attesa.

Più vado avanti e più mi rendo conto di non voler diventare così.

Ormai non ho più nulla da perdere.
"Cosa si può togliere ad un uomo che non ha più nulla, se non se stesso?"

Non scrivo più niente, anche se adesso potrei. Non scrivo più niente, perché non ho più niente da dire, e tutto mi sembra banale, qualsiasi cosa mi farebbe apparire ancora più disperata. E non voglio. Sembra semplice, tutto sommato.

Il cuore bipolareWhere stories live. Discover now