(La nostra disgrazia) Chapter 32

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POV Soona

«Mi dispiace signorina, ma al momento la persona che sta cercando, Park Jimin non è Seoul. Lo riceverà quando tornerà» mi dice un'infermiera.

«Come non è a Seoul?» chiedo scioccata. ~E se fosse tutta colpa mia?~ penso.

«No signorina. In questo momento si trova sull'isola di Jindo» mi informa ancora l'infermiera.
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Il giorno prima...

POV Jimin

È mattina e di mala voglia mi sveglio per cominciare un'altra giornata di merda. Mi dirigo in bagno e mi guardo allo specchio «Chi amerà mai questa faccia?» mi chiedo da solo con la voce roca, visto che mi sono appena svegliato.

Ho delle occhiaie pazzesche. Scrollo le spalle, decido di bagnarmi la faccia per poi tornare a guardare la mia figura riflessa nello specchio. Sbuffo «Mi aspettavo che cambiasse qualcosa?..» sussurro per poi tornare in camera mia e mettermi delle pantofole a causa del grande freddo che provo in questo momento.

Esco dalla camera e sento dei rumori provenire dalla cucina che sta al piano terra. Scendo le scale e vedo tae intento a preparare la colazione.

Mentre mette a cuocere un pentolino che dovrebbe contenere della cioccolata calda si mette a fare un balletto improvvisato. Anche se sto malissimo riesco a sorridere almeno un minimo, solo grazie a Taehyung.
L'unica persona che ci riesce in questo momento.

Ad un certo punto cade per terra come un salame ed io spalanco gli occhi.

«Porca puttana!..» lo sento imprecare e allarmato corro da lui. Lui mi vede e si fa aiutare per tornare in piedi.

«Buongiorno Jiminie» mi dice con sorriso. Ricambio anche se abbastanza falsamente. «È arrivata una lettera sta mattina. C'è scritto che è per te e quindi non l'ho aperta per rispetto, però se poi vuoi parlarne. Sono qua» continua, indicandomi il piano lavoro vicino. Io annuisco e vado a prenderla. La apro e inizio a leggerla.
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Jimin, mi chiedo se ti ricordi chi ti ha preso sotto la propria ala quando non avevi nessuno. Letteralmente...
Io sono tua madre Jimin, che ti piaccia o no, e ti ringrazio veramente di cuore di essere scappato perché non volevi faticare. Tuo padre ha lavorato il doppio a causa della tua scomparsa ed essendo piuttosto anziano si è ammalato. Sentiti in colpa perché sta per morire, ok?
Se non è troppo per te potresti anche concedergli la grazia di farti vivo per salutarlo, sempre se non comporta troppa fatica per te. Ciao.
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~Io non ci posso credere. Come fanno sapere che abito a Seoul e soprattutto a casa di Taehyung?~ penso, chiedendomi.

Guardo il mio amico con le lacrime agli occhi, alché lui si preoccupa e si avvicina accarezzandomi la chioma bionda.

«Vuoi parlarne e dirmi cosa c'è scritto?» mi chiede il mio migliore amico. Io annusico senza dire una parola. Non bastava solo la rottura tra me e Yoongi, adesso c'è pure "mio padre" che sta per morire.

Dopo un po'...

Ho raccontato tutto a Taehyung e in questo momento siamo entrambi in silenzio a pensare sul da farsi.

«Quindi che intenzioni hai, Jimin?» mi chiede il mio migliore amico guardandomi con uno sguardo serio, ma allo stesso tempo comprensivo.

«Non ne sono ancora certo, ma credo di voler andare a Jindo. Dopotutto lui è stato la mia famiglia per dieci anni» dico, pensandoci su.

❤️LONG TIME NO SEE ~ YOONMIN❤️ @taekook5bts Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora