Connected to you [Bangchan x Reader]

Introduzione

Piacere di conoscervi, sono Y/n e sono qui per raccontarvi la mia vita.

Sono una normale ragazza con sentimenti e passioni, non ho mai mostrato il mio corpo per semplice vergogna, mi copro sempre da felpe oversize e pantaloni decorosi.

Non ho mai avuto molti amici, soprattutto da quando abbiamo cambiato continente io e la mia famiglia, ho passato dei momenti molto difficili sia qui che nella mia vecchia patria, l'Italia, mi sono trasferita qui in Corea in seconda liceo. Sono ormai passati ben 2 anni, due anni di merda.

Parlando di scuola, fin da quando sono arrivata tutti mi hanno odiata e rinnegata, sono quella tipica ragazza timidissima che si siede in fondo alla classe e si nasconde da tutti. In molti mi odiano e mi mandano messaggi di minacce o sguardi intimidatori, ma sono due i miei più grandi problemi a scuola. E si chiamano Akiko e Minjea.

Sull'argomento famiglia non ho molto da dire, abito con mio fratello, che vedo quasi come una seconda mamma, e mia mamma.
Papà ha deciso di lasciare tutte le spese finanziare sulle spalle di nostra madre, eravamo tutti stufi dei suoi rientri a casa la sera tardi con odore di alcol e fumo, sempre ubriaco marcio.

Mia mamma si decise a lasciarlo e io con il resto della mia piccola famiglia abbiamo deciso di ricominciare tutto da capo. A casa mia nessuno sa di cosa sono portata a subire a scuola, sono una brava attrice e riesco a tenere tutto il dolore e la tristezza dentro di me.
Ma quando proprio non ce la faccio più mi reco nel mio posto segreto, ho trovato un'aula abbandonata nella scuola, non che sia pericolosa, è solo un po' sporca, qui passo ore a pingere, tanto nessuno mi avrebbe mai sentito.

Solo la mia migliore amica Alessia sa capirmi, visto che mi ha costretta a raccontarle tutto. Lei sa anche di quello che mi successe in Italia, ma il ricordo di quel momenti mi porta brividi fastidiosi e ansia nel mio corpo.

Mamma lavora duramente e guadagna abbastanza per mantenerci, in più mio fratello ormai laureato, aiuta mia mamma portando a casa una paga mensile grazie al suo lavoro.

Mi piace da morire il disegno ed amo alla pazzia la fotografia, la amo perché mi dà la capacità di bloccare il tempo, immortalare un momento che mai più potrò rivivere se non riguardando tutte le foto che ho deciso di fare, tutti i momenti che ho voluto fermare.
Nessuno sa del mio grande piccolo talento artistico se non la mia famiglia.

Amo fare shopping ma a modo mio, non mi piace comprare quei vestiti corti e strettissimi, o maglie troppo scollate, voglio trovare la mia moda, il mio stile.

In Italia, ero tranquilla con pochi amici fedeli ed un fidanzato, che durò poco e mi stravolse la vita lasciandomi un segno indelebile sulla pelle. Nella nuova scuola ho subito qualsiasi atto di bullismo, che va dal semplice bigliettino ridicolo, fino a livelli di contatto fisico o scene imbarazzanti. Tutti questi atti di bullismo mi hanno nel tempo portato a perdere fiducia in me stessa e nelle altre persone facendomi isolare.

Vi spiego un po' meglio la strutturazione sociale all'interno della mia scuola.
C'è sempre il solito gruppo VIP, composto anche da Akiko e Minjea, che sono o troie o bastardi. E poi ci sono i soliti ragazzi sfigati, come me. I professori fanno il loro semplice lavoro senza preoccuparsi della salute fisica o mentale degli alunni, la preside è l'unica forma di conforto che alcuni alunni possono avere, ma io ho sempre troppo paura del suo aspetto autoritario.

Per la lingua mi sono dovuta adattare in fretta, ma per fortuna sono una ragazza che apprende abbastanza velocemente in tema scolastico, e vado benissimo in tutte le materie che ci fanno fare a scuola. Sono una ragazza molto emotiva, amo gli animali, che mi donano un senso di tranquillità.

Mi sento sempre così sola a scuola, entro, passo le solite ore noiose per tutti, i pranzi li passo sul tetto isolata dal mondo e affacciata al stupendo panorama ascoltando la musica che mi porta un po' di conforto, e poi esco per arrivare a casa fare i compiti e ricominciare il ciclo ogni giorno.
La mia vita è ormai noiosa e monotona.

Oggi a scuola ci hanno avvertito dell'arrivo di 8 nuovi ragazzi, ed ecco che dovrò sopportare altri 16 occhi puntati sulla mia figura minuta per giudicarmi senza conoscermi.

Buona fortuna.