〰️Capitolo 21〰️

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Pov. Chan

Cerco di rincorrerla, accelero sempre di più, non so nemmeno dove stiamo andando, vedo soltanto che la casa in cui stavamo si stava allontanando, stavamo correndo nella direzione opposta, ma i miei occhi riuscivano solo a seguire la docile figura di Y/n, e la mia testa si poneva tantissimi quesiti. Lei ha visto? Avrà capito che volevo allontanare Akiko da me? Cosa penserà? Vorrà allontanarsi da me?

E mentre continuo a pensare e a cercare un modo per rimediare a tutto cerco sempre di avvicinarmi di più a lei "Y/n" urlo cercando di attirare la sua attenzione. La ragazza si ferma in mezzo alla strada e si volta a guardarmi, una macchina che viaggia ad alta velocità percorre velocemente la strada, "Y/n! Y/n vai via da lì" ma lei non si muoveva, continuava solo a fissarmi.

Mi avvicino a lei e la spingo via facendola ricadere sul vertice opposto della strada, sento un colpo alla schiena e poi buio.

Pov. Y/n

Corro via e la mia mente si annebbia, non sento nulla e non vedo nulla, fino a che non sento il mio nome, mi giro e vedo Chan in piedi, ma non riesco ancora ad uscire dalla mia mente e resto ancora in un universo buio. Fisso semplicemente il mio ragazzo negli occhi, la mia faccia è ancora bagnata e solcata da molte lacrime.

"Y/n! Y/n vai via da lì" sento urlare da Chan, piano piano lo vedo avvicinarsi, tutti i suoni vengono estraniati dalla mia testa, Chan si avvicina sempre di più lo vedo a rallentatore. Davanti a me il ragazzo mi spinge via, tiro una botta all'altezza del bacino al suolo e con questa riesco a tornare nel mondo. Riprendo i sensi, e aprendo gli occhi vedo Chan in terra, era steso e una pozza di sangue circondava la sua testa. Corro verso di lui.

"Chan! Chan svegliati!" urlo e mi accuccio alla sua altezza, prendo il telefono e chiamo il 118 che risponde istantaneamente.

X: "Si 118 qual è l'emergenza?"

Io:"Aiuto! Ho bisogno di un'ambulanza, è un'emergenza"

X:" Dimmi cosa è successo e dove siete"

Io:"U-Un incidente stradale, il mio fidanzato è stato investito, siamo sulla statale ****"

X:"L'ambulanza arriverà in 5 minuti, devi mantenere la calma e rispondere alle mie domande, cercherò di aiutarti mentre aspettiamo per l'ambulanza"

Io:"Si va bene, ok" dico mentre cerco di calmarmi e continuando ad accarezzare i capelli del mio Chan mentre lacrimo sul suo volto.

X:"Ok, in anzi tutto, controlla se il ragazzo respira mettendo un dito sotto il suo naso"

Io:"Sì respira"

X:"Bene, riesci a dirmi come e più o meno a che velocità la macchina ha colpito il ragazzo?"

Io:"E' stato colpito sulla schiena, più o meno a 40 km orari"

L'ambulanza arriva e con urgenza portano Chan all'ospedale, io salgo sull'ambulanza con lui, e tengo stretta la sua mano a me per tutto il viaggio. Arrivando Chan viene ricoverato e io intanto do informazioni alle infermiere su di me ed il mio ragazzo. Mentre aspetto chiamo Alessia raccontandogli il successo e chiedendo di parlarne anche agli altri.

E' da un'ora che aspetto fuori dalla sala operatoria e presto mi raggiungono anche gli altri, era tardi, quasi le 4 di mattina, e vedendo Alessia arrivare con dietro i ragazzi i muscoli mi si rilassano leggermente di più, ma non riesco a smettere di essere ansiosa. Mi alzo e vado incontro al gruppo, Changbin mi si avvicina, e accanto a lui inizia a girarmi la testa e le gambe cedono e svengo.

Mi risveglio poco dopo, la mia testa era appoggiata sulla spalla di Jisung, mentre Alessia e Seungmin erano al banco informazione e chiedono quanto ancora ci vorrà. Minho era nervoso, mentre gli altri camminavano in avanti ed indietro ed erano inquieti. Vedendo questa scena caotica sento i sensi di colpa assalirmi, e inizio a piangere davanti a tutti cadendo in terra, le mie ginocchia toccavano il freddo pavimento; i ragazzi si spaventarono e mi accerchiarono.

"E' t-tutta colpa m-mia!! P-perché esisto? P-perché ho deciso di correre?" urlo e piango tirandomi i capelli, Felix mi raggiunge e mi abbraccia cercando di tranquillizzarmi, "Y/n, tranquilla, non è colpa tua, non sai quanto avrai aiutato chiamando così velocemente il 118 e mantenendo la calma, vedrai, andrà tutto bene"

"Io non sono abbastanza per lui, mi ha salvato senza neanche pensarci, sono una persona pessima" e mentre ancora piangevo avvolta nelle braccia di Felix e circondata dai miei mici che mi consolavano, si avvicina un uomo. Era il dottore, uscito dalla sala operatoria, che si accuccia alla mia altezza e con un'espressione amorevole mi rivolge la parola.

"Buona sera, io sono il Dott. Kim Nam-Joon. Sei una ragazza davvero responsabile, riconosci le tue colpe e ti scusi sinceramente, grazie a te siamo riusciti a salvare il tuo amico, sei riuscita a chiamarci in tempo e a mantenere la calma, hai fatto bene a non toccare nulla e a non muoverlo dalla sua posizione. Grazie a te sono riuscito a salvare un vita, sono orgoglioso e sinceramente felice di poterti conoscere" dice lui accarezzando dolcemente la mia testa e stringendomi la mano, grazie al suo aiuto riesco a tranquillizzarmi. Ci alziamo, maJeongin e Hyungin devono aiutarmi sorreggendomi dalle braccia, "Ragazzi, il vostro compagno sta riposando, i suoi parametri sono normali e non c'è più pericolo. Dovrebbe svegliarsi intorno ai 2-3 giorni, ora scusatemi ma devo andare a controllare altri pazienti, arrivederci"

Tutti salutiamo formalmente il dottore. "Y/n, Alessia, andate pure a casa e dormite un pò, noi ragazzi resteremo qui per eventuali emergenze. Riposatevi e quando tornerete portate qualcosa da mangiare per favore" esclama Jisung, io ed Alessia siamo un pò dispiaciute di lasciare i ragazzi nell'angoscia, ma alla fine ci convincono. E ci avviamo a casa.

Faccio tutto il viaggio a testa bassa e le lacrime minacciano sempre di scendere. "Y/n, tranquilla, ci sarà un solo modo per capire se Chan non ci vuole più stare. Quando si sveglia fagli visita, solo così scoprirai cosa vorrà fare. Tu devi semplicemente esporre i tuoi sentimenti"

"Alessia, ho paura, non voglio perdere Chan, è importantissimo per me, non credo che riuscirei a sopportare di perderlo"

"Lo so Y/n, lo so. Vedrai che andrà tutto bene"


La mattina dopo

Ci siamo alzate prestissimo, abbiamo dormito nemmeno due ore, portiamo da mangiare in ospedale e facciamo colazione con gli atri. Gli altri vanno a dormire ed Alessia va con loro per aiutarli, i ragazzi erano molto stanchi e stressati. Resto io e entro in stanza sedendomi a fianco del mio ragazzo.

I primi raggi del sole illuminano i dolci tratti di Chan, guardare tutti quei tagli sul suo volto, e la sua espressione dolorante, mi viene da piangere. Piango per ore, a testa bassa e con deboli mugolii, cerco di non disturbare il sonno del mio fidanzato. Sono distrutta, ho le occhiaie il viso gonfio e gli occhi rossi, i miei capelli sono disordinati e mi sono vestita velocemente per arrivare il prima possibile.

Poi una mano mi raggiunge lentamente il volto, e mi asciuga una lacrima

"Non piangere"

Connected to you [Bangchan x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora