Capitolo 10

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Con grande meraviglia di tutti, il Comune aveva mandato degli operai ad ispezionare le grondaie dei tetti di Cowcross Street. Mel, conducendo gli uomini attraverso la cucina, scoprì che il temporale della notte precedente aveva completamente rovinato la carta da parati nuova, messa su con tanta cura e con tanto amore due sere prima. La pioggia era filtrata dalle crepe del tetto di vetro. Grandi macchie giallo scuro si erano allargate sotto la bianca carta a fiorellini che le era sembrata tanto intonata alla credenza. Mel deglutì.
- Non so perchè vi state preoccupando delle grondaie- disse con rabbia. - Perchè non dei tetti? Non potreste fare qualcosa per tutta quest'acqua che entra dal tetto?
L'uomo guardò l'acqua che sgocciolava in una pentola ed alzò gli occhi verso i pannelli rotti.
- Da quant'é che va avanti così?
- Da anni. Da quando siamo arrivati.
Il caposquadra era disgustato. - Tua madre avrebbe dovuto presentare una richiesta di riparazione. Lasciare andare tutto così...
- Da queste parti non vengono a fare riparazioni!
- Lo fanno se lo si chiede alle persone giuste- disse lui. - Dì a tua madre di mandare la richiesta.
- Non può. Lei... lei sta...- Mel esitò, ma sapeva di dover vincere la propria riluttanza a dirlo. Non c'era nulla di cui vergognarsi nello stare in un ospedale psichiatrico.
- Sta male. É a Hob's Green.
- Ah.- Lui la guardò meditabondo. Consosceva Hob's Green. - Stai cercando di cavartela da sola, allora?
- Si.
- Che coraggio! D'accordo. William! Scendi un attimo. Dai un'occhiata a questo tetto. Puoi farci qualcosa? Rappezzarlo?
- Certo- disse William. - un pò di vetro nuovo, mastice, una nuova cornice qui. Diventa come nuovo.
- Non capisco tutti voi che abitate in una strada come questa- disse il caposquadra a Mel, severamente. - Se vi coalizzate, potete ottenere che si facciamo i lavori. Potreste farvi fare bagni e cucine. Locali aggiunti. Lo stanno facendo in altre zone del quartiere.
- Bagni!- Per anni Mel aveva desiderato un bagno, come altre persone desiderano una macchina o una vacanza alle Bahamas. - Ma ne è proprio sicuro? Voglio dire, non abbiamo soldi. Non possiamo pagare.
- Paga il Comune. È proprietà loro. Loro ricevono fondi dal governo per migliorare i quartieri poveri. Per adattare le case agli standard attuali, capisci? Vi ribattezzano Area di sviluppo generale e vengono a rimodernarvi la zona. E ci sono sovvenzioni per quelli che sono proprietari della casa.
- Non si riuscirebbe mai a far coalizzare la gente di queste parti- disse Mel, sfiduciata. - Si odiano. Non si dicono nemmeno buongiorno.
Il caposquadra stesse a guardare cupo i retri delle case. - È disgustoso. La gente non dovrebbe essere costretta a vivere in posti come questi, al giorno d'oggi. Avrebbero dovuto demolire queste case già molti anni fa.
- Potrebbero diventare belle- disse Mel, sorprendendosi da sola. - Una volta ho visto una piccola schiera di case come queste, a Chealse, ed erano completamente diverse. Tutte linde e ridipinte, come casette da bambola. Con le cassette di fiori sui davanzali.
- Oh, si, si potrebbero ristrutturare. Non sono costruite male. Sono piuttosto solide. Okay, William, dacci dentro. Se al deposito vogliono sapere qualcosa, dì che ti è scivolata la scala. Capito?
William fece un sorrisone. - Certo. Il mio stivalone ha trapassato il vetro. Mi sono salvato per un pelo. Vado subito giù al deposito a prendere il materiale. Lo riparo oggi pomeriggio, dovesse piovere di nuovo stanotte.
- Non so come ringraziarvi!- Mel riusciva a malapena a crederci. - Se solo sapeste che sollievo sarà non dover raccogliere la pioggia che entra!

A proposito della pulizia delle strade non era arrivata nessuna risposta. L'immondizia continuava ad accumularsi sui marciapiedi.
- Una campagna.- disse Mel. - Ecco di cosa abbiamo bisogno. Un petizione come abbiamo fatto a scuola per lo spaccio interno. Potremmo farla firmare a tutti e portarla in Municipio.
- Perfetto- disse Lucinda. - Ci sono dieci case in questa strada. Faranno molto caso a venti firme.
- Non solo a Cowcross Street- disse Mel impaziente. - Possiamo raccoglierle anche in Sylvan Street e Blossom Bank Road. E anche in Market Street. In quelle strade ci sono più case.
Lucinda fece un versaccio.
- E dai, Lucinda, ti lamento sempre di quanto sia debole questa gente. Perchè non fai qualcosa tu?
Lucinda grugnì. - E va bene! D'accordo. È tutto tempo sprecato, ma ti darò una mano.
Iniziarono mettendo dei volantini sotto ogni porta delle quattro strade.

LIBERIAMOCI DELLA SPAZZATURA
Unitevi alla campagna!

Mel aveva fatto per il volantino un disegno della spazzatura accumulata contro un'automobile abbandonata e Ben Miller l'aveva fotocopiato a scuola una sera dopo le lezioni, mentre Mel tremando faceva da palo fuori dalla porta dell'ufficio.
Passarono di porta in porta a raccogliere le firme per la petizione e si stupirono delle risposta entusiasta della gente. Tutti firmavano. Alcuni volevano firmare due volte. Sembrava che tutti fossero seccati dalla spazzatura nelle strade.
La petizione, con duecento firme autentiche e cinque sospette - Benji il Pappagallino? - fu magnanimamente accolta in municipio.
Una settimana dopo ricevettero un biglietto che ne attestava l'avvenuta consegna, ma nulla di più.
Una lettera al loro consigliere comunale eletto fruttò una risposta che la questione sarebbe stata presa in esame.
Scrissero al sindaco, che li invitò ad unirsi alla sua marcia in favore del fondo per i sindaci; scrissero al presidente del comitato per l'ambiente e le migliorie, che li dirottò all'incaricato per i rapporti interrazziali, e scrissero al presidente del comitato per la nettezza urbana, il quale rispose che aveva personalmente esaminato la questione e che sembrava che le loro strade fossero state spazzate adeguatamente e regolarmente e che poteva solo supporre che alcuni elementi malfidati stessero cercando di creare una sollevazione. Aveva chiesto alla polizia di investigare.
Tutte queste lettere venivano appese alla vetrina del signor Singh, in modo che ognuno potesse seguire lo svolgersi della campagna. Le lettere provocarono grande risentimento e indignazione. Portarono i residenti da una blanda irritazione a una rabbiosa militanza. Vicini di casa che fino a quel momento non si erano mai rivolti la parola, scuotevano all'unisono le teste, scandalizzati e furiosi.
L'immondizia continuava a svolazzare contro i tombini.
- Provate al consultorio di quartiere- suggerì la vecchia signora Martin. - Lì hanno i loro avvocati gratuiti e roba del genere.
La signorina del consultorio ascoltò i loro problemi con stanca partecipazione. - Beh, certo, la pulizia delle strade é sempre un problema, e ad essere obbiettivi il Comune é stato duramente colpito dai tagli del governo. Devono risparmiare per cose più importanti.
- Stanno risparmiando molto sulle scope- disse Lucinda. - Non si consumeranno mai se gli spazzini continuano ad usarla alla rovescia.
- Beh, non vi arrendete.- La signorina fece un largo sorriso. - Ecco una lista di persone con le quali mettervi in contatto. Si interesseranno alla questione per voi.
Una volta uscite, Lucinda e Mel si precipitarono a leggere la lista.

Scrivete a:
Il vostro consigliere eletto in Comune.
Il presidente del comitato per l'ambiente e le migliorie.
Il presidente del comitato per la nettezza urbana.
Il sindaco...

Mel andò a trovare Lou, seduto sul suo scatolone nel cortile.
- Non serve a niente. Non si riesce ad ottenere nulla da nessuno. Continuano a mandarci da una persona all'altra. Abbiamo raccolto tutte quelle firme e ancora non hanno pulito. Dicono che si interessano e poi... nulla. Non si riesce ad ottenere niente. È uno spreco di tempo provarci.
Lou la guardò. - Allora lascerete che vi calpestino?
- Lou non serve a niente!- Mel era seccata. - Ci abbiamo provato. Veramente. C'è una specie di muro di vetro. Non si riesce a oltrepassarlo.
Lou si lisciò i baffi. - Joe Isaacs. Ecco chi fa al caso vostro. Un mio amico. Lui ti farà rimuovere l'immondizia.
- Come?
Lou scoppiò a ridere così forte che si fece venire un attacco di tosse e Mel dovette dargli delle pacche sulla schiena. Ma non voleva dirle perchè stesse ridendo.
- Joe Isaacs. Conway Road, 2, dall'altro lato di Market Street. Ha dei turni lavorativi, ma sta scrivendo un libro su Kropotkin, quindi passa molto tempo a casa.
- Cropo-chi?
- Andate a trovarlo- disse Lou. - Lui vi dirà cosa fare quando il sistema democratico fallisce.

MEL - Liz BerryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora