Capitolo 31

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Sono le otto e mezza di sera ed Elijah è in doccia. Tra mezz'ora dobbiamo uscire per raggiungere il locale a Swindon, quindi inizio a prepararmi aspettando che il bagno si liberi.
Mi trucco leggermente, non voglio sembrare esagerata visto che l'abito che indosso è già troppo.
Elijah esce dal bagno con l'accappatoio addosso raggiungendo il suo armadio.

«Hai finito in bagno?»

«Sì, puoi andare se vuoi.»

Afferro il vestito e mi chiudo in bagno per vestirmi. Quando ho fatto mi guardo allo specchio e mi accorgo che forse Elijah ha ragione. Questo abito non è più nel mio stile ma è l'unica opzione. Esco dal bagno piegando i vestiti che ho tolto, mi avvicino alla borsa e li sistemo all'interno. Quando l'ho chiusa alzo lo sguardo verso Elijah che sembra guardarmi già da molto. Indossa un completo nero e una camicia bianca aperta fino al quarto bottone, è semplice ma gli sta da dio.

«Stai bene», commento avvicinandomi.

«Tu sei stupenda Oralee», i suoi occhi incontrano i miei dopo avermi perlustrata per qualche secondo. Mi stampa un bacio sulle labbra e mi chiede se sono pronta. Annuisco indossando i tacchi e infilando il cappotto.

In macchina ci tiene compagnia il volume basso della radio mentre superiamo il confine di Dalmwin per entrare in quello di Swindon. Il locale che ospita la festa si chiama Alibi e dall'esterno sembra davvero prestigioso. Spero solo che gli amici di Elijah non siano degli snob figli di papà o non riuscirei a sopportare la serata.

«Tutto okay?» Chiede prima di scendere. Annuisco sorridendogli e lui mi lascia un bacio sulla guancia. Quando entriamo nel locale Elijah mostra quello che dovrebbe essere l'invito al bodyguard che, una volta controllato, ci lascia entrare. Il posto è molto più grande di quello che lascia sembrare dall'esterno, ci sono già molte persone che parlano, bevono o si gettano in pista. Elijah mi prende la mano e mi invita a seguirlo. Ci facciamo largo tra le persone per raggiungere dei divanetti su cui sono sedute delle persone. Appena ci avviciniamo di più, riconosco uno dei ragazzi presenti nelle foto che Elijah mi ha mostrato.

«Elijah!» Esclama appena vede il ricciolo al mio fianco.

«Ciao Nathaniel», Elijah gli sorride abbracciandolo. «Lei è Oralee.»

«Piacere», sorrido stringendo la mano del ragazzo di fronte a me. È davvero un tipo simpatico, ha un largo sorriso sul volto e degli occhi azzurri che brillano. Elijah dice qualcosa che non riesco a sentire facendo scoppiare a ridere l'amico. Quest'ultimo gli indica qualcosa o qualcuno tra le persone, Elijah annuisce e ancora una volta mi chiede di seguirlo. Raggiungiamo, nel caos, due ragazzi che parlano tra di loro.

«Stevens, finalmente!» Esclama uno di loro. È poco più basso di Elijah, il ciuffo castano è tirato all'indietro e gli occhi castani sono a mandorla e piccoli a causa del sorriso che si apre sul volto.

«Leon, so che non riesci a stare senza di me ma non c'è bisogno di specificarlo sempre.» I due si abbracciano ed Elijah saluta l'altro ragazzo.

«Ragazzi lei è Oralee», mi presenta mettendomi una mano dietro la schiena come per incoraggiarmi e farmi rilassare.

I due ragazzi si presentano e sembrano davvero simpatici. Leon e Zayer, è questo il nome dell'altro ragazzo, sono l'esatto opposto. Leon parla continuamente e potrebbe mantenere viva anche la conversazione più noiosa, cosa positiva visto che sono timida e sarebbe imbarazzante mostrare la mia incapacità di socializzazione. Zayer sta sulle sue ma è un tipo apposto, amichevole e che non perde mai l'occasione per prendere in giro Leon e la sua estrema vivacità.

«Oralee, vieni che ti presento il festeggiato.» Annuisco prendendogli la mano.

Al piano bar è seduto William, il festeggiato, e lo riconosco perché alcune persone si avvicinano per fare gli auguri e lasciargli i regali. Appena vede Elijah, si alza dallo sgabello su cui è seduto e si avvicina a noi allargando le braccia.

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