Capitolo 3 - Il nuovo Palazzo delle Autorità

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Clare
Quasi mi lanciò nell'ingresso della villa dei Zanna Rossa e non disse una parola. Ovviamente era arrabbiato, ma non capiva che io dovevo proteggere quelle persone, e se ora la scuola verrà chiusa sarà anche per colpa mia.
Sebastian mi superò e con passo spedito entrò nella sala da pranzo; appena aprì la porta la voce di Walter catturò la mia attenzione e subito corsi nella sala prima della chiusura della porta. Tutti si ammutolirono appena mi videro e sentii la porta dietro di me squarciare quel silenzio imbarazzante.
Nella stanza, oltre a Walter e mio padre, c'erano due donne e un uomo vestiti di grigio, dalla testa ai piedi. I capelli biondo platino - le donne li tenevano raccolti in uno chignon basso mentre l'uomo li aveva molto corti, quasi rasati. Erano in fila, dietro a Walter che osservavano uno schermo digitale e tutti e tre girarono la testa all'unisono quando mi sentirono entrare... inquietante.
"Clare..." disse Walter con un sorriso tirato: non ero la benvenuta lì. "Signori, lei è Clarissa!" Tutti e tre, sempre all'unisono fecero un inchino nella mia direzione e subito mi sentii a disagio.
"Vostra maestà!" Dissero in coro.
"Vi prego, non è necessario!" Dissi subito e loro si rimisero dritti confusi. Guardai Sebastian con le sopracciglia corrugate e lui si limitò a scuotere la testa in segno di disapprovazione... ora volevo veramente sparire da quella stanza. "Se vi disturbo posso andarmene!"
"Sarebbe meglio di..." cominciò Walter.
"Per favore resti!" Esclamò l'uomo. "Credo di parlare a nome di tutti, ma penso sia meglio che lei si fermi ad ascoltare. In fondo stiamo parlando di un argomento che riguarda anche lei!" Le due donne annuirono mentre lui parlava e io ero sempre più imbarazzata.
"Le avrei spiegato tutto dopo, dato che mi devono aggiornare sulla situazione di Fellow!" Disse Walter guardando torvo Sebastian.
"Sai perché ho dovuto portarla qui!" Si difese lui.
"Sì, lo so, ma non avevi diritto di intervenire! Deve cavarsela anche da sola nella vita, non può avere sempre il paparino che le salva il fondo schiena." Calò di nuovo il silenzio.
Una delle due donne prese una sedia e la spostò dal tavolo, indicandomela con una mano. "Prego, vostra altezza, sedetevi!" Io mi avvicinai lentamente, pronta a un rimprovero di Walter, ma non aprì bocca e mi sedetti lentamente.
"Mi permetta di fare le presentazioni!" Disse l'uomo una volta sistematami. "Io mi chiamo Spencer Wayne, e loro sono le mie colleghe Teresa Swan e Meredith Kyle. Siamo gli Ufficiali del Palazzo delle Autorità dei Vampiri." onestamente, le due donne non erano affatto distinguibili, sembravano quasi gemelle.
"Allora è vera la notizia che vi siete uniti al Ministero?" Dissi subito.
"Vedo che, nonostante dobbiamo ancora ufficializzare la cosa, lei ne è al corrente, ottimo signorina. Sono anche sicuro che ne avrà sentito parlare. " Continuò Spencer con un sorriso.
"Non molto in realtà, soprattutto il Ministero, non ho mai capito esattamente il suo ruolo. Inoltre non ho mai visitato il Palazzo, quindi devo ancora fare le mie ricerche." Walter sussurrò qualcosa che non capii e il sorriso di Spencer si spense velocemente. Si mise dritto e si rivolse serio a Walter.
"La Suprema non ha mai visitato il suo Palazzo?" Urlò quasi.
"Non abbiamo avuto il tempo di mostra..."
"È oltraggioso! La Suprema stessa che non ha mai visto la sua sala del trono! Lei..."
"Ho avuto altri impegni!" Intervenni. "Le ricordo che vado ancora a scuola, e questo mondo è ancora un po' nuovo per me! Ma le assicuro, che adesso che sono nella villa e non a scuola, troverò del tempo per venire a visitare il vostro..." feci una pausa. "Il mio palazzo. E sono sicura che avete fatto un ottimo lavoro!" Spencer sorrise di nuovo e io mi sentii sollevata.
"Ora potreste..." indicai lo schermo con una mano e Walter si girò, prese un piccolo schermo trasparente, schiacciò un tasto e poi fece per lanciarlo contro lo schermo più grande. Dallo schermo più piccolo uscì qualcosa che si andò a posizionare sopra l'immagine precedente e davanti a me si parò un piantina con accanto un"immagine di tre palazzi uno attaccato all'altro.
Quello più a destra era di un colore oro acceso che brillava di luce propria, al centro il palazzo era più bianco della neve fresca, e quello a sinistra aveva un colore argentato vivo e puro. Tutti e tre erano circondati da pareti color verde scuro e si poteva arrivare ai tre palazzi seguendo un corridoio enorme della stesso colore.
"Perfetto!" Disse Spencer con entusiasmo. "Partiamo da destra. Quello è il Palazzo delle Autorità dei Vampiri: lì dentro ci sono esattamente sei piani, e su ogni piano ci sta una persona con un incarico diverso. A partire dal fondo troviamo: il segretario generale, poi gli ufficiali, ovvero noi, l'erede, il mondingo, il vice e infine il capo del palazzo. Poi vi faremo vedere a chi abbiamo assegnato i posti, ma continuando..."
"Perdonatemi, avete detto mondingo? C'è un mondingo nel Palazzo?"
"Ce ne sono due mia signora! Uno per i vampiri e uno per i lupi mannari: dovevamo trovare due persone disposte ad informarci di come procedono le cose nel loro mondo e agire se dovessero sospettare qualcosa di noi!" Annuii lievemente e lo lasciai continuare. "Il palazzo sulla sinistra, quello argentato, è esattamene uguale a quello dorato: sei piani e tutte le persone che vi ho elencato prima, l'unica differenza è che sono lupi mannari. Se invece guardate la mappa accanto alla foto, potrete notare che è divisa in due, quel luogo sta al di sotto di tutti e tre i palazzi e sono gli uffici delle squadre di ricerca con le rispettive palestre. Ma la parte forte del palazzo, è il vostro! Quello bianco. Sei piani interamente per voi, dove al piano terra troverete l'ingresso e salendo sempre di più troverete stanze in cui potrete metterci chi e cosa volete. La parte più spettacolare, però, è il sesto piano: la sala del trono. Lì troverete non solo il vostro trono rosso, ma anche tutta la tecnologia necessaria per controllare il vostro regno. Avrete mappe, computer, tablet, tutto ciò che vi serve per controllare a pieno tutti e tutto, ma la parte ancora più bella è il mappamondo!"
"E a cosa serve?" Sentii un tono di fascino nella mia voce. Ero incantata nelle sue parole.
"Il mappamondo si attiva con un semplice tasto sulla vostra scrivania e vi permette di vedere ogni vampiro che nasce sul pianeta. Una nascita normale, o qualcuno che è stato morso, il mappamondo ve lo dirà facendo comparire un puntino sul luogo dove quella persona si trova, e potrete anche mettere le opzioni di rivelarvi il numero di vampiri presenti, ma anche di darvi delle informazioni come nome, cognome, età e marchio, di ogni vampiro presente. Avete capito?"
"Affascinante!" Fu l'unica parola che riuscii a dire. "Ora però potete mostrarmi, Walter, i nomi delle persone elette ai ruoli. E spiegarmi come le avete scelte."
"Luna ci lasciava la libertà di sceglierle, Clare. Avevamo sua piena fiducia." Rispose Walter quasi sgarbato. "E andavamo a votazione!"
"Bene, ora però al posto di Luna ci sono io! E gradirei mi riferiste chi e quando eleggete, grazie!" Teresa e Meredith ridacchiarono tra di loro, non si aspettavano questa risposta.
"Certo... vostra maestà." Sentii il tono disgustato nella voce di Walter. Si girò verso lo schermo e fece di nuovo il gesto di lanciare lo schermo piccolo e la cartina con la foto dei palazzi sparì. Poi schiacciò un paio di pulsanti e dopo un altro finto lancio, due liste comparvero davanti a me. La prima cosa che mi balzò all'occhio furono gli eredi dei palazzi: per i vampiri era il padre di Emma, e per i lupi mannari era la madre di Isabella.
"Spiegatemi i loro ruoli, Teresa, per favore!" Dissi. La ragazza sulla sinistra fece un passo avanti e si schiarì la voce.
"Certo mia signora! Allora, non c'è bisogno che vi spieghi il capo e il vice, solo dal nome si capisce il loro ruolo. Il mondingo, ve lo ha già spiegato Spencer, è colui che ci aggiorna sugli avvenimenti nel mondo umano. L'erede, è colui che prenderà il posto del capo una volta che il posto sarà vuoto e controlla anche la banca dei vampiri, o lupi mannari. Gli ufficiali, ovvero noi, sono coloro che gestiscono l'ordine tra le creature, assieme alle squadre di ricerca. Infine, il segretario generale, è colui che organizza tutti gli appuntamenti, e stando al piano terra del palazzo da il benvenuto a chiunque entri."
"Perché non sono i vice a diventare capi del palazzo?" Chiesi.
"Semplicemente non vogliono. Sono stati loro stessi a dichiararlo."
"Va bene. Grazie Teresa!" Lei sorrise, io ricambiai e lei tornò al suo posto.
Lessi velocemente le due liste. Nei vampiri il Capo era un certo James Burlond e la sua Vice era Lucy Sdrecold. Il Mondingo si chiamava Orlando Scott, l'Erede Brandon Yellow e il Segretario era Adam Wasted.
Nei lupi mannari la Capa si chiamava Mirabilia Stone e il Vice era Michael Werfold. La Mondinga si chiamava Alexa Jane, l'Erede Christine Uman, gli Ufficiali erano Andres Santiago, Laila Wang e Lucas Hole. La Segretaria era Missy Camped.
"C'è qualcosa che vi turba mia signora?" Chiese Meredith.
"Christine Uman..." risposi. "È la mamma di Isabella Uman?"
"Si mia signora. Come mai lo chiedete?" Continuò Meredith.
"È una mia compagna di scuola. Ma ditemi... perché siete qui? È successo qualcosa?" Meredith e Teresa guardarono Spencer preoccupate e lui mi fissò degli occhi.
"È stato rapito uno di noi!" Disse a voce bassa. "Brandon Yellow è stato rapito gli ultimi giorni di agosto." Non risposi subito. Pensai ad Emma e a cosa stesse passando in quel momento... e io sapevo chi e dove lo tenesse prigioniero...
"Qualcuno ha mandato qualche somma di riscatto o altro?" Chiesi infine.
"Niente. L'hanno fatto sparire nel nulla senza lasciare traccia, l'abbiamo cercato ovunque, non c'è traccia di lui."
"E cosa vorrebbe dire per il Palazzo la sua assenza?" chiesi.
"Non ci sarebbe nessuno pronto a ereditare il posto di capo. E quindi chiunque potrebbe prendere il posto di erede, ovviamente se tutti lo approvassimo."
"E quante possibilità ci sono che il capo del Palazzo decida di non volere più quel ruolo?"
"Non tante, ma comunque è abbastanza grave specialmente per il fatto della banca: avendo il posto vuoto chiunque vi può accedere!" Mi spiegò Teresa.
"Mettete delle guardie all'ingresso della banca e intanto continueremo le ricerche. Lo troveremo, Emma è una mia amica ed è mio dovere riportarle vivo suo padre!" Tutti e tre gli ufficiali annuirono e si inchinarono.
"Non c'è altro, mai signora. Se ci da il permesso torniamo al lavoro." Disse Spencer.
"Certo, fatemi sapere ogni minima cosa!" Dissi. Spencer annuì un'ultima volta e poi uscirono dalla stanza.
"Ma che diavolo fai?" Disse subito secco Walter con tono di rimprovero allo sbattere della porta.
"Come scusa?" Dissi.
"Voglio sapere chi eleggete, ma perché?"
"Sono la Suprema, è un mio diritto sapere chi metto al comando con me!" Dissi secca.
"Luna ci lasciava liberi di scegliere perché si fidava!" Continuò lui avvicinandosi.
"Luna non c'è più, è morta!" Dissi alzandomi. Walter mi diede uno schiaffo, tanto forte che mi fece bruciare la guancia per qualche secondo.
"Walter!" Lo richiamò Sebastian e lo sentii avvicinarsi.
"Sei stato zitto fino ad ora, continua a farlo ancora per un po'!" Disse Walter non ottenendo risposta. Io lo guardai con sguardo serio, la mano ancora sulla guancia dolorante e lui non cambiava direzione dello sguardo: dritto nei miei occhi.
"Non sai manco comportarti come una reale e pretendi di comandare!" Disse lui a voce bassa. Non risposi e lui si girò verso la schermo, spegnando tutto. Sebastian raggiunse il mio fianco e mi controllò la guancia.
"Non è niente, sto bene." Dissi per rassicurarlo, anche se non era vero: continuava a fare male.
"No, non stai bene! Walter non ha più i poteri non puoi fare così!" Disse Sebastian. Walter si girò di colpo sorpreso verso di noi.
"Non hai più i poteri?" Chiese sconcertato.
Non feci in tempo a rispondere che la finestra in fondo alla stanza si distrusse e una figura vestita di nero fece capolino nella stanza.
"Avevo appena finito di ripararla!" Disse Walter esasperato e sbuffando.
"E tu lasciala aperta!" Adele Time si mise dritta mentre si toglieva dei guanti neri e sorrideva a Walter.
"Le persone normali usano la porta!" Continuò Walter. Adele si avvicinò al tavolo e lanciò i guanti su di esso, poi si sedette sulla sedia dove ero seduta io e mise i piedi sul tavolo. Io continuai a guardarla sorpresa.
"La normalità è noiosa! E poi ho visto quei tre e non aveva voglia di parlarci." Disse Adele e poi mi guardò sorridendo. "Sei arrivata! Com'è andato il viaggio?"
"Cosa?" Chiesi confusa.
"Non sa il piano originale e mi dispiace deluderti ma non è qui per i motivi che avevamo deciso!" Disse Walter avvicinandosi con le braccia conserte.
"Cosa è successo?" Chiese Adele tirando giù i piedi e con sguardo serio.
"James... ha perso il controllo!" Spiegò Sebastian.
"Di già? Ma come è possibile?"
"Qualcuno può spiegarmi cosa sta succedendo? Cosa vuol dire tutto questo? Tu non dovresti essere in..." sbottai io.
"Australia? Sì!" Rispose Adele alzandosi. "È una scusa che ho raccontato a Fellow per chiudere la relazione. Non ho mai avuto un crollo psicologico, specialmente a causa sua, erano tutte bugie. Ma dovevo inventarmi qualcosa perché sono entrata nella Fiamme Bianche e sono un soldato a tempo pieno adesso." Non trovai parole per rispondere a quella novità.
"Non guardarmi così come se fosse un crimine! Non volevo più essere preside, Walter mi ha dato questa possibilità e ho accettato, nulla di più!"
"Assolutamente!" dissi. "Ora posso sapere qual era il piano originale?"
"Semplicemente tirarti fuori da quella scuola, hai altro a cui pensare anziché studiare." Mi spiegò mio padre velocemente. "Fellow avrebbe dovuto tirare fuori una scusa qualsiasi, qualunque sarebbe stata la tua scelta tra studi o corsi di specializzazione e poi sarei venuto a prenderti. Però ha dato di matto!"
"Per colpa mia." Dissi subito. "Riguardava la neve."
"Sai qualcosa?" Mi chiese Walter avvicinandosi di qualche passo. "Se sai qualcosa devi dircelo, non riusciamo ancora a capire da dove e perché sia arrivata."
"È legata al fatto che non ho più i poteri." Iniziai.
"Non hai più i poteri?!" Esclamò Adele. "Questo è un guaio! Non sarebbe dovuto succedere, sta andando tutto storto!" Continuò avvicinandosi a Walter.
"Lo so, calmati e siediti!" Rispose Walter prendendola per le spalle e spingendola sulla sedia, dove lei si lasciò cadere con sguardo sbalordito e terrorizzato. "Clare, continua!"
"È arrivata di notte, dal nulla e me ne è arrivata un pochino in faccia. Non so esattamente cosa sia successo, però mi hanno detto che mi è venuta una convulsione e che continuavo ad espellere un liquido nero. Mi sono svegliata in infermeria e non avevo più i poteri, così da un momento all'altro. Parlando con Fellow lui sosteneva che non faceva altro che espellerti i poteri solo se ti colpiva in faccia, ma poi..." feci una pausa.
"È terribile. È terribile!" Continuò Adele.
"C'è di peggio! Ha ucciso due studenti. E un terzo è a rischio, ma ancora non riusciamo a capire se sopravvivrà."
"Cosa hai scoperto esattamente?" Chiese Sebastian.
"Non molto in realtà e non riesco a capire niente. Da una parte ho sentito che non ti uccide, poi però sono morte delle persone. L'unica cosa certa che so è che reagisce solo se ti colpisce in faccia!"
Walter non rispose per qualche secondo, ma si limitò ad uscire dalla stanza e andare in cortile. Tutti lo seguimmo e lo trovammo bloccato sull'ultimo gradino con qualcosa in mano. Si accucciò sulla neve e mio padre fece un passo avanti.
"Walter stai attento!" disse. Walter si alzò dopo pochi secondi e si voltò con una grande fiala piena di neve in mano.
"Reagisce solo se colpisce in viso giusto?" Disse sorridendo.
Poi rientrò e salì al piano superiore, svoltando a sinistra, dove c'era un'unica porta. Una volta aperta si rivelò un enorme laboratorio, pieno di soldati vestiti con i camici bianchi che sperimentavano con fiale di vario colore.
"Benvenuta nel laboratorio Clare! Qui facciamo degli esperimenti su come andare a prendere quell'ultimo zaffiro, ovviamente ancora nessun risultato. Venite!" Disse Walter e si avviò in un angolo del laboratorio vuoto e mise la fiala sul tavolo. "Aspetteremo che si sciolga, sperando rilasci il... liquido nero e poi lo analizzeremo. Per ora cerchiamo di capire da dove provenga, e penso di avere qualcosa che ti interessi Clare. Seguitemi."
Tornammo nella sala da pranzo e con un altro finto lancio Walter fece apparire una serie di video da varie città del mondo, dove la bufera si stava scatenando.
"Vuoi sapere la cosa strana?" Mi chiese Walter. "Si è scatenata esattamente allo stesso modo in tutto il mondo, oceani compresi. È impossibile che succeda una cosa simile, quindi deve essere, per forza, stata creata da qualcuno."
"Alicia?" Chiesi. Sempre lei, ovviamente, impazziva ogni giorno di più e doveva essere fermata al più presto.
"E chi se no?!" fu la risposta di mio padre.
"Aspettate un secondo!" intervenne la Time. "Con Yellow fuori dai giochi chiunque può diventare l'erede giusto?"
"Sì... e allora?" Chiese Walter.
"E se l'avesse rapito Alicia? Pensateci: se il posto è libero, lei stessa potrebbe presentarsi come candidata e diventare erede. E una volta entrata..."
"Non avrebbe problemi a sbarazzarsi del capo e prendere il controllo! Come ho potuto non capirlo subito?" Esclamò Walter. Guardai a terra e un ricordo mi riempì la testa: la faccia preoccupata di Isabella, aveva quasi paura. E poi... la lettera di Emma.
"Attaccherà dall'interno!" sussurrai.
"Cosa hai detto?" Chiese Sebastian. Tirai su la testa di scatto con la scintilla partita nella mia testa. "Emma! Emma mi ha avvertita. Vedete i professori mi avevano chiesto di aiutare Emma a riprendersi dallo shock del rapimento di suo padre, ma prima della scuola aveva fatto spedire una lettera doveva chiedeva di non rivelare il motivo, ma qualcosa diceva e..." tirai fuori dalla tasca il pezzo della lettera e la mostrai a Walter. Subito Adele e Sebastian si avvicinarono.
"Il nuovo palazzo delle autorità è un pericolo. Lei attaccherà dall'interno." Lesse Walter ad alta voce. "Tutto combacia. È Alicia, vuole prendere il controllo di tutti dall'interno, dal Palazzo. Una volta entrata lì dentro..."
"Nessuno può più fermarla!" Concluse mio padre.
"Ecco perché Isabella sembrava così preoccupata! Ha paura che rapisca anche sua madre, in questo modo..." aggiunsi in un sussurro.
"Avrebbe pieno controllo su entrambi i Palazzi!" Concluse Sebastian.
"Dobbiamo avvertirli: inviate subito una lettera al Palazzo dei Lupi Mannari e mettete delle guardie di protezione all'erede!" dissi. Mio padre si mise in un angolo per pochi secondi e scrisse velocemente su una pergamena e poi sparì dalla stanza per qualche secondo. Tornò e la discussione riprese.
"Scommetto che ha creato anche la neve, per toglierci i poteri." Continuò Walter. "Ma sono sicuro che da qualche parte questi poteri vanno, non possono sparire nel nulla, specialmente i tuoi!"
"Vuoi dire come è successo con Fellow?" Chiese Adele.
"Esattamente!"
"Cosa è successo con Fellow?" Chiesi e tutti si zittirono. "Sapete perché può usare la magia non è così?!"
"È la mia magia!" Rispose Walter. "Gliel'ho voluta donare perché a me non serve più. Essendomi ritirato in ogni campo per dedicarmi a questo progetto, ho preferito donare la magia a qualcuno che avrebbe potuto usarla per scopi utili, così Adele lo ha liberato dalla prigione, mentre dormiva abbiamo fatto lo scambio e poi è arrivato all'Accademia. Semplice e lui non sa nulla. Ovviamente io non sono rimasto un mondigno, ho ancora l'abilità di volare e tutta quella parte lì, ma niente più potere speciale."
"E non ti manca?" Gli chiesi.
"Cosa?"
"La magia. Io dopo neanche ventiquattro ore ne sento già la necessità, come fai a darla via? Una cosa così rara."
"Sai dopo che negli ultimi mesi gli unici motivi per cui la usavi era farti arrivare il piatto in camera perché eri troppo pigro per alzarti, ho preferito darla via. Specialmente ho preferito darla a qualcuno che l'avrebbe usata per proteggere voi ragazzi a scuola, ovviamente sapevo che prima o poi avrebbe perso il controllo, succede almeno una volta nella vita, ma non pensavo così presto!"
"Si riprenderà, ne sono sicura! Lo fa sempre!" Disse Adele.
"C'è un altro problema." Dissi. A quel punto valeva dire tutto. "Anthony è stato rapito."

Clarissa Sangue e il Velocista d'Argento || VOLUME 3Where stories live. Discover now