capitolo 28

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[Dom]

Abbiamo i visi vicinissimi tanto che il mio respiro si perde nel tuo, sento il cuore perdere battiti mentre la tua mano si appoggia sul mio fianco.
I nostri nasi si sfiorano e in questo momento mi rendo conto di quanto abbia mentito a me stessa fino ad ora, vorrei solamente unire le mie labbra alle tue e sentire ancora il tuo sapore di cui una volta mi ubriacavo e che mi faceva perdere la testa.
Raccolgo quel briciolo di dignità che mi è rimasto e anche se non ricordo il vero motivo per cui lo sto facendo volto il viso verso destra per allontanarmi dalla tua bocca ma tu interpreti male il mio gesto, oppure lo hai capito ma non ti vuoi arrendere, e ti avvicini iniziando a baciarmi il collo.
La mia pelle ha desiderato il contatto con le tue labbra dal primissimo istante in cui ti ho rivista e adesso ogni centimetro del mio corpo sta bruciando in attesa di venire riscoperto da te, dalla tua bocca, dalle tue labbra, dalle tue mani.
Ti sento tremare mentre mi lasci un piccolo morso sul collo e hai paura che possa dirti di no e forse dovrei farlo ma non ne ho la forza, sono mesi che combatto contro il desiderio di chiamarti, non hai idea di quanto sono stata male le sere mentre Nate dormiva a pensare a come ti avevo lasciato.
E anche se mi hai perdonato io non lo posso fare con me, eri da sola, ferita, distrutta e me ne sono andata, senza sapere come stavi o senza un saluto.
Avvicini ancora di più il tuo viso al mio e mordi il mio labbro inferiore, un calore profondo si irradia dentro di me fino a raggiungere il basso ventre, era tanto tempo che non mi sentivo così e ora che ti ho davanti mi sento di nuovo viva.
Approfondisci il bacio e le nostre lingue si toccano e si sciolgono nel preciso istante in cui si riconoscono, la tua mano scivola sui miei capelli e l'altra mi tiene sollevata dai fianchi per permettermi di raggiungere il tuo viso, sono in punta di piedi e mi sbilancio leggermente spingendoti ancora di più contro il muro.
Ti stacchi da me e subito sento già la tua mancanza, i tuoi occhi sono di un castano diverso dal solito, più acceso, più luminoso.
<ti voglio adesso> ansimi e anche se non lo dico ho il tuo stesso desiderio, le mie mani ti afferrano i fianchi ma vuoi essere tu a condurre e mi trascini dolcemente sul divano, mi stendo con il peso del tuo corpo sopra al mio e cercando di togliere i cuscini per fare più spazio urto una fotografia che cade e si frantuma.
I nostri occhi si staccano e si focalizzano a guardare l'oggetto, è una foto mia e di Nate di 3 mesi fa quando mi ha chiesto di sposarlo, subito mi torna alla mente il motivo per cui prima ti stavo respingendo.
<non posso Kat> ti sussurro e la luce che vedevo nei tuoi occhi scompare, abbassi il mento e vorrei tanto afferrarlo e puntare il tuo sguardo fisso sul mio, sussurrarti parole dolci che siano di conforto ma non posso, non posso proprio.
<sono fidanzata>
<lo so>
E subito mi sento in colpa perché stavo quasi per tradire il mio futuro marito, e da brava stronza mi viene da attribuire a te ciò che stavamo per fare.
<se lo sapevi perché lo hai fatto?>
Sei confusa, e giustamente perché non sei stata solo tu, anche io ho ricambiato ma adesso è passato il momento e io devo difendermi, devo proteggere la vita che mi sono creata senza te e non posso fare diversamente che allontanarti.
Prendo l'ultimo briciolo di coraggio che mi è rimasto e mi alzo dal divano lasciandoti seduta e delusa.
<me ne devo andare vero?>
<si> ti dico ma vorrei urlare no, vorrei gridarlo, scrivertelo in un biglietto o cantartelo ma non posso, non posso fare niente di tutto ciò.
Stare con te, rischiare, riprovarci significherebbe altro dolore e non posso più sopportarlo, ci sono persone che sono fatte per stare insieme e non incontrano nessuna difficoltà nel farlo ma noi non siamo tra queste.
Non ho mai creduto nel destino, sarebbe troppo facile, e quello che sto facendo ora è l'opposto di facile, respingerti, mandarti via mi costa ogni grammo della mia forza e resistenza, una resistenza che neanche credevo di avere più.
<tu mi conosci Dom> mi sussurri prima di alzarti <mi conosci meglio di chiunque altro e sai che non finirà così>
<ho paura che questa volta ti sbagli>
<mi sono sbagliata solo una volta nella mia vita, quando ti ho lasciata andare e ti ho persa, non farò più lo stesso errore>
<Kat ti prego...smettila> ti imploro
<noi ci amiamo, dovrà pur significare qualcosa>
<io non ti amo più > mento, o almeno credo di mentire, non lo so, sono tremendamente confusa e la tua insistenza non aiuta <ti prego vattene>
Ti scende una lacrima e quella è una visione che non posso sopportare <vedi> ti urlo <ogni volta che ci vediamo una delle due finisce col piangere e adesso tocca anche a me lo sento! Stiamo piangendo tutte e due e per cosa?>
<ne vale la pena> rispondi e subito non capisco a cosa ti riferisci ma non posso chiedertelo, te ne devi andare.
<ti prego Kat smettila...vattene, non posso>
Chiudo gli occhi perché sono sicura che se ti vedessi uscire da quella porta il mio cuore morirebbe, aspetto di sentire il rumore della maniglia che si chiude per riaprirli e adesso la stanza è vuota.
Rimango fissa nella stessa posizione per non so quanto tempo, un'ora? Un minuto? Forse di più, non ne ho idea, il tempo è diverso quando ci sei tu e appena te ne vai diventa tutto impossibile da decifrare.
Ecco perché è così difficile quello che provo e quello che penso.
Ecco perché è così difficile stare senza te.

[angolo autrice]

Scusate il ritardo nella pubblicazione ma oggi ho avuto parecchio da fare e solitamente mi preparo sempre delle bozze dei capitoli così appena raggiungo gli obbiettivi che vi chiedo li pubblico ma questo non era pronto così...
Bene, adesso ci siamo :)

Abbiate pazienza ❤️

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