capitolo 27

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[Dom]

Alla fine ho deciso di incontrarti, ci vedremo fra pochi minuti.
Ho intenzione di essere sincera con te, ti ascolterò e ti diró come stanno le cose e voglio lasciarmi tutto alle spalle come non sono stata in grado di fare l'ultima volta dato che ero accecata dalla rabbia e anche dall'invidia.
Sono quasi le nove e ti vedo già seduta ad un tavolo intenta a controllare il cellulare.
Entro nel bar e mi siedo vicino a te, alzi lo sguardo e mi regali uno di quei sorrisi che eri solita fare quando stavamo insieme e eravamo felici.
<Non pensavo venissi>
<Alla fine ci ho ripensato, avevo paura che fossi tu a non venire perché avevo detto ad Elyse di scriverti che non ci sarei stata>
<Non ho ricevuto nessun messaggio da lei>
Maledico mentalmente la mia amica che anche questa volta non mi ha ascoltato ma in realtà è andata meglio così.
<Cosa volevi dirmi?> Inizio cercando di mantenere un atteggiamento piuttosto distaccato.
<Io...niente di particolare...sono dieci mesi che non ci vediamo>
<Lo so> noto che la mia risposta ti ferisce, forse ti aspettavi che dopo tutto questo tempo io fossi meno arrabbiata ma non posso cedere con te, non posso aprire la corazza che mi sono costruita in questi mesi solo per poi vederla ancora in frantumi.
<Volevo dirti che non c'è l'ho con te, per avermi abbandonata in ospedale>
<Ok> rispondo secca e anche se non voglio fartelo vedere quello che mi hai appena detto mi alleggerisce un enorme peso che portavo sul cuore, mi sono sentita in colpa per così tanto tempo.
<Sappi che mi dispiace, te l'ho già detto e continuerò a dirtelo, sono stata una stronza con te...>
<È vero> ti interrompo e mi rendo conto di star cominciando ad essere troppo dura con una persona che si sta scusando così ti accenno un lieve sorriso per stemperare il clima gelido che sto creando.
Ma te non sembri avvertirlo, anzi in tutta risposta mi prendi la mano e la accarezzi.
Sospiro quando avverto il tocco che mi è mancato così tanto e subito mi ricordo di quando passavamo le ore l'una nelle braccia dell'altra senza dire niente.
Non so se ti sei accorta dell'effetto che mi hai fatto ma adesso vorrei con tutta me stessa continuare a mantenere quel contatto ma la testa mi dice di non farlo, di non cedere ancora a te.
<Mi sei mancata così tanto> sospiri e il cuore salta un battito.
<Me ne devo andare> dico alzandomi in piedi e ancora una volta noto il cambio di espressione dei tuoi occhi.
<Stavamo solo parlando>
<No non è vero>
<Dai Dom vieni qui> mi tenti
<Sono fidanzata, tra un mese mi sposo> ti urlo e finalmente smetti di parlare e ritrai la mano.
Ti alzi anche tu dalla sedia e mi fissi
<Non lo sapevo>
<Si chiama Nate...Natan> rispondo a una domanda che non mi hai mai fatto.
Non so perché ma mi aspettavo un qualche attacco di gelosia da parte tua, delle urla o scenate invece rimani lì calma e addirittura mi sorridi.
<Matrimonio con un uomo...si ci sono passata>
Hai volutamente ripreso una delle prime battute che Nicole dice a Waverly e come nella scena dopo averla pronunciata mi rivolgi un altro smagliante sorriso e ti allontani.
Ti vedo uscire dal bar mentre io rimango in piedi a elaborare ciò che mi hai appena detto.
"Ci sono passata" perché adesso non stai più con Ray? È finita? Oppure l'hai detto come battuta?
Mille dubbi e domande mi perseguitano e il cervello mi scoppia, mi sento agitata esattamente come le prime volte in cui io e te parlavamo poco dopo che ci siamo conosciute proprio quando ho iniziato a capire ciò che provavo per te.
Ma adesso è diverso, deve esserlo, non può ripetersi all'infinito questo ciclo di scontri e riappacificazioni tra me e te.
Non posso.
Mi avvio verso casa con l'intenzione di chiamare la wedding planner per sistemare alcuni dettagli sul ricevimento.
Quando arrivo noto che Natan è già andato al lavoro e ho finalmente un paio di ore tutte per me decido così di distrarmi un po' con un libro.
Credevo fosse un'idea carina in realtà non riesco a concentrarmi sulle parole perché mi distraggo sempre a cercare di interpretare la tua frase.
Hai davvero lasciato Ray? Se si perché non me lo hai detto? Era tutto ciò che avevo sempre desiderato.
Qualche minuto dopo sento delle chiavi e sospiro dal sollievo, è Nate e almeno sarà lui a distrarmi dal pensiero fisso e costante di te.
Mi alzo e corro in salotto.

Mercoledì sera Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt