capitolo 11

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JENNIE'S POV

Martedì, un'altra giornata sarebbe cominciata di lì a poco.

"Hey Jenjen... Volevo dirti una cosa da molto tempo, mi piaci e non solo come amica" Disse una voce familiare.
Mi girai stupita e notai che questa voce apparteneva al Kai di 3 anni prima.
Non sapevo cosa rispondere, perché anch'io provavo qualcosa per lui di diverso dall'amicizia, ma ero sicura che mi piacesse la sua migliore amica, Lalisa Manoban.
Presi un bel respiro e dissi che anch'io provavo qualcosa per lui.
In risposta mi chiese di fidanzarci, e io senza pensare alle conseguenze acconsentii.
Non l'avessi mai fatto.
Credevo che mi piacesse ed ero sicura che col tempo mi sarei innamorata di lui.
Ma non fu così, anzi, iniziai ad odiarlo e ad odiarmi, man mano che il tempo passava.
Mi sentivo costretta a stare con lui.
Dopo quasi un anno di relazione successe.
Lui mi violentò per quella che sarebbe stata la prima volta.
Gli chiedevo di smetterla e cercavo di dimenarmi, ma ciò aumentava solo la sua voglia.
Fu il momento più terrificante della mia vita.
Mi ripromisi che l'avrei lasciato e che sarei scappata da lui, ma successe tutt'altro.
Mi definii codarda per non averci provato, ma ammettiamolo, quante persone avrebbero avuto il coraggio di farlo? Te lo dico io.
Nessuno.

Mi svegliai di soprassalto facendo svegliare anche la bellissima ragazza che dormiva tranquillamente di fianco a me.

Sì alzò con calma e mi abbracciò tenendomi stretta.
Dopo un po' di tempo passato tra le sue braccia mi calmai.

L"Cos'hai sognato Jen?" Chiese lei preoccupata.
"Kai." Risposi a bassa voce, non me la sentivo ancora di dirle il sogno nei particolari, Lisa sembrò capirlo.
Annuì in silenzio e mi lasciò un bacio a stampo per poi alzarsi ed farmi segno di seguirla. Così feci, per arrivare in cucina.

L"Ahem... Jennie, visto che è molto presto ti va di aiutarmi a preparare i pancakes?"
Era la prima volta che cucinavo con lei.
"Va bene, tanto non mi riaddormento dopo questa." Dissi facendola ridere.

Prendemmo tutti gli ingredienti ed iniziammo a preparare l'impasto, una volta finito mi lavai le mani e stavo per andarle ad asciugare, ma Lisa si mise tra me e l'asciugamano.
Mise un braccio attorno alla mia vita e notai che l'indice della sua mano libera era sporco di crema.
"Lis-" Non feci nemmeno in tempo a finire la frase che lei mi sporcò la punta del naso con l'impasto.
La guardai malissimo e lei si avvicinò piano a me.
Sentivo il mio battito cardiaco aumentare a dismisura mentre si avvicinava al mio viso.
Chiusi gli occhi e sentii le sue labbra premere nello stesso punto sporco di impasto.
Arrossii immediatamente e nascosi il viso nell'incavo nel suo collo.

L"Sei davvero bella quando arrossisci, mi piace farti questo effetto." Disse dandomi piccoli baci tra i capelli.
Mi imbarazzai ancora di più ed iniziai a tirarle piccoli pugni sulle braccia che causarono una sua risata.
Mi strinse forte a se e io la abbracciai a mia volta, vorrei che questo momento non finisse mai.

E perché dovrebbe finire?
Perché faccio sempre casino e lei è troppo per me, non so nemmeno se la amo.
Questo lo dici tu, ti sei mai chiesta cosa pensi lei di te?
Sì, me lo sono chiesta, ma non so dare una risposta a questa domanda.
Cercala, o chiediglielo.

Sì era fatta viva nuovamente la voce della mia coscienza, fantastico...
Però di solito ha ragione.

L"Nini, per quanto io sia felice in questo momento, ho fame." Esordì Lisa distogliendomi dai miei pensieri.
"Ah... Sì scusa" Dissi ridacchiando.
Mi lasciò un bacio sulla fronte e andò a finire di preparare la nostra colazione.

Mangiammo e ci preparammo per andare a scuola.

Entrammo nell'edificio e come al solito ci separammo.
Andai da Baekhyun, Marco e Sehun.
"Ciao ragazzi!" Li salutai.
B"Ciao gattino, vieni qua che ti abbraccio, ieri non ne ho avuto occasione" Disse Bae avvicinandosi a me.
Mi abbracciò e io ricambiai stringendolo a mia volta.

Ci sedemmo tutti insieme e finalmente arrivarono Kai e Chan.
Kai mi salutò accarezzandomi la testa, manco fossi un cane, invece Chan fece un semplice gesto con la testa.

Ad un certo punto Kai mi prese per un braccio e mi portò sulle scale antincendio.

K"Jennie, perché non sei più a casa tua?" Chiese con toni autoritario.
Mi spaventai e pensai ad una scusa il prima possibile.
"I-i miei genitori a-avevano bisogno di una mano e m-mi hanno chiesto di stare da loro mentre l-li aiutavo" Balbettai.
Kai annuì, lui non conosceva i miei genitori perché lui stesso non voleva, quindi non mi sono nemmeno preoccupata di questa cosa.
K"Mi manchi Jenjen"

No...

Non aveva appena usato quel nome...

Non l'ha fatto vero?

Cazzo.

"N-non so s-se posso oggi..."

K"Oh invece puoi, ho bisogno di te e ultimamente non ci sei Jenjen. Ci vediamo sta sera alle 21:00 davanti a casa tua."

Non dissi niente, camminai via, fuori dalla scuola addirittura.

Sentivo dei passi dietro di me, ma non mi girai.
Fin quando qualcuno non mi prese il polso.

L"Cos'è successo Nini?" Chiese Lisa preoccupata.
"Vieni a casa e te lo spiego." Dissi con le lacrime agli occhi.

La vidi scrivere un messaggio ad una sua amica per poi prendermi per mano e portarmi da lei con tutta la calma del mondo.

Arrivate a casa ci sedemmo sul divano e lei mi abbracciò.
Io mi sfogai e le spiegai tutto, per poi finire con: "Sta sera devo andare a casa mia perché lui vuole passare del tempo con me." Mi strinse ancora di più.

L"E se venissi con te?" Chiese di punto in bianco.
"In che senso?" Domandai con curiosità.
L"Nel senso che ti seguo e mi fermo alla porta, se succede qualcosa entro o chiamo la polizia."
"S-se te la senti va bene, però chiamerei anche Sehun, così ti dà una mano."
L"Bene allora faremo così."



















Heyla, scusate l'interruzione brusca, ma la suspense fa sempre bene.
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, è un po' più corto degli altri e per questo chiedo venia.
~E




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