capitolo 2

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Mi svegliai con la luna storta, ottimo inizio direi.
Corsi direttamente in cucina, presi un caffè e me lo scolai di fretta, non so come, ma ero in ritardo.

Andai in bagno a lavarmi, presi dei jeans neri strappati skinny, una felpa oversize dello stesso colore e le mie Vans.

Uscii di casa mezza trasandata e entrai a scuola.
Oggi la mia sfida sarebbe iniziata.

Entrai a scuola insieme a Rosé e ci dividemmo per andare ai rispettivi armadietti.
Due armadietti dopo al mio c'era quello di Jennie.

Aspettai che arrivasse per vedere il suo orario.
Matematica alla prima e seconda, scienze alla terza, educazione fisica alla quarta e inglese alla quinta.

Avevevamo educazione fisica in comune.

Corsi in classe con Rosé e Solar.
Presi posto di fianco a loro e chiamai Rosé.

L "Rosie, ho educazione fisica con Jennie"

R "Oh bene, hai un occasione d'oro"

Risi a quell'affermazione

Passai le restanti 2 ore a pensare a cosa avrei fatto.
Sinceramente ancora non lo sapevo.
Credo che inizierò il discorso infastidendola con qualcosa riguardo a Kai.

Trascorsi la ricreazione con le ragazze che cercavano di "caricarmi".
Avevo l'ansia a mille, ma d'altronde perché non provare.
Può darsi che io faccia una figura di merda epocale, ma sono solo dettagli.

Mi alzai prendendo dall'armadietto la tuta da ginnastica e prontamente la campanella suonò.

Entrai negli spogliatoi e aspettai Jennie.
Fu tra le ultime ad entrare.

Era timida, cercava di coprirsi in tutti i modi.
Mi faceva tenerezza e sorrisi involontariamente.

Mi cambiai anch'io, mettendomi solo i pantaloni e il reggiseno sportivo.
Aspettai a mettermi la maglia, forse per provocarla.

L "Puoi dire al tuo ragazzo di lasciarmi stare?" Dissi guardandola.
J "Dici a me?"
L"Non c'è nessun'altro oltre a noi, a chi dovrei chiedere scusa"
J "A-Anche se gli dicessi di lasciarti in pace n-non lo farebbe"

Mi alzai di scatto, notai solo in quel momento quanto fosse bassa.
Mi stavo avvicinando con una lentezza estenuante.
Indietreggiava al passo con me, fin quando non sbatté la schiena sugli armadietti.

L "Non so cos'abbia il tuo ragazzo contro di me, tu ne sai qualcosa?"
J "N-no io... Non so n-niente"
Era diventata un pomodoro, respirava affannosamente.
L "Se non me lo dici potrei arrabbiarmi seriamente"
J "D-davvero..."
La interruppi avvicinandomi ancora di più a lei, i nostri corpi si stavano sfiorando.
Mise le mani sulle mie spalle per allontanarmi, ma non mi mossi di un millimetro.
J "Dovremmo andare"
Le tremava la voce, forse ho esagerato.
No, non sembra infelice...

Mi misi una maglia e uscii dopo di lei.

Per tutta la lezione non feci altro che scrutare Jennie.
La beccavo spesso a guardarmi.

Ritornammo in spogliatoio per sistemarci e come sempre rimanemmo io e Jennie.
Cos'è si sono messe d'accordo con Rosé?

L "Ti ho vista mentre mi guardavi"
Jennie rimase in silenzio e arrossì.
L "Come mai stai di meno con Kai?"
Nessuna risposta.
Forse ho toccato un punto dolente.
Aprì la bocca per parlare, ma la richiuse subito avvicinandosi a me.

Mise una mano sulla mia guancia e con l'altra portò le mie mani sui suoi fianchi.
Avvicinò il suo viso al mio.
Sentivo il suo fiato sulle labbra, respirava irregolarmente.
I nostri nasi sì sfioravano e i nostri occhi si mischiarono gli uni negli altri.
Strinsi la presa sui suoi fianchi e avvicinai di più i nostri corpi.
Rimosse lentamente la distanza che ci separava.
La stavo baciando, OH MIO DIO LA STAVO BACIANDO.

he'll never love you like me Where stories live. Discover now