Volo

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[Ryuk's p.o.v.]
<Non immaginavo che tua sorella avrebbe reagito in quel modo...> Fece Ryuzaki, appena lui e Light uscirono dalla casa di Sachiko e Sayu.
<Avere un'otaku yaoista come convivente è ottimo quando ti sembra che in casa non esista perché troppo presa solo dalle sue cose, ma a volte ti trovi in situazioni del genere...> Gli rispose il castano, pensando alla sua esperienza ma sapendo di parlare per molti familiari di quelle che il mondo aveva iniziato a definire "fangirl".
<Allora credo di essere stato fortunato a non avere sorelle...>
<Immagino che in orfanotrofio l'affollamento fosse decisamente peggiore.>
<Non che io fossi così socievole...>
<E non che ci si potesse aspettare molto altro.> Ironizzò Light, infilandosi poi una mano in tasca. <Ma, cambiando discorso...> Riprese, mostrando al corvino dei biglietti.
<E questi?> Gli chiese.
<Pensiero di mia madre.> Rispose secco il castano. <Sa che Misa sia andata a lavorare in Italia, in questo periodo, e credeva che stessi con lei, quindi ha pensato di procurarmi questi biglietti in modo che staccassi un po' dal lavoro.>
<E pensi di usarli?>
<Penso di dover raggiungere Misa ora che ne ho la possibilità, sarebbe giusto se ci chiarissimi con lei... dopo quella serata a Los Angeles...>
<Hai ragione...> Concluse Ryuzaki, prendendo a guardare la strada che stavano percorrendo. <Io sono stato in Italia, tempo fa, per lavorare ad un caso. Ricordo che non fosse affatto male, per quel poco che ho avuto modo di vedere.>
<Vi torneresti?>
<In Italia?>
<Ho più di un biglietto, potresti venire con me.> Light mise di nuovo le mani nelle tasche dove teneva quella sorta di regalo fattogli da Sachiko. <Inoltre credo che sia più giusto se andassimo entrambi a parlare con Misa. Potremmo sempre lasciare il Quartier Generale a Near, Mello e Matt.>
<Se lo facessimo rischieremmo di trovare una trincea di guerra, al nostro ritorno.> Gli rispose Ryuzaki, in modo stranamente ironico rispetto ai suoi soliti modi. <Ma c'è anche la possibilità che starsene un po' da soli li aiuti ad imparare a gestire le cose senza finire a lanciarsi insulti l'un l'altro.>
<Avevano tutta questa conflittualità anche alla Wammy's House?>
<Immagino di sì, ma io avevo già lasciato quel posto prima che loro tre arrivassero.>
<Allora cosa intendi fare?> Gli chiese ancora Light, dopo qualche minuto di silenzio. <Vuoi provare a fidarti di loro?>
<Tu hai ragione a dire che dovremmo andare entrambi da Misa.> E tornò a giocherellare con il suo labbro inferiore, come ormai di consueto per lui. <Proviamo a fidarci...>
<Allora meglio avvisarli subito...>
Inutile dire che Near, Mello e Matt non esitarono un istante ad accettare di occuparsi autonomamente delle indagini, per quanto tutti e tre sapessero quanto sarebbe stato difficile riuscire a gestirle pacatamente, conoscendo il solito modo dei primi due di interfacciarsi tra loro.
Ma Light e Ryuzaki avevano deciso di non preoccuparsene affatto per tutta la loro permanenza in Italia. Stavano andando in quella penisola in Europa per risolvere la tensione con Misa e sperare di staccare completamente la testa dalle indagini, per una volta. Quei tre avrebbero dovuto gestire ogni ipotetico problema per conto loro.
Il viaggio dall'aeroporto di Tokyo sarebbe durato diverse ore, e di nuovo avrebbero dovuto fare i conti con un fuso orario piuttosto ampio, ma la cosa non sembrava dispiacere a nessuno dei due.
<Hai avvisato Misa che stiamo per raggiungerla?> Chiese Ryuzaki, fissando un Light che sembrava avere lo sguardo perso fuori dal finestrino.
<Ho cercato di contattarla ma non mi ha risposto.> E si voltò verso di lui. <Probabilmente sta utilizzando il telefono "da lavoro", ma non ho quel numero...>
<Oppure può darsi che non voglia proprio sentirti.>
<Conoscendola... sì, è possibile, ma non andrei sul sicuro.>
<Però sai dove trovarla? La capitale è grande...>
<Diciamo che non sia una persona molto riservata con le informazioni...>
Entrambi sapevano che Light avesse ragione e che, dunque, risalire all'hotel di Misa senza aver modo di chiederlo direttamente a lei non sarebbe stata una così ardua impresa, particolarmente per loro due.
Così passarono il resto del volo quasi letteralmente contemplando il cielo. Sapevo che entrambi avessero volato numerose volte, prima di quella, eppure sembravano presi dal paesaggio sotto di loro come fosse la prima volta.
Ed io, che avevo passato un'eternità a guardare gli esseri umani dall'alto, non capivo da cosa nascesse questo loro interesse.
<Voi umani sapete essere così bizzarri...> Non riuscii ad evitare di farglielo notare, senza pensare che non mi avrebbero risposto con tutte quelle altre persone intorno, ma non importava molto di quello. Piuttosto, avevo appena realizzato che non avrei avuto neanche una mela per molte ore, e avrei solo potuto guardare i passeggeri di quell'aereo intenti a fissare le nuvole sotto di loro.
Inoltre, dovendo continuare ad essere quasi letteralmente l'ombra di Light, non potevo neanche andare a cercare qualche scorta di quei succosi tesori del mondo umano, magari seguendo le hostess.
Quel volo, già mi aveva stancato.

〖𝐀𝐟𝐭𝐞𝐫 𝐤𝐢𝐫𝐚〗 「ℒ𝒶𝓌ℒ𝒾𝓰𝒽𝓉 」Where stories live. Discover now