Capitolo 2

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Summer

Ero stanca. Stanca di ricevere sempre un "no" come risposta. Erano mesi che cercavo un lavoro, ma era del tutto inutile.

《Dovresti sposarti con il signor Raskov, avresti una villa, gioielli e il lusso che io non posso darti!》Sbottò mia madre all'improvviso facendomi sussultare.

《Potrebbe essere mio padre! Come puoi dirmi di sposarmi con quello?Preferirei vivere sotto un ponte piuttosto che con quel porco!》

Piuttosto che rassicurarmi, lei mi consigliava di sposare un uomo che aveva all'incirca cinquant'anni.

Per evitare mia madre, andai a lavare dei panni fuori, dove si sentiva l'aria di campagna, gli uccellini che cantavano, dove mi sentivo a casa.

Nonostante la povertà, adoravo la campagna, mi piaceva andare a passeggiare tra i campi, raccogliere i fiorellini e andare a rilassarmi dove c'era un ruscello bellissimo.

Passarono non pochi minuti che sentii l'arrivo di due ragazzi a cavallo verso la mia direzione. Correvano come pazzi.Poveri quegli animali che venivano trattati in quel modo.

Vidi i due ragazzi scendere, uno era alto, aveva i capelli neri come la pece, la carnagione olivastra e un fisico asciutto mentre l'altro aveva i capelli di un castano scuro e un fisico...

《Hey, vogliamo da mangiare e da bere subito.》Ordinò il ragazzo dalla carnagione olivastra.

《Tesoro...punto primo qua non sei in città, bensì in campagna, punto secondo, io non sono la tua serva e punto terzo, tornatene da dove sei venuto!》Risposi acida.

《E punto quattro "per caso hai la laurea di rompere sempre il cazzo ''?Lascia stare Ivan, la bambina avrà le sue cose...》Vidi il castano avvicinarsi  verso di me a passo spedito.

Ma era lo stronzo maleducato!

《Hey bambina...non mi saluti?》Era a un metro da me che mi fissava con gli occhi da tigre e che sorrideva in modo malizioso.

《Che fai tu qui?》Domandai incredula di averlo davanti a me, dopo che mi aveva quasi investita.

《Questi non sono affari tuoi, piuttosto versami da bere.》 Ordinò autoritario.

Che faccia tosta!

Si vedeva che era un riccone, si capiva dai vestiti che indossava, dai suoi stivali di pelle, inoltre la macchina che aveva era veramente di lusso. Non viveva di certo in campagna, qua la gente aveva solo due vestiti, uno per il lavoro e uno per la domenica.

《Serviti!》Risposi seccata, indicando un barattolo a non pochi passi da me.

《È potabile?》

《Le galline, le capre e i maiali la bevono e sono tutti in salute.》Affermai soddisfatta con un sorriso e feci per andarmene, quando sentii prendermi per il polso.

Ero vicinissima a lui, il cuore cominciò a battere come se volesse uscirmi dal petto, avevo il respiro corto ed era come se avessi perso tutte le mie forze davanti a questo sconosciuto. Eppure non riuscivo a guardarlo negli occhi. Il suo profumo mi stava confondendo.

《Sei sempre così con tutti? Perché non tieni a bada quella lingua lunga che hai? 》Chiese con voce sensuale sussurrandomi all'orecchio.

《Solo con gli uomini come te!》Risposi e scappai via.

Quel ragazzo l'avevo incontrato poche ore prima e già mi stava sulle palle in una maniera incredibile ed ora eccolo qua!

Eppure avevo sentito una strana sensazione quando mi aveva afferrata per il polso e mi aveva parlato in quel modo.

Summer ma cosa vai a pensare!

Però aveva qualcosa di familiare, era come se lo avessi visto da qualche parte.

Ma dove?

Andai a mungere la mucca nella stalla per distrarmi, per dimenticare anche quella giornata di merda, che ultimamente lo era sempre.

Avevo appena iniziato quando fui interrotta da alcuni passi lenti che si sentivano tra il fieno.

《Ma ciao Summy...》

Mi terrorizzai all'istante quando sentii quella voce.

《Signor Raskov che- che ci fa lei qui?》Iniziai a tremare senza rendermene conto.

《Oh, non te lo ha detto tua madre? Ci sposiamo amore mio, sei contenta?》Vidi quel vecchio avvicinarsi a me sempre di più, sentii la paura impossessarsi di me, ero paralizzata, non riuscivo a reagire.

In un nano secondo mi spinse giù, caddi tra il fieno e la sporcizia, si inginocchiò e si tolse la cintura.

《Ora ci divertiamo piccola Summy...》

Quelle erano le due parole che avevo sentito dirmi per anni. Quelle parole erano state un inferno per me, ma a quanto pare i cerchi dell'inferno non erano ancora finiti.

Il vecchio mi strappò il vestito che indossavo, era un abito speciale per me. Me lo aveva fatto mia nonna, l'unica che mi capiva davvero e che ora non c'era più.

Sentii le sue mani estranee su di me, tentai di divincolarmi ma mi arrivò uno schiaffo forte, tanto da sentire il viso in fiamme.

《Stai ferma puttana!》Urlò bloccandomi le mani.

Sentii il suo membro duro a contatto con la stoffa delle mie mutandine, puzzava in una maniera incredibile, cercai di togliermelo di dosso, ma lui era molto pesante.

《Aiuto!》Urlai con la speranza che qualcuno mi sentisse, che qualcuno venisse a salvarmi.

Il vecchio cominciò a strizzarmi i seni e a sorridere come un porco in calore, mentre l'altra mano andò sulle mie cosce.

Successe tutto in un attimo.

Il castano dentro la stalla.

Il signor Raskov a terra, pieno di sangue.

Scappai via da quel posto e da quello schifoso piangendo, chiedendo a Dio cosa cazzo avessi fatto di male per meritarmi tutto questo.

Ero per terra, con il vestito sporco e strappato. Le lacrime mi rigarono il viso quando sentii un tocco sulla mia spalla.

《Non toccarmi!》Strillai fuori di me.

《Hey, devushka calma sono io. Ssh... è tutto finito.》La sua voce era così flebile, così dolce...

《Portami lontano da qui, ti prego.》Fu l'unica cosa che riuscii a dire in quel momento.

ODIO IL FATTO CHE TI AMOWhere stories live. Discover now