Capitolo 57

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Summer

Gli avevo detto di sì. Una parola, due lettere e anche una grande cazzata. Igor mi aveva promesso che non mi avrebbe neanche sfiorata a meno che non fossi stata io a chiederglielo. Non avevo idea di ciò che sarebbe successo se avessi passato la notte con lui.

Ero a casa, stavo riflettendo mentre guardavo il viso angelico di mia figlia. Era così piccola e indifesa, non vedevo l'ora che Igor ricordasse tutto e che iniziasse a fare il padre, in modo che anche Nataly potesse avere un papà.

Avevo avvisato Vadim e Anastasia del fatto che avrei passato una notte con Igor e loro avevano pensato che fosse un buon modo per cercare di far tornare la memoria a Kreed.

Andai a farmi una doccia, dopo di che mi vestii con un vestito nero e aderente, che arrivava fino al ginocchio. Spruzzai il mio profumo preferito sul collo, dietro le orecchie, sul vestito e sui polsi. Decisi di non truccarmi tanto, dato che non amavo molto passare tanto tempo allo specchio per truccarmi, perciò misi solo il mascara e la matita blu.

Ad un tratto sentii il campanello, segno che mio fratello e mia cognata fossero arrivati insieme al loro bambino.

《Ma buonasera. Accidenti quanto sei bella.》Esclamò mio fratello.

《Te lo dico già che Igor ti vorrà scopare dopo neanche cinque minuti.》Esultò Anastasia ridendo.

Che imbarazzo!

Se c'era una cosa che accomunava Igor ed Anastasia era proprio la schiettezza.

《Ciao, tia.》Parlò Thiago con la vocina dolce.

Lo salutai e gli diedi un bacio sulla guancia. Nel frattempo che la coppia si accomodò in casa, andai a finire di prepararmi, poi salutai Nataly riempendola di baci, salutai Vadim e la mia migliore amica e poi andai a casa di Igor.

Avevo deciso di andare a piedi per cercare di farmi passare l'agitazione. Il cuore mi batteva talmente forte che avevo paura che mi espolodesse dal petto.

Dopo svariati minuti, arrivai a destinazione, suonai il campanello e dopo pochi secondi Igor aprì la porta. Indossava solo dei jeans e non portava la maglietta. I miei occhi andarono sulla sua V perfetta che si intravedeva dai suoi pantaloni.

《Ti sei incantata, bambina?》

《Ma figurati.》Mentii.

Entrai in casa seguendolo.

《Cosa vuoi fare questa sera?》Chiese sedendosi sul divano di pelle.

《Proponi tu qualcosa.》Risposi sperando che non sparasse una di quelle risposte pervertite.

《Io propongo di farti mia qua su questo divano.》Rispose serio.

Oddio!

Mi sentivo rossa e non sapevo cosa rispondere.

《Stavo scherzando, ovviamente. Sembravi una bimba con le guance rosse dopo il suo primo bacio. 》Rise da vero stronzo che era.

Che odio quando faceva così!

Davvero stava scherzando?

Quindi stava scherzando veramente. Infondo sentendo la sua proposta un minimo ci avevo sperato al fatto che mi volesse, ma poi aveva specificato che 'ovviamente' stava scherzando. Sentii un senso di tristezza nel pensare che non mi volesse più, ma in fin dei conti non potevo prendermela. Non si ricordava neanche di me, mi considerava una donna che andava a pulire la sua casa, un'amica di Vadim e nient'altro.

Abbassai la testa cercando di non mostrare come mi sentivo veramente. Kreed andò a prendere una ciotola piena di pistacchi e fece iniziare un film. Eravamo seduti a pochi centimetri di distanza e mentre Igor iniziò a guardare il film, lo osservai attentamente ricordandomi dei vecchi momento passati insieme e dell'ultima volta che avevo mangiato i pistacchi insieme a lui.

Igor se ne accorse ed io spostai subito li sguardo.

《A cosa pensi, Karina?》Chiese con voce sensuale.

《A niente, al film voglio dire...è molto particolare e...》Balbettai come una stupida.

《Ah si? Quindi non pensi a me? Non ci sei rimasta male per quello che ho detto prima?》Domandò mentre si avvicinò di più a me.

《Cosa...? No, come puoi pensare che io...》

Ad un tratto mi ritrovai con Igor sopra di me a pochi centimetri dal mio viso. Il suo respiro era affannoso, il suo profumo mi stava confondendo, il suo corpo era incollato al mio ed io non ero più in grado di formulare una frase di senso compiuto.

La sua mano si posò sul mio ginocchio, mi sfiorò delicatamente fino ad arrivare al mio frutto proibito. Il vestito mi si era alzato, perciò ero molto scoperta di fronte a lui.

《Ho una gran fottuta voglia di te. Te lo giuro, Karina, sto impazzendo.》Confessò sfiorando le sue labbra morbide con le mie.

Sentii una strana sensazione nel mio basso ventre, un po' per la situazione, un po' per la sua voce e per le cose che diceva.

Non sapevo cosa rispondergli. In fin dei conti pure io lo desideravo con tutta me stessa. Avevo voglia di fare l'amore con lui, volevo essere sua in tutti i sensi.

La sua mano spostò di lato le mie mutandine, mi sfiorò piano con le dita ed io emisi un gemito incontrollato.

《Igor...》Dissi il suo nome.

《Mi ero promesso che non ti avrei toccata a meno che tu non me l'avessi chiesto.》Confessò serio allontanandosi da me.

《Ti prego non allontanarti, ho bisogno di te...》Dissi coraggiosa.

Kreed si avvicinò e mi baciò con foga. Le mie mani andarono alla zip dei suoi pantaloni quando ad un tratto Igor si fermò di colpo. Sembrava scosso e turbato.

《Io non posso, non dopo quello che le ho fatto.》Parlò all'improvviso facendo sorgere tante domande nella mia testa.

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