Capitolo 17

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Summer

《Ti prego, smettila...per favore.》 Lacrime amare, rigarono il mio viso. Stavo vivendo l'inferno e non avrei mai voluto che qualcuno lo vivesse sulla propria pelle.

《Lo so che ti piace, Summy. Stai zitta e godi. Questa è la punizione che meriti.》 Abbaiò mentre mi colpì forte in pieno viso.

《Devushka, svegliati.》Sentii la mano di Igor sul mio braccio.

《Non mi toccare!》 Urlai tra le lacrime.

《Calmati Summer, sono io. Ssh, era solo un brutto sogno.》 Cercò di calmarmi Igor.

《Sono stanca, Igor. Lui è sempre nei miei incubi, io non ce la faccio più.》

Igor cercò di avvicinarsi, ma io mi allontanai. Non riuscivo a sopportare il contatto fisico in quel momento. Quella persona mi aveva marchiata per sempre. A causa di quel mostro, non sarei mai stata una persona come tutte. Vivevo sempre con la paura che un uomo mi potesse toccare. Mi sentivo in pericolo ogni volta che avevo un ragazzo vicino. Con Igor, però, era diverso. Per tutto il tempo che avevo vissuto nel suo appartamento, mi ero sentita protetta, me lo aveva anche dimostrato che di lui mi potevo fidare. Avevo dormito insieme a lui più di una volta e non mi aveva mai toccata e non aveva mai cercato di abusare di me.

《Devushka, guardami. Cos'è che ti tormenta? Parlami.》

《Quando ero piccola, mia mamma non faceva altro che ubriacarsi e portava uomini diversi ogni notte in casa. Quando compii dodici anni, lei iniziò a non presentarsi a casa, così mi affidò a un uomo che aveva più meno la sua età. Lui era uno dei tanti uomini, con il quale era andata a letto. All'inizio lui era gentile con me, era dolce e per me stava iniziando ad essere come un padre. Una sera però...》Iniziai a tremare e i ricordi si impossessarono di me.

Osservai Igor preoccupato e preparato al peggio. Dovevo raccontargli questa cosa una volta per tutte, altrimenti sarei diventata pazza. Quel segreto del passato mi consumava ogni giorno di più.

《Dimmi cosa è successo, Summer.》 Vidi Igor serrare i pugni. Mi misi sul letto accanto a lui e continuai.

《Una notte, lui entrò in camera mentre io guardavo la tv e lui, lui iniziò...》.

《Cristo santo, Summer!》Kreed si stava arrabbiando per le possibili cose che avrei raccontato.

《Si spogliò, poi si avvicinò e mi tappò la bocca, mi tolse tutti i vestiti e mi penetrò da dietro, continuava a violentarmi mentre io piangevo e imploravo di smettere. Da lì è iniziato tutto...aveva iniziato a usare gioccatoli erotici, violentava una parte di me e presto aveva iniziato anche con la mia bocca.》

《Ssh, respira devushka.》 Kreed strinse le mie mani e mi asciugò le lacrime.

Continuai a raccontare le cose orribili che aveva fatto quel mostro ed Igor era sconvolto. Avevo vissuto all'inferno per quattro anni e mi erano bastati.

Avevo voglia di ricominciare a vivere, dimenticare il passato e provare ad essere felice.

Volevo una vita normale, la vita di una qualsiasi ragazza.

Per finire di raccontare tutto a Igor, decisi di mostrargli una cosa.

Mi tolsi la maglietta lunga e rimasi solo in intimo. Spostai i miei capelli lunghi di lato e gli mostrai sulla schiena una cicatrice. Era una lettera la "M". Quel verme mi aveva inciso la lettera iniziale del suo nome con un coltello da macelleria.

《Porca puttana! Cazzo, Summer! Perché non me ne hai mai parlato prima? 》Domandò furioso mentre si passò la mano tra i capelli castani.

《È una cosa che non sa nessuno apparte mia madre. È una cosa che mi porto dentro dall'età di dodici anni.》 Spiegai cercando di ritornare a respirare normalmente.

《Dimmi che quel figlio di puttana è morto, altrimenti, giuro che lo ammazzo con le mie mani!》 Il castano diede un pugno forte al muro imprecando.

《Si, è morto. È stato investito da una macchina...》

La conversazione finì lì. Iniziai a sentirmi meglio dopo aver raccontato quel grande peso che mi portavo dietro da anni.

Passammo delle ore insieme e finalmente riuscii a calmarmi. Igor sembrava l'antidoto a tutto.

A mezzogiorno andammo a mangiare l'insalata russa che avevo preparato e...

《C'è troppa maionese!》 Esclamò deciso.

Dio, era insopportabile quando faceva così!

《Allora non mangiare!》 Mi arrabbiai, perché a lui non andava mai bene nulla.

《Amo vederti incazzata...》Disse a bassa voce mentre continuava a mangiare.

Sentii le mie guance tingersi di rosso, certe volte aveva una capacità assurda di farmi diventare rossa.

《Sei sporca qui, aspetta...》Mi avvisò avvicinandosi a me.

《Dov...》Non riuscii a finire di parlare che Igor mi baciò all'improvviso. Fu un bacio lento e passionale. Era da tanto che non avevo assaporato le sue labbra. Quando Kreed mi baciava, mi faceva distrarre dalla realtà, mi faceva sentire bene e avrei voluto che lo facesse sempre.

《Sei un maleducato, Igor!》Lo rimproverai staccandomi dalle sue labbra, perché non avevo più fiato.

《Perché?》Domandò divertito, mordendosi il labbro inferiore.

《Mi hai baciata e non me lo hai...》Non mi lasciò finire che mi interruppe.

《I baci non si chiedono, ma si danno, bambina...》.

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