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Appena il ragazzo disse quella frase la mamma del maggiore capì che doveva lasciare quella stanza per lasciare i due migliori amici parlare da soli.

«Ciao Jimin» si inchinò e lo stesso fece con Hoseok prima di uscire dalla stanza e recarsi in quella del figlio.

Quando la donna uscì Hoseok sospirò e si sedette sul letto del suo migliore amico pronto per parlargli. Era molto teso e si vedeva benissimo.

«Hobie...hai tinto i capelli di rosso! Prima non avevo prestato attenzione, scusa» si grattò la nuca il minore.

«Oh si...» disse il rosso passandosi una mano tra i capelli e poi sospirò triste.

«Hobie...che hai? Sai che puoi dirmi tutto. Cosa c'è che non va?» gli mise una mano sulla gamba accarezzandola per dargli conforto.

«Lo so che posso dirti tutto... Solo che ho paura della tua reazione» disse onestamente. Sapeva che ci sarebbe rimasto davvero male e avrebbe anche pianto, ma preferiva dirglielo lui e non aspettare che lo facessero i medici.

Jimin lo guardò non capendo cosa intendesse il ragazzo.
«Senti...parla dai!»

Hoseok fece un grande respiro e incominciò a parlare di tutto ciò che era accaduto nelle due settimane in cui Jimin non era cosciente.

«Allora...Jimin come ti avranno già detto i medici sei stato in coma per due settimane. Ovviamente sono successe delle cose in quelle settimane...»

«Esattamente il primo di maggio tu e Jungkook stavate ritornando dalla discoteca che si trova all'entrata di Busan...lui aveva bevuto e anche tu, solo che tu eri molto più sobrio e penso che questo lo ricordi e scommetto che ricordi anche il camion che vi è venuto addosso dato che Jungkook guidava sulla corsia sbagliata....»

Fece una pausa per avere il consenso del minore che si ricordasse tutto, e lo ottenne all'istante.

«Bene...dopo che vi siete schiantati con il camion ovviamente la macchina è finita fuori strada, esattamente nella discesa per la valle. Jimin...siete entrati entrambi in coma, tu avevi tantissimi tagli sulle braccia e uno molto profondo, a causa dei vetri rotti, sulla gamba»

Disse e Jimin annuì indicando ancora un cerotto grande che si trovava sulla sua gamba e che sicuramente avrebbe lasciato una bella cicatrice.

«Mh fin qui mi segui...almeno quello» sospirò il rosso facendo capire a Jimin che non era finita lì la cosa.

«Comunque...lui era gravemente ferito in faccia...i dottori pensavano che non sarebbe arrivato in ospedale anora vivo...ma credo che tu l'abbia mantenuto in vita. I medici hanno detto che quando tu hai mostrato segni che era cosciente Jungkook ha sorriso. Jimin quel ragazzo è nella stanza affianco alla tua, è vivo e lo fa per te» disse guardando Jimin negli occhi che intanto erano diventati pieni di lacrime che avevano voglia di uscire e non smettere più.

«S-sta bene?» sussurrò Jimin sul punto di piangere.

Hoseok ci pensò un attimo, doveva dirgli veramente come stava oppure doveva far parlare i medici con Jimin?

«V-vuoi vederlo?» gli chiese dato che non sapeva cosa dire, ma Jimin annuì più velocemente che mai. Così il rosso andò a cercare una sedia a rotelle sulla quale far sedere il minore.

 Così il rosso andò a cercare una sedia a rotelle sulla quale far sedere il minore

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𝙍𝙚𝙢𝙚𝙢𝙗𝙚𝙧 𝙢𝙚 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Where stories live. Discover now