Quattordicesimo capitolo.

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"Louis..." mormorò Harry, palesemente a disagio, "è proprio necessario?"

Louis scoppiò a ridere; del resto, Harry sembrava davvero fuori posto davanti a quel sacco da boxe.

Però...quei guantoni che indossava, insieme a un paio di pantaloncini neri e a una canottiera bianca, gli davano un'aria davvero diversa. Louis lo stava squadrando da almeno un quarto d'ora, decidendo se gli piaceva o meno quella versione di Harry.

"Ho detto, Harry" scandì, incrociando le braccia al petto, "tira un pugno al sacco. Altrimenti te lo tiro io."

Harry sbuffò nervosamente, tentando ancora di prendere tempo. "Non mi piace, non voglio."

Era la prima volta che Harry si opponeva a qualcosa, e Louis alzò un sopracciglio con aria interessata. "Devi, Harry. Non sai difenderti, giusto? Beh, dovresti."

Il più giovane sospirò, mordendosi il labbro inferiore. Alla fine sembrò decidersi, fece per sferrare il primo colpo e Louis stava per concentrarsi sulla sua forza; quando invece si fermò a un centimetro dal colpo.

"Non voglio" sbottò di nuovo, tornando a lasciare le braccia lungo i fianchi.

Stavolta fu Louis a sospirare, iniziando a massaggiarsi le tempie. "Harry" chiamò serio. "Tira. Un. Pugno. A. Quel. Sacco."

Lo guardò negli occhi. "Ora" specificò.

A quel punto Harry, riluttante, fece di nuovo per sferrare un pugno; ma la voce di Zayn, assieme al suo proprietario, spuntò dal nulla fermandolo.

"Louis! Styles! Che ci fate qui?" sorrise, incuriosito. Louis gli lanciò subito un'occhiataccia.

"Zayn" sibilò questi, "sto cercando di convincere Harry a tirare un pugno a questo maledettissimo sacco e l'avevo convinto. Lo sai cosa sarebbe successo, se tu non fossi entrato in questo momento?!"

"Ciao anche a te, Lou" rispose l'amico, sarcastico. "Avanti, lascialo in pace. Se non vuole, non vuole."

Louis lo fissò per qualche secondo con uno sguardo indecifrabile, poi alzò gli occhi al cielo. "Solo perché sei cotto di Payne" fece, astioso ma sconfitto, "non vuol dire che devi sempre prendere le sue difese."

"Ehi, ma li hai visti i suoi ricci?" ribattè Zayn, prendendo in mano uno dei ricci di Harry. "Potrebbero rovinarsi! E tu li adori, Louis, quindi fossi in te li terrei al sicuro da qualsiasi scossone."

"Molla i ricci di Harry, Zayn" lo gelò Louis. Harry non poté fare a meno di arrossire; al nominare il suo migliore amico e nel conoscere la nuova notizia -Malik cotto di Liam?- si era distratto un secondo, ma adesso sentire Louis che in qualche modo si dimostrava geloso aveva irrimediabilmente catturato la sua attenzione.

Zayn lasciò i suoi ricci, non prima di essersi guadagnato un'altra occhiata truce dall'amico.

"Bene, Louis" si portò le mani sui fianchi, "domani sera."

Louis alzò un sopracciglio di fronte all'affermazione apparentemente senza senso del ragazzo.

"Domani sera" proseguì questi, ridendo dell'espressione dell'amico, "Teasdale da una festa. Quindi ci andremo."

"Ooh no, non se ne parla" chiarì subito Louis. "Harry fa la doccia di mercoledì, e io devo spiarlo."

Harry sobbalzò. "Louis!" esclamò imbarazzato, mentre Zayn esplodeva nella risata più rumorosa di sempre.

"Potreste andarci dopo, no? Avanti, ci divertiremo. Inoltre..." guardò Harry, ancora rosso in viso, "la Swift ha messo gli occhi su di te, Styles."

You're every line, you're every word, you're everything. || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora