3. Mamma, ho ammazzato un uomo

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Durante il tragitto verso la sala grande, notevolmente agevolato dai numerosi passaggi segreti che abbiamo utilizzato per arrivare prima dell'inizio della cena, Reagan sta avendo un collasso nervoso. Teme di aver perso il suo manga hentai preferito (uno dei tanti assaggi di vera letteratura che tiene custoditi sotto il materasso) e di dover chiedere soldi extra al fratello per comprarne uno nuovo.

I capelli verdi le ondeggiano sulla schiena quando inizia ad agitare le mani come se ne dipendesse la sua vita. «È una catastrofe! Stephen avrà già speso tutti i suoi galeoni in stupidaggini da maschio. Cosa farò da adesso in poi quando avrò voglia di porno?!»

«Leggerai gli altri che tieni nascosti? Ne ho contati almeno dieci»

Reagan mi fissa come se avessi appena detto la cosa più stupida del mondo, gli occhi di un azzurro talmente chiaro da sembrare vetro, ridotti a due fessure. «Quello aveva le immagini migliori!» esclama ovvia.

Scuoto la testa e decido di lasciare perdere.

Tra la folla di studenti ammassati in corridoio, riconosciamo le inconfondibili teste di Roxanne e Fred Weasley, due dei mei numerosi cugini. Li raggiungiamo affrettando il passo.

Roxanne è la mia migliore amica, nonché la secondogenita dei miei zii preferiti: George e Angelina. Ha delle gambe lunghissime, ogni volta che camminiamo devo mettere il turbo per riuscire a starle dietro. Inoltre, come se non fosse stata già abbastanza fortunata, i suoi capelli ricci e gonfi la fanno sembrare più alta di almeno cinque centimetri. Lei e suo fratello maggiore Fred sono due teste calde e si assomigliano così tanto, che a volte dimentico che non sono gemelli.

Li saluto infilandomi tra loro, mentre Reagan affianca Fred e, dopo avergli afferrato un braccio per farlo abbassare, gli sussurra all'orecchio qualcosa che sono sicura abbia a che fare con il porno scomparso.

Altri studenti intenti a camminare spediti ci lanciano occhiate guardinghe e velatamente divertite — so che effetto faccio quando mi trovo in mezzo ai fratelli Weasley-Johnson, perciò non me ne stupisco affatto. È un po' come guardare uno di quei nani da giardino vestiti da pescatori che nonna Molly tiene in cortile, messi vicino alle statue formato gigante di zia Ginny (inviatele per posta da un ammiratore segreto).

Fred sbadiglia, si passa svogliatamente una mano tra i capelli rossi e arruffati, come se si fosse appena alzato dal letto. «Ci penso io» esordisce rivolto alla mia amica. Non mi sorprenderei se da un momento all'altro dovesse tirare fuori dal nulla una Caccabomba per il semplice divertimento di farla esplodere in faccia a qualcuno.

Tuttavia, anche se dal suo curriculum scolastico pieno zeppo di punizioni non sembrerebbe, è un colosso mulatto incredibile gentile quando non è armato di merda. Lui e James sono i Signori degli Scherzi di Hogwarts — o qualsiasi sia il nome con cui si fanno chiamare dai loro sudditi primini.

Roxanne, invece, gentile non lo è mai, in particolare da quando è diventata vegana: ogni volta che ci sediamo a tavola prova a convincermi che i suoi schifosi hamburger di soia siano deliziosi. Una volta me ne ha ficcato uno in bocca contro la mia volontà. La mia risposta, dopo essere quasi soffocata con quello schifo al sapore di cartone, è stata, mie testuali parole: "una vita senza carne non è degna di essere vissuta." Ed è questo che le ripeto tutti i giorni, giusto per ricordarle che ha davanti la regina del pollo e che non mangerei insalata e tofu neanche se dovessi reincarnarmi in una mucca.

Prendiamo posto sulle panche. Jonny, il primino un po' strabico che ha una cotta per me, subito mi si fionda accanto e inizia a riempirmi il bicchiere di succo di zucca.

Un disastro di supercattivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora