RUBINO - pt. 2

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La brezza fresca dell'oceano lo accolse insieme al suono della sua ciurma intenta a lavorare. Riuscirono a calmare un po' il suo cuore trepidante. Nessuno lo stava guardando con sospetto.

Si fermò un momento chiudendo gli occhi e permettendo al sole di scaldargli le guance, mentre ascoltava il rumore familiare delle onde contro la prua della nave, il frusciare rilassante delle vele. Poi prese un altro respiro profondo e con un sorriso sicuro sulle labbra, raggiunse il ponte di comando.

Liam era appoggiato contro il timone, una mano stretta ad esso e una a sistemarsi gli occhiali. Quando vide Louis salire l'ultimo scalino, gli sorrise e alzò le sopracciglia.

"Sei vivo." constatò sorridendo e spostandosi appena per non perdere la presa sul timone.

"Sei al comando?" gli chiese Louis divertito. "Non è da te."

"Niall si sta sistemando la gamba."

"Ah," sospirò Louis mentre si avvicinò al parapetto che dava sul ponte principale. Al di sotto i pirati stavano seguendo come sempre i loro compiti, pulendo il pavimento, annodando le corde, sistemando il sartiame. Si volse verso Liam in modo da appoggiarsi con la schiena alla ringhiera di legno incrociando le braccia al petto. "Si stanno comportando tutti bene là sotto?"

"Per quanto sia possibile per un gruppo di pirati." sorrise Liam. "Anche se Tavis sta perdendo sangue dal naso, credo che avesse la testa fuori quando gli hai chiuso la porta in faccia o qualcosa del genere. Non ho visto."

Louis si morse le labbra soprappensiero, pensando a qualcosa da dire che risultasse naturale.

"Tempismo sfortunato, ricordami di dargli il doppio della sua razione stasera."

"Va bene." rispose Liam.

Niall apparve a quel punto. Lo sentirono arrivare ancora prima di vederlo, grazie a quel rumore familiare della sua gamba di legno a battere sul ponte.

"Giorno Capitano!" esclamò Niall allegramente, il volto gli si illuminò nel momento stesso in cui il sole lo colpì.

"Buongiorno Ni." gli sorrise Louis a sua volta. Per essere il più lento a bordo della nave, Niall non sembrava mai abbattuto da quel suo difetto. Infatti sembra solamente lamentarsi quando gli veniva affidato più lavoro del previsto.

"Ho sentito che hai gettato il tuo visitatore in mare stamattina," continuò avvicinandosi per prendere il posto di Liam al timone. "Che noioso!"

Louis rise tra sé e sé replicando poi: "Beh, era davvero un uomo noioso dopotutto. Un po' uno spreco in realtà."

"Non sembrava dai vestiti che indossava. Chi era?"

"Soltanto un qualunque viscido marinaio, era tutto per una scommessa."

"Una scommessa?" chiese Liam. "Cazzo, c'aveva le palle."

"Beh ora non è più un problema." replicò Louis, girandosi per osservare la sua ciurma. Ne aveva abbastanza di quella storia e tra tutti su quella nave, odiava mentire a Liam e a Niall in particolare. Eppure, l'avrebbero ucciso all'istante se avessero scoperto che aveva lasciato il Capitano Harry Styles da solo nella sua stanza. "Come prosegue la rotta?"

Lanciò uno sguardo verso l'alto dove si trovava Tavis, in cima alla coffa. Era a malapena una sagoma contro il cielo ma Louis riusciva lo stesso a scorgere il cannocchiale che teneva in mano.

"Tutto libero finora, alcune navi qua e là ma nessuno che proverebbe ad attaccarci. Dovremmo allontanarci dalle isole in due giorni."

"Speriamo che rimanga così per tutto il mese che impiegheremo a raggiungere il Senegal. Per una volta vorrei viaggiare senza problemi."

Sodalite & Aventurine // Italian translationOù les histoires vivent. Découvrez maintenant