PIETRA

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Quei problemi sarebbero apparsi al loro risveglio.

Perché quando Louis finalmente aprì gli occhi, fu per un colpo che si svegliò. Sentì un brivido percorrergli il corpo intero.

Dei pugni contro la porta.

Al di là di essa forti grida agitate e sotto tutto quel fracasso, un tintinnio di chiavi.

Louis balzò in piedi e allungò una mano per svegliare il ragazzo steso al proprio fianco.

"Harry!" esclamò freneticamente, scuotendogli il braccio.

Il ragazzo iniziò a svegliarsi lentamente sbattendo le palpebre, troppo stanco dopo aver passato gran parte della notte sveglio. Si erano addormentati velocemente, cadendo in un sonno profondo. Le sue braccia erano state strette al busto di Louis per tutta la notte, era stato al caldo e al sicuro.

Ora non più.

Louis non poteva perdere tempo a scuotere Harry per svegliarlo. Doveva fermare chiunque fosse dall'altra parte della porta. Era sicuramente Liam, l'unico a bordo che possedeva una copia delle chiavi della sua stanza.

"Cazzo!" imprecò Louis, alzandosi dal letto con uno scatto. Atterrò sul pavimento con un tonfo, le braccia che si allungarono fino ai pantaloni prima che avesse il tempo di riprendersi. "Aspetta" urlò, iniziando ad indossarli frettolosamente.

La sua richiesta non venne ascoltata.

Quando la porta si aprì, Louis aveva ancora i pantaloni alle ginocchia. La sua caviglia si era incastrata in uno dei buchi, li aveva raccolti al rovescio dal momento che se li era strappati di dosso la sera prima in fretta e furia. Questo lo aveva stupidamente costretto ad impiegare troppo tempo per rivestirsi. E ora Liam lo stava guardando interdetto.

"Aspetta solo..." iniziò Louis, cercando di tirarsi su i pantaloni. Liam, ancora una volta, non lo badò.

E nemmeno Ernest che apparve dietro Liam come un'ombra. Il suo sguardo cadde su di lui, sui suoi pantaloni abbassati. Louis avrebbe voluto imprecare di nuovo, invece, indossò i pantaloni fino alla vita con così tanta forza che per poco non li strappò. In quel momento Liam si girò verso l'altra persona nel suo letto: Harry.

La sua espressione mutò in un battito di ciglia, da confusione più totale a shock, fino a riconoscimento.

Louis si voltò verso Harry e lo vide steso sul pavimento dall'altra parte del letto. Aveva tirato giù le lenzuola con sé nel tentativo di nascondere la propria nudità. Erano stati troppo indulgenti, troppo a loro agio a tal punto da rimanere nudi mentre il loro amore si trasformava in sonno. "Merda." soffiò Louis quando si rese conto del motivo per cui Liam aveva quell'espressione sul viso. Lo sguardo di consapevolezza che non gli aveva visto quando aveva trovato Harry per la prima volta a bordo della nave, quando era ancora un semplice clandestino, un perfetto sconosciuto.

Ora Harry, nella sua nudità, aveva i tatuaggi in bella vista. Non c'era modo di nascondere chi fosse. Non c'era nemmeno nessuna spiegazione da dare.

Louis si precipitò ad afferrare il proprio pugnale. Era finito a terra, si trovava esattamente tra lui e Liam.

La sua mano era a pochi centimetri dal raggiungerlo quando l'altro fu improvvisamente su di lui e lo spinse indietro verso il letto.

La sua schiena colpì violentemente il legno alla base della struttura a baldacchino. Una fitta di dolore lo fece gemere.

"Louis!" gridò Liam, la sua voce tesa dal tradimento appena scoperto. "Cos'hai combinato?!"

"Io..." iniziò Louis, sollevandosi da terra.

Sodalite & Aventurine // Italian translationWhere stories live. Discover now