PIRITE

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Al sorgere dell'alba, quando il cielo era ancora per metà nero, tutto taceva ed era sfumato di blu, lo scoppio di un cannone ferì l'aria.

Provenne da una nave, più rumoroso di qualsiasi fucile o pistola ed esplose colpendo il legno dello scafo di un'altra nave: la nave di Louis.

Colpì il fianco sinistro del Pugnale Nero. La bomba andò dritta negli alloggi degli uomini addormentati.

Ne uccise almeno due e strappò Louis dal suo sonno.

Si alzò di scatto, il cuore che batteva in gola. Non era sicuro di quello che aveva sentito. Aveva sentito un forte scoppio e uno schianto che aveva fatto tremare il pavimento, poi un grido di voci. Sembrava che qualcosa si fosse spaccato a metà.

Louis guardò Harry, il cui volto era appena visibile nella penombra bluastra. Le sue sopracciglia erano corrugate. Era sveglio. Stava guardando Louis come se qualcosa non andasse per niente bene.

Un senso di déjà vu lo travolse, i ricordi del mattino prima di turbinargli nella mente.

E poi ci fu un altro botto. Questo più forte e più vicino. Louis era abbastanza sveglio da riconoscerlo. Si trattava una palla di cannone che veniva lanciata sul fianco della sua nave. Sentì le vibrazioni scuotere il pavimento sotto il letto. Balzò dal materasso, afferrò gli stivali e corse alla finestra, con lo stomaco sottosopra. Cercò di infilarsi le scarpe mentre guardava fuori ma non c'era niente da vedere all'orizzonte, nessuna vela in lontananza. Da dove il cannone stesse sparando, non poteva essere visto dal retro della nave.

Harry fu improvvisamente al suo fianco, guardando anche lui oltre la finestra mentre si infilava a sua volta un paio di stivali. Dovevano vestirsi velocemente per scappare via o combattere o entrambe le cose, istinto di pirata.

"Siamo stati attaccati." sussurrò Louis, la voce segnata dalla paura. "E siamo intrappolati in questa stanza."

"Hai idea di chi possa essere?" chiese Harry. "Non riesco a vedere niente."

"Nemmeno io." rispose Louis. "Non vedo niente. Proviamo dalla finestra del bagno."

Harry gli fece un cenno affermativo col capo e si diressero rapidamente verso il bagno dove infilarono la testa nella piccola cavità della finestra. Era appena grande per una faccia, figuriamoci due. Ma non ebbero bisogno di combattere per lo spazio, perché proprio lì, appena oltre la finestra c'era il retro di un'altra nave. Era incredibilmente vicina, forse a soli due o tre metri dal Pugnale Nero. Era addirittura troppo vicina per vedere le bandiere, tutto quello che riuscivano ad intravedere attraverso la finestra sudicia di Louis era un imponente muro di legno.

"Dobbiamo uscire da questa stanza." sussurrò Harry, facendo un passo indietro dalla finestra. "Riesci a scassinare la serratura?"

"Posso provare. Non sono molto-" Un altra bomba colpì la nave di Louis e questa volta il tremolio dell'esplosione gli fece perdere l'equilibrio. Andò a scontrarsi contro il fianco di Harry, che lo afferrò rapidamente per la vita e lo sostenne. Louis si resse a lui con una mano sul braccio e con l'altra sul telaio della finestra. Prese un breve respiro e poi continuò: "Non sono molto bravo, è sempre stato il talento di Liam."

"Potremmo rompere l'altra finestra e uscire." suggerì Harry. Guardò Louis e poi aggiunse: "Ma non credo che riusciremmo a salire sul ponte senza scivolare, specialmente sotto attacco."

Louis considerò l'idea. Non era mai uscito dalla finestra di una nave, ancor meno sotto il fuoco dei cannoni. Non era sicuro delle loro possibilità di farcela, ma sembrava che ne valesse la pena provare. Se avessero fallito, sarebbero caduti nell'oceano. Sempre meglio che aspettare di essere fatti prigionieri da altri pirati e sembrava decisamente meglio che annegare nel caso in cui la nave di Louis fosse affondata.

Sodalite & Aventurine // Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora