Il Cobra ci accolse non sapendo ciò che stavamo per dirgli.
"Ragazzi, qual buon vento vi porta qui?" chiese riempiendosi il bicchiere di brandy.
"Soldi" risposi attirando la sua attenzione.
"Una cosa volgare come i soldi. Cos'è successo Justin? Altri guai? Non riuscite a pagare le cure mediche alla sorellina?" disse spiazzandomi.
Chaz appoggiò la sua mano sulla mia e mi fece segno di non rispondere.
"In realtà venivo a saldare i debiti... ciò che ti dobbiamo." risposi accendendomi una sigaretta.
Dalla postura che assunse si ghiacciò sul posto.
"Perché sentite questa necessità ora? Fate parte del movimento contro eh?" chiese con una risata amara.
"Si tratta di affari... e tenere conti aperti o in sospeso non mi fanno riposare bene la notte" risposi francamente sperando che non sospettasse nient'altro.
"Potete saldare i debiti con me, offro sempre questa possibilità... ma ciò non significa che siete fuori dal giro." disse facendo fuoriuscire dalla bocca anelli di fumo.
Io e Chaz ci guardammo, con un cenno del capo decidemmo di pagarlo.
"Già non avere più debiti, per noi sarebbe un passo avanti" iniziai aspettando una sua reazione.
"Allora dopo potete passare nel mio studio." ci sorrise servendoci un paio di drink.
Ci trattenne a lungo nella sua dimora.
Volle fino all'ultimo centesimo.
Presi coraggio e gli parlai chiaramente.
"Non penso che ti servano più i nostri servigi...
noi vorremmo uscire dal giro, condurre una vita e non doppia." annunciai guardandolo negli occhi.
"Siete solo dei ragazzini. Dimenticate forse chi vi ha accolti? Dimenticate chi si è preso cura di voi?" sbottò buttando tutte le carte in aria.
"Certo che non lo dimentichiamo, ma non è più la vita che vogliamo condurre." si intromise Chaz cercando di far suonare le sue parole come una proposta pacifica.
"Che avete fatto eh? Vi siete addormentati da criminali e vi siete svegliati da principi azzurri?" avanzò verso di noi.
"Che seccatura essermi affezionato a te Justin. Alla fine mi hai tradito e chiedi in cambio anche la libertà" continuò con i pugni stretti.
Si voltò sulla scrivania e batté i pugni su quest'ultima provocando un rimbombo all'interno della stanza.
"Vi lancio una sfida, così, giusto per capire quanto siete convinti.
Una gara con delle auto da corsa." espirò guardandomi.
"Va bene, ci stiamo." risposi cercando di risalire al suo piano iniziale.
"Una gara contro di me." disse sorridendoci perfidamente.
Egli era temuto e famoso all'interno della malavita per le corse clandestine.
Batterlo non sarebbe stato facile e lui voleva proprio questo.
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The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]
FanfictionOgnuno di noi ha un altro lato, un lato misterioso e oscuro, pieno di segreti, misteri e dove i nostri desideri si nascondono. Questo vale anche per Justin, un bravo ragazzo all'apparenza ma sottomesso dai suoi demoni. A causa di una sua scelta, il...
44. Un vincente può essere libero.
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