"Justin? Dove vai?" mi chiese Roxy incontrandomi nel corridoio dell'albergo.
"Ho un'emergenza. Devo tornare" risposi indossando gli occhiali da sole.
"Non pensi che dovremmo parlarne?" disse allungando la mano verso di me per afferrare la mia.
Mi ritrassi velocemente.
"Cosa c'è di cui parlare? Tu eri ubriaca, io pure. Per me non ha significato nulla... ho le idee molto chiare. Manteniamo un rapporto lavorativo." parlai in modo freddo.
"Se è questo ciò che vuoi..." lasciò la frase in sospeso.
La superai senza neanche salutarla e raggiunsi il parcheggio prendendo l'auto.
Dovevo raggiungere assolutamente Selina, voleva parlarmi, ma non so come l'avrei guardata dopo ciò che fosse successo.
Chilometro dopo chilometro non facevo altro che avvicinarmi alla mia meta.
Quando entrai nel vialetto di casa pioveva.
"Ehyy! Sei tornato!" esclamò abbracciandomi.
"Si.." sospirai ritardando un po' nel ricambiare l'abbraccio.
"Hai una faccia... sei sconvolto! Qualcosa non va?" mi chiese preoccupata.
"No no... sono solo molto stanco." risposi rubandole un bacio.
"Piuttosto tu... cosa dovevi dirmi?" le chiesi facendo cadere il borsone a terra.
"Ti va se saliamo di sopra? E te ne parlo..." propose e il suo umore cambiò in modo repentino. Sembrava agitata, nervosa.
"Va bene..." acconsentii seguendola su per le scale.
Mi sedetti sul suo letto mentre che lei stava all'in piedi impaziente.
Al di fuori della finestra si stava scatenando un temporale a piena regola.
La pioggia batteva violentemente contro le imposte e non lasciava spazio alla visuale.
Io attendevo che Selina mi parlasse... stava accadendo qualcosa dentro di lei, era combattuta.
"Io... ho preso una decisione importante." esordì con tale frase per iniziare il discorso che si apprestava a preparare nella sua mente.
"...quale?" esitai nel chiedere.
Anche se nel profondo immaginavo già quale fosse la riposta.
"Vado in Italia Justin... vado a cercare papà, Daniel." si corresse non voltandosi.
"Che significa che vai in Italia? Selina pensaci bene... potresti non trovare ciò che ti aspetti. Non conosciamo che persona è. È rischioso." dissi avvicinandomi a lei e prendendo le sue mani tra le mie.
"Justin, lo so. Ci ho pensato. Ma voglio incontrarlo, conoscerlo. Magari potremmo darci una possibilità a vicenda." rispose stringendomi le mani.
I suoi occhi brillavano di speranza.
Mi morsi la lingua per non dire ciò che pensavo realmente.
"Parti da sola?" domandai deviando un po' ciò che stavo per dirle.
"Ho chiesto a Juliette... ma non so se può. In ogni caso sarà un'avventura! Mi farà bene cambiare un po' d'aria.
Qui sto appassendo..." sospirò guardandosi intorno.
"...va bene piccola. Tienimi aggiornato. Okay?" le chiesi baciandola sulla fronte.
"Sta' tranquillo. Tornerò presto." mi rassicurò e sorrise.
In realtà, questo suo viaggio capitava a fagiolo. In Italia sarà difficile rintracciarla... il Cobra non riuscirà a raggiungerla.
La mia famiglia era al sicuro... potevo finalmente farmi avanti in questa rivolta.
Potevo ribellarmi.
Potevo riconquistare la mia libertà perduta.
"...ora, perché non passiamo un po' di tempo insieme?" mi chiese baciandomi sulle labbra.
"Ora?" risposi con una domanda.
"Si, ora. Hai di meglio da fare?" disse facendo viaggiare le sue mani su di me.
"...Selina.. ora no.." sospirai ad occhi chiusi.
Il suo tocco riusciva ancora a risvegliarmi, ma non potevo farle questo.
"Come no..? Fai il prezioso?" chiese maliziosa buttandomi sul letto e gattonando sopra di me.
"Non è questo... devo fare alcune cose." vagai un po' cercando di essere cosciente.
"E sono più importanti di me?" si fermò delusa.
La tolsi delicatamente da sopra di me e mi alzai dal letto.
"Justin che succede? Dimmelo." sibillò non alzando lo sguardo.
"...niente, sono solo impegnato in questo periodo, lo sai." mentii sentendomi tremendamente in colpa.
"Cazzate. Sono cazzate. C'è un'altra Justin? Chi è?" chiese reprimendo un velo di rabbia nella voce.
"...Piccola ma che dici..." dissi cercando di suonare convincente.
Le avrei solamente spezzato il cuore... e poi io non provavo niente per Roxy.
Ero stato un deficiente a farmi trascinare.
"C'è un'altra Justin? Tu... mi hai.. t-tradita?" riuscii a malapena a pronunciare la parola finale.
"Non è come pensi... ti prego lasciami spiegare" dissi sedendomi accanto a lei cercando di attirarla a me.
"Non mi toccare. Lasciami sola. Vattene via." disse con la voce tremante.
Stava piangendo.
"No. Non ti lascio sola" risposi avvicinandola a me.
"Basta Justin. Basta. Esci dalla mia vita. Vattene via" insistette piangendo.
"Vattene!!" urlò ancora buttandomi fuori la sua stanza.
Continuava a piangere e non sapevo cosa fare.
Avevo rovinato tutto.
Scusa amore mio, spero che questo ti tenga lontano da me, al sicuro.
Ero un grandissimo idiota, questa era la verità.
Avevo spezzato il cuore al mio più grande amore...
ESTÁS LEYENDO
The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]
FanfictionOgnuno di noi ha un altro lato, un lato misterioso e oscuro, pieno di segreti, misteri e dove i nostri desideri si nascondono. Questo vale anche per Justin, un bravo ragazzo all'apparenza ma sottomesso dai suoi demoni. A causa di una sua scelta, il...
43. Possibilità.
Comenzar desde el principio
![The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]](https://img.wattpad.com/cover/71376207-64-k664647.jpg)