43. Possibilità.

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Io, avevo troppo in ballo però. Ciò che contava tanto per me era Selina e la mia famiglia, e lui sapeva bene i punti deboli di tutti.

Non so come avrebbe preso quest'uscita di scena. Temevo che accadesse l'irreparabile.

Venni risvegliato dai miei pensieri a causa della suoneria del mio cellulare. Sul display compariva il nome di Selina.

"Ehy" dissi non sapendo cosa aspettarmi.

"Justin... quando torni? Devo parlarti, mi devi aiutare" rispose velocemente.

"A fine weekend sarò da te. Che succede?" chiesi preoccupato.

"Ti spiego da vicino." Tagliò corto come se non potesse parlare.

Ci salutammo, ma restai un po' perplesso.
Cosa voleva dirmi? Speravo che la salute non c'entrasse stavolta. L'ultima volta mi era basta a perdere dieci anni di vita.

"Chi era? La tua fidanzatina?" mi chiese Roxy alla mia sinistra.

"Si" risposi concentrandomi a guidare sulla strada.

"Qualcosa non va? Posso aiutarvi?" disse gentilmente.

Roxy aveva un grande cuore. Faceva tanta beneficienza, aveva adottato un po' di bambini a distanza. Era intima amica del padre di Christian. Non riuscivo a capire quanto intima, ma questi non erano affari che mi riguardavano.

Ella era stata la mia salvezza. Mi pagava molto bene e questo periodo che avevo trascorso come suo portaborse mi aveva aiutato a saldare tutti i debiti.

"Non ti preoccupare Roxy, hai già fatto tanto." risposi accennando ad un sorriso.

Sembrava non esserne molto convinta, ma cambiò discorso.

"Questo convegno è molto importante. Ci saranno molte persone di rilievo. Poi ti farò conoscere il co-presidente Will.
È un uomo di successo, in gamba.. sono sicura che ti piacerà." disse guardandomi entusiasta.

"Sarà un'onore per me conoscerlo. Grazie per questa opportunità." la ringraziai.

Arrivammo in hotel e andammo nelle nostre camere.

Mi sentivo molto stanco, ero esausto.
Caddi a peso morto sul letto e sprofondai in un sonno profondo.

Potevano essere circa le due di notte quando a svegliarmi fu la suoneria del mio cellulare.

"Pronto?" risposi assonnato.
Non avevo nemmeno visto il nome sul display.

"Justin, non ti andrebbe di venire a bere una cosa con me?"
Era Roxy, sentivo un bel po' di baldoria sotto.
Non mi sembrava nemmeno pienamente in forma... probabilmente aveva bevuto.

"Dove sei?" le chiesi sistemandomi un po'.
"L'albergo ha organizzato una serata nell'ala est... allora vieni o no?" disse iniziando a scocciarsi.
"Arrivo." risposi mettendo giù la chiamata.

Questa era davvero l'ultima cosa che mi aspettavo. Roxy non mi sembrava una di quelle persone che si ubriacavano fino a dimenticarsi il loro stesso nome.

Era una bella donna sui trentacinque anni, molto giovane e promettente per la carriera che aveva. Non sapevo molto su di lei, sulla sua vita privata... e non doveva interessarmi infatti.

Salii fino all'ultimo piano nell'ala est dell'albergo e grazie al pass del numero della stanza potei raggiungerla.

Appena mi vide si fiondò tra le mie braccia.

"Justin... perché la vita deve essere così difficile e complicata?" singhiozzò sulla mia spalla.

Proprio a me lo diceva...

The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora