In biblioteca

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Siamo costretti a stare un'ora in più segregati nella biblioteca della scuola con una bidella a scrutarci, per colpa di Ethan che non ne combina una giusta.

Veramente sono anche io che faccio sempre danni, ma la colpa è comunque di Ethan.

Ma sto in biblioteca con un libro in mano, quindi, il mio istinto omicida è andato un attimo a riposarsi, anche se sto leggendo un romanzo dell'era glaciale così romantico che tra un pò rischio di vomitare arcobaleni.

Ethan è seduto difronte a me dall'altra parte del tavolo e mi fissa, del tipo che ho alzato almeno cinque volte lo sguardo e lui era ancora lì, a guardarmi.

-Ok, mi fai innervosire, smettila-

-Di fare cosa?- fa pure il finto tonto lo sbruffone.

-Di fissarmi-

-Ma io non ti sto fissando-

Alzo un sopracciglio, scettica. -No, giusto, perchè nell'ultimo quarto d'ora non stavi rivolgendo lo sguardo verso di me-

Si piega un pò più in avanti poggiando i gomiti sul tavolo. -Stavo... stavo pensando-

-A cosa?- no, ora lo voglio sapere perchè io non interrompo una lettura per niente, sia chiaro.

Lui risponde solo sopo un pò -Non ti annoi? Intendo dire che stare un sacco di tempo fermo a leggere deve essere un pò scocciante-

Lo guardo male, ora sì che rischia un avada kedavra instantaneo.

-Non ti uccidi? Intendo dire all'istante- gli faccio il verso.

Lui aggrotta le sopracciglia come se si fosse offeso.

-So che mi ami, non c'è biaogno di ricordarmelo ogni cinque secondi-

Lo guardo male e ritorno al discorso di prima per fargli capire meglio -Tu non puoi capire, se leggi puoi essere chi vuoi, vivere tante vite e...-

Mi blocco dal mio stato di adorazione perchè lui socchiude gli occhi e mi dice -Che gran rottura di palle-

-Se sei felice di come sei o di come è la tua vita allora buon per te-

Alza un sopracciglio -Dico solo che bisogna imparare ad accontentarsi, no? Eppoi, boh, è noioso stare fermi-
Ma non si stà fermi, stupido, si viaggia con la fantasia penso, ma non glielo dico, tanto so che è tempo perso.

-Senti Coso, anche secondo me correre è noioso eppure a te piace- non so da dove mi sia saltato in mente, ma credo di averlo visto un paio di giorni a correre al parco.

-Quindi mi osservi- ammicca lo scemo, io sbuffo.

-Voglio solo farti capire che non puoi sapere che una cosa è noiosa se non l' hai mai provata!-

-Bè, anche tu non credo abbia mai provato a correre-

Alzo un sopracciglio per capire cosa stia insinuando, ma lascio perdere mentre mi si inizia a formare un'idea in testa.

-Facciamo così: tu provi, anzi, leggi tutto il libro che mi hai rubato e io provo la corsa-

Lui assottiglia gli occhi come per trovare qualche pecca nella mia proposta ma poi annuisce semplicemente -Affare fatto-

Ritorno alla mia lettura visto che non accenna a parlare di nuovo e per poco non cado di sedere a terra quando sento un respiro caldo sul collo che mi fa fremere la pelle.

Con la coda dell'occhio noto che Ethan si è avvicinato un pò troppo e che la bidella ci giarda a occhi socchiusi.

-Si può sapere cosa stai facendo?- gli chiedo sdegnata.

Stolen KissesWhere stories live. Discover now