Tutti contro di me

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-Fammi capire bene- dico alzando un sopracciglio e sistemandomi meglio sulla sedia -Tu hai strappato il mio libro solo per parlarmi-

Lui sbuffa -Te l'ho già detto, mi stavi evitando così ho pensato di fare una cazzata per farti arrabbiare, tu hai reagito male e ora eccoci qua in libreria, senza nessuno nei dintorni e senza scuse per non starmi a sentire-

Magari forse quel qualcuno lassù riuscirebbe a spiegarmi cosa gli passa per la mente se solo non avesse qualcosa _chissà cosa_ contro di me.
Odio quando Ethan ha queste trovate stupide ma efficaci.

Incrocio le braccia al petto, accavallo le gambe e gli faccio un cenno per continuare a parlare, giusto per avere un'attegiamento da boss della mafia e fargli capire che con me è meglio non scherzare... ok, sono poco credibile.

-Allora, visto che so che non mi ascolterai se mi metto a parlare di banalità, facciamo un discorso sui libri-

Ok, ma... questo cosa centra? Lo lascio comunque continuare restando in silenzio. -Ecco, vedi- aggrotta le sopracciglia come se si stia sforzando o stia mantenendo la concentrazione e inizia a gesticolare -Mettiamo che tu sia un libro. Hai una copertina ricca di elementi, disordinata, ma un titolo abbastanza carino, quindi riesci comunque ad attirare l'attenzione. A prima vista, però, se apriamo questo libro non lo comprendiamo a fondo: ci sono delle ripetizioni, alcune parti riprese molte pagine dopo, non si capisce dove è la fine e dove è l'inizio, anzi, alcune cose non si capiscono e basta, ma tutto questo libro è una specie di test. Perchè in realtà il libro ha un senso, solo che hai bisogno di tempo per comprenderlo, per capire che bisogna leggere tra le righe. Ecco vedi... Alec è un tipo superficiale e non riesce ad andare più a fondo di quelle parole ingarbugliate ma io sto imparando a farlo, ho capito che con questo libro ci vuole pazienza ma solo perchè è diverso dagli altri ed è questo che lo rende più bello. Io non dico che tu non sei abbastanza per Alec... dico solo che lui non riuscirebbe a vedere la parte migliore di te- fa un sospiro di sollievo -Ok fine, se ti aspetti che ti dica anche che ti amo allora hai capito proprio male-

Come rovinare tutto in una frase. Ma è di Ethan che stiamo parlando, lui che non riesce a essere serio per un secondo si è preparato un discorso per me sui libri e questo è troppo disgustosamente dolce. Il suo discorso non faceva una piega e ok, lo ametto, mi ha fatto sciogliere come il burro al microonde. Mi ha sorpreso, e malgrado tutto a me piacciono le sorprese, quindi non riesco a non perdonarlo e mi fiondo tra le sue braccia, mettendomi a cavalcioni su di lui e abbracciandolo.

-Non lo fare mai più- dico e sento i suoi muscoli irrigidirsi per un momento.

-Perchè?- mi chiede allontanandosi per un secondo da me per potermi guardare in faccia ma io lo stringo di nuovo.

-Perchè mi fai diventare troppo tenera e le cose troppo dolci a me non piacciono-

-Come mai? Sei tenera quando fai la tenera-

Aggrotto le sopracciglia, ma dopo un momento di confusione decido di rispondergli -Vuoi che ti vomiti arcobaleni addosso?-

Lui ridacchia e mi allontana da sè -Sei tenera anche quando fai l'infantile-

Apro la bocca, interdetta -Cosa hai detto?- dico facendo la finta arrabbiata. Lui ride ma quando nota che ho un quaderno tra le mani inizia lentamente ad indietreggiare -Io? Assolutamente niente, sei tu che vedi e senti cose inesistenti, Elle- ride di nuovo.

-Ora ti faccio vedere io, Coso!- l'ho detto, no? Che nel dare soprannomi a Ethan sono proprio una frana, forse alcune volte è meglio restare zitta e evitare di rendermi ridicola.

Ethan aggrotta le sopracciglia -Coso!? Andiamo, puoi fare di meglio-

-Oh, ma sta zitto!-

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