Stupido Ethan

56.3K 2.6K 646
                                    

Appena Chuck chiude la porta di casa mi trascino letteralmente fino al divano per accasciarmi sopra come se stessi per morire, ma il mio rilassamento non dura molto perchè lo ritrovo in piedi davanti a me a squadrarmi con uno sguardo omicida.

-Sei impazzita, per caso?-

Alzo un sopracciglio, confusa, ma non rispondo e mi alzo a sedere.

-Io ti dico di non uscire con Ethan- mi spiega - e tu che fai? Esci con quell'Alexander-

Mi alzo un po' irritata, possibile che tutti vogliano controllare quello che faccio e a nessuno va mai bene niente?

-Hai qualche problema?-

-Di lui mi fido meno che di Ethan, non mi piace e lo sai-

Sbuffo -Non è a voi che deve piacere, merdasecca!-

Posso capirlo da Ethan ma da Chuck no, è mio fratello so che vuole proteggermi ma a volte è troppo protettivo nei miei confronti.

-Poi cosa è preso a te e Ethan quando siete rientrati nel pub? Non avete spiccicato parola-

Grazie per avermelo ricordato, fratellino. Quando siamo rientrati io ero troppo imarazzata, arrabbiata e delusa per dire qualcosa, non so cosa ha pensato per tutto il tempo Ethan fatto sta che siamo rimasti in silenzio con gli occhi bassi a contemplare i nostri piatti che improvvisamente erano diventati molto interessanti.

Un momento prima il mio stomaco era popolato da uno zoo e quello dopo un uragano ha ucciso tutto e ora ho una sensazione che non so spiegare bene, come se avessi lo stomaco vuoto, ma non ho fame.

Avrei voluto tanto che Ethan mi fermasse, mi attirasse a sé e mi dicesse che gli altri sono solo degli stupidi se pensano che io non sia perfetta, ma la vita non è una favola, i libri danno un sacco di illusioni vane e io ho bisogno di Nutella. La soluzione a tutti i mali, lei almeno non potrà giudicarmi.

Prendo il barattolo e con uno sbuffo molto teatrale prendo un po' della crema con un cucchiaino e inizia la mia pace dei sensi. Dovrei scrivere un elogio alla Nutella, sì.

Mio fratello mi si avvicina -Mi vuoi ris- fa per dire ma io lo interrompo minacciandolo con un cucchiaio puntato contro -E tu mi vuoi dire perchè cavolo mi hai fatto prendere il tuo borsone se eri a casa?-

Alla fine è tutta colpa sua se ho incontrato Alec ed è successo tutto questo casino, io faccio bene a restare a casa senza fare niente, almeno non combino guai, non più del solito, almeno.

La sua risata non fa che accrescere la mia rabbia e frustrazione -Volevo farti uno scherzo e poi non mi andava di arrivare fino in palestra. Tu sei così distratta, sei un ottima preda per quelli che vogliono divertirsi con poco-

Cavolo, è probabile che anche Ethan la pensi così, prima non mi ha smentito perchè pensa veramente che non sono abbastanza.

Mi passo una mano tra i capelli aggrovigliati, devo proprio smetterla di pensare come le ragazze delle fanfiction che diventano paranoiche e si tormentano noiosamente solo per una cazzata che hanno frainteso.

Quando la mia mente decide di riconnettersi al discorso di prima con mio fratello, ripunto il cucchiaio contro di lui -Non puoi trattarmi così, ho un cucchiaio e non ho paura di usarlo!-

Il tono avrebbe dovuto essere più minaccioso se mia sorella, appena entrata in casa, non mi avesse appena preso il cucchiaio dalle mani.

Lascio perdere le risate di Chuck e rivolgo uno sguardo omicida a Lena che alza le spalle con espressione stanca -Io ne ho più bisogno di te, credimi-

Mi siedo intorno al tavolo vicino a mia sorella in attesa che finisca di mangiare la nutella e che la passi a me, solo che ha un aspetto molto disperato.

Stolen KissesWhere stories live. Discover now