Questo non va bene

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Sto seriamente prendendo in considerazione l'idea di evocare un esercito di demoni per poter uccidere mio fratello senza essere accusata di nulla.

Devo andare a prendere il borsone di Chuck dalla palestra perchè ne ha bisogno ma ha un impegno e lui non può recuperarlo. Perchè devo andare io? Ma che ne so, chiedetelo a lui, mi ha praticamente costretto.

Ora, immaginate la mia voglia di camminare fino all'altra parte del paese per un motivo abbastanza futile, e poi immaginate la mia faccia completamente trasformata quando scopro che la palestra di mio fratello è un paradiso per i miei occhi.

La sala è piena di ragazzi senza maglia muscolosi e super attraenti e no, non sto sognando. Mi trattengo a stento dal fare un balletto sul posto solo perchè voglio sembrare una comune mortale.

-Buongiorno- dico maledicendomi subito dopo perchè è sera. Come non detto.

Mentre mi avvicino al bancone all'entrata il ragazzo che ci sta dietro ridacchia leggermente il che mi fa lievemente imbarazzare.

-Salve, mio fratello, Chuck Wilson, ha lasciato il borsone qui. Posso prenderlo?-

Il ragazzo dai capelli biondi mi guarda dubbioso da sotto le sue lunghe ciglia -Scusa ma non se lo può venire a prendere lui?-

-Magari, senti non sono una ruba borsoni, quindi per favore potrei prenderlo?-

Fa per dire qualcosa ma viene interrotto da un ragazzo che si è appena avvicinato -Hey ciao... Danielle, giusto?-

Ma che cazz? Quando metto a fuoco il mio cuore si ferma per un secondo e mi compare un sorriso ebete in faccia perchè è ancora più bello di quanto mi ricordassi -Ciao Alec-

Alexander posa una mano sulla spalla dell'altro ragazzo come per calmarlo -Traquillo Luke la conosco, le prendo io il borsone-

Il biondo annuisce con ancora un'espressione dubbiosa e Alec va a prendermi la sacca dopo che io gliel'ho descritta.

Certo che sono molto paranoici in questa palestra.

Mentre aspetto Alec decido di provare uno degli attrezzi solo per capire un pò come funzionano, mi diverte molto provarli anche se odio fare palestra.

Mi sdraio su una specie di panchina e inizio a spingerla con le braccia lontano da un palo, certo che me l'aspettavo più difficile o per lo meno più faticoso.

Sto per congratularmi con me stessa quando la risata di Alexander mi avvisa della sua presenza prima ancora di sentire la sua voce -Danielle, guarda che stai sbagliando, stai facendo l'esercizio al contrario-

Oh bene, se vendo le figure di merda mi pagano?

Cercando di diminuire il rossore delle mie guance lascio perdere l'attrezzo, vado incontro al ragazzo e gli prendo il borsone dalle mani, solo che è così pesante che le mie braccia cedono subito facendolo cadere a terra. Ma cosa ci mette dentro, le patate?

-Grazie- gli dico cercando di mettermi la sacca in spalla ma è troppo pesante per me.

-Se vuoi te la porto io- si offre con un passo in avanti. Oh, ma che gentile.

-No tranquillo ce la faccio, e poi non voglio disturb-

-Nessun disturbo- mi interrompe sorridendo -Ti accompagno e non voglio proteste-

Prende la sacca e si incammina fuori dalla palestra, sospiro arresa ma poi lo seguo senza fiatare perchè sto ancora cercando di capire se quel qualcuno lassù oggi si è preso un giorno di ferie o sta semplicemente progettando per me una cavolata ancora più grande.

Stolen KissesWhere stories live. Discover now