Chapter Twenty

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"No, direi che contenta non è proprio il termine che avrei usato!"

"Dai Cami so che ti sono mancata."

Lauren, che non sopportava di essere ignorata, mi si affiancò e cominciò ad urlarmi contro spazientita.
"Camila, vuoi dirmi chi è questa qui? Che cosa sta succedendo?" A quel punto intervenne Veronica.

"Chi sono io? Chi sei tu!"

"Fino a prova contraria sei tu lo sconosciuto nella mia stanza!" Il voltò di Veronica si illuminò.

"Oh, quindi tu devi essere la mia coinquilina!"

"Coinquilina? Cosa?"

"Sì, mi sono appena trasferita, mi chiamo Veronica. Tu sei..."

"Lauren, Lauren Jauregui." Veronica si girò verso di me e scoppiò a ridere.

"Lauren? Quella Lauren? Oddio quando ho deciso di venire qua non pensavo certo che sarei finita in camera con lei! Perfetto, direi che la fortuna è a mio favore!"

"Che ci sei venuta a fare qui? Mi sembrava di averti fatto capire piuttosto bene che non voleo vederti mai più. Forse un altro pugno ti aiuterebbe a comprendere meleo..."

"Uh come siamo aggressive Cabello! Ed io che ero tanto ansiosa di rivederti e di conoscere le tue amichette!"
Dicendo questo si girò verso Lauren, che ottenendo un po' di attenzione ne approfittò immediatamente.

"Mi stai dicendo che sarò costretta a condividere la stanza di nuovo? Ma è possibile che non possa avere mai un po' di pace?"

Veronica squadrò Lauren dalla testa ai piedi poi si mise a ridere.
"Certo che la mia Cami ha proprio buon gusto! Ci sarà da divertirsi..."

Preso dal panico per quelle parole afferrai Lauren per le spalle e la costrinsi a guardarmi."Ascoltami Lauren, ti prego! So che adesso mi odi, forse l'hai sempre fatto, ma adesso devi ascoltarmi. Devi stare il più lontano possibile da Veronica e soprattutto non credere a niente di quello che ti dice."

Lei spalancò le occhi al vedermi così preoccupata, quasi fuori di me. Tolse lentamente le mie mani dalle sue spalle e mi fissò dritto nele occhi.
"Camila, mi vuoi spiegare perché..." Scossi la testa violentemente.

"No, Lolo, non qui, non..." lanciai un'occhiata a Veronica che ci fissava ridacchiando a braccia incrociate "...adesso"

"Ma Camila..."

"Senti, se vieni stasera alle 10 in caffetteria ti spiego tutto!" La sentii balbettare un 'ok', quindi mi ritrassi e feci per andarmene "Lolo, davvero, stai attenta per favore."
Mi voltai e me ne andai, dirigendomi verso il parco perché sapevo che a quell'ora nella mia stanza di sicuro era rientrata Kate.

Non riuscivo ancora a capacitarmi del fatto che Veronica fosse veramente lì al college, che non fosse solo frutto della mia immaginazione, il che come pensiero era piuttosto terribile. Perché non poteva semplicemente lasciarmi in pace? Era davvero chiedere tanto? Volevo solamente un po' di tranquillità, già la mia vita al college fra Lauren e Normani era abbastanza complicata, non c'era bisogno che ci si mettesse anche Veronica come ulteriore ostacolo. La verità è che avevo paura di lei, ero terrorizzata da quello che avrebbe potuto farmi. E se mi avesse stuprata? Ci aveva già provato e se non avessi avuto i riflessi pronti ci sarebbe sicuramente riuscita.

Era evidentemente venuta qua con un piano ben preciso ed ero piuttosto sicura che distruggere la mia vita ne facesse parte. Come se non bastasse era anche finito in camera con Lauren, visto che era l'unica senza compagna. Veronica aveva proprio ragione quando aveva detto che la fortuna era dalla sua parte, ma decisamente non dalla mia. L'idea di quello che avrebbe potuto dire a Lauren mi spaventava ancora di più di quello che avrebbe potuto fare a me personalmente. E se le avesse detto che avevo una cotta per lei? Non l'avrebbe fatto, vero? Eppure già prima aveva fatto allusione... La parte migliore era che io in realtà non le avevo mai detto che mi piaceva Lauren, l'aveva dedotto da sola!

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