Per sicurezza, intorno all'ospedale tenni qualcuno di fiducia della gang. Selina in quel momento era particolarmente vulnerabile, non potevo permettere che le accadesse altro... già così era andata molto vicina alla morte.
Non tornai più a casa nei giorni a seguire... mi ero stabilito nel loft, facendone di quest'ultimo il mio quartier generale.
Insieme a Chaz cercammo di calcolare a quanto ammontassero i nostri debiti con il Cobra.
Non sarebbe stato solo un fattore di soldi, c'era molto di più in ballo, ma almeno era un punto da cui partire.
Trovai un lavoretto ben pagato come portaborse di una grande imprenditrice finanziaria... il padre di Christian mi aveva aiutato.
Era stressante far combaciare il lavoro, gli studi, gli allenamenti e l'altro lato.
Quando mi liberavo da tutti questi impegni, andavo in orari strampalati a trovare Selina.
Tutte le notti, salendo per le scale antincendio dell'ospedale, mi ritrovavo in camera sua.
Così che nessuno mi avesse visto, di fatto tante volte nemmeno la svegliavo.
Restavo lì a guardarla dormire e tutto ciò mi bastava.
Entrambi peró, sapevamo che avevamo un discorso in sospeso tra di noi e un altro con i nostri genitori che evitavamo più della peste.
"Ehy.." sussurrò aprendo gli occhi e guardandomi.
"Ehy.. ti ho svegliata?" dissi baciandole la fronte preoccupato.
"Non fa niente... che ci fai qui?"
"Mi sei mancato" continuò.
Il mio cuore fece una capriola nel petto a sentire quelle parole.
"Anche tu mi sei mancata. Mi manchi sempre di più." dissi accarezzandole i lunghi capelli morbidi.
"Ti vedo stanco... cos'hai?" mi chiese sfiorandomi il viso con le sue dita.
"Sto lavorando tanto... così poi potremmo stare insieme e essere l'uomo che meriti di avere al tuo fianco." dissi scrutando nel suo sguardo ogni minimo cambiamento d'emozione.
"Justin... non fare sciocchezze ti prego" mi pregò divenendo seria.
La baciai la punta del naso e poi sulle labbra.
"In modo pulito... ho trovato un buon lavoro" me ne vantai.
Lei sorrise appena.
"E gli allenamenti? Tu ami il basket..." disse preoccupata.
"Mi sto preparando anche per quelli. Dai guarisci in fretta così potrai venire a vedermi giocare!" dissi facendole l'occhiolino.
Stavolta fu lei a baciarmi e si risvegliò la passione del momento.
"C'è Juliette che dorme..." sussurrò sulle mie labbra ridendo.
"Mi sa che dovrai fare attenzione a non urlare. Non dobbiamo fare rumore" le dissi. Era così eccitante.
Non mi sembrava convinta inizialmente.
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The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]
FanfictionOgnuno di noi ha un altro lato, un lato misterioso e oscuro, pieno di segreti, misteri e dove i nostri desideri si nascondono. Questo vale anche per Justin, un bravo ragazzo all'apparenza ma sottomesso dai suoi demoni. A causa di una sua scelta, il...
42. Daniel & Lucinda.
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