Sempre abbracciati entrammo nel loft per evitare che qualcuno potesse vederci.

Piangemmo a lungo, ci svuotammo.

Seduti l'uno di fronte all'altro sul divano ci guardavamo senza osare proferire una parola.

Stringevo nella tasca della giacca quella lettera.

"...Se vuoi, puoi darmi la giacca..." azzardò a parlare sottovoce. Si percepì appena ciò che disse. Forse non voleva rompere quel silenzio che diceva tutto e non significava niente.

La feci cadere dalle mie spalle trascinando la lettera con me.

La appoggiai sul tavolo, in mezzo a noi.

"Quindi papà, tradiva la mamma..." fu la prima cosa che riuscii a dire. Non sapevo in che modo entrare nell'argomento e passare a parlare di lui.

In tutti questi anni che l'ho avuto sotto i miei occhi chissà quante cose orribili ha dovuto subire. Quanto abbia sofferto. E non me ne ero mai accorta di nulla.

"...Si, tutto ciò che hai letto è la nuda verità." disse aspettando che si scatenasse qualcosa.

Ricominciai a piangere e mi alzai in piedi.

"Mi fa schifo, Justin. Schifo. Ha trascinato tutti giù dal precipizio. È colpa sua se tu hai fatto ciò che hai fatto... io..." la mia voce iniziava ad alzarsi, non riuscivo a controllarmi.

La vista era appannata a causa delle lacrime... Justin cercò di avvicinarsi ma per qualche motivo io indietreggiai.

"Sai cosa mi diceva? Che non potevi più passare il tuo tempo con me perché altrimenti non saresti mai diventato un uomo. Avevi bisogno di fare le tue esperienze e in queste io non ero compresa." dissi sorridendo amaramente.

"Sel... ti prego, cerca di calmarti." avanzò cercando di abbracciarmi.

"Ti verrà qualcosa così.." continuò con un tono preoccupato.

"Sto bene." risposi allontanandomi ancora.

Ovviamente era una bugia. Non stavo affatto bene. Ma in quel momento volevo solo stare da  sola e urlare, farmi del male. Ne sentivo il bisogno.

"Sel... hai tutte le ragioni di questo mondo, ma ti prego, calmati." continuò prendendomi tra le sue braccia.

"Justin no! NO! Non riesco ad accettarlo... mi ha spezzato il cuore. Fa male..." dissi continuando a piangere così tanto e disperandomi. Mi sentivo morire.

"Passerà... io ti starò accanto" disse accarezzandomi la testa per calmarmi.

Non serviva a nulla, ero caduta in un oblio che non aveva ritorno. Incrociai il suo sguardo e iniziò a mancarmi il respiro. Tossivo.

Mi faceva male nella parte alta della schiena. Mi stringevo la pelle quasi come se volessi strapparmi il cuore per tutto il dolore che sentivo.

"Amore mio, che hai? Che sta succedendo?" chiese spaventato non sapendo cosa fare.

Una lacrima solcò la sua guancia.

"Credo di non sentirmi... molto..." risposi non riuscendo a completare la frase, ma la risposta era fin troppo chiara. La voce era roca.

"Fa... male" spiaccicai sentendo che il dolore si stava intensificando nella parte alta della schiena.

L'ultimo sospiro di dolore lasciò le mie labbra secche e mi lasciai cadere tra le sue braccia.

Justin's Pov

Mi sentivo particolarmente in colpa, non dovevo fargli leggere la lettera... le distrussi un'ideale. 

The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]Where stories live. Discover now