THE BIG CHANCE (PARTE TRE)

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David aveva abbandonato da tempo il piccolo appartamento in cui aveva vissuto per anni dopo aver lasciato la casa genitoriale, ma continuava a pagare l'affitto ed a recarsi là quando aveva bisogno di silenzio e doveva lavorare su qualcosa di nuovo: lo aveva trasformato nel proprio Studio personale, esattamente come aveva fatto Roger col seminterrato di casa sua.

Il giovane socchiuse gli occhi ed emise uno sonoro sbadiglio: era stato svegliato da un buon profumo che proveniva dalla cucina.

Nulla di simile ai disastrosi pasti che cucinava nei suoi giorni di ragazzo di diciannove anni, single e totalmente imbranato con i fornelli.

Uscì dal letto, indossò un paio di boxer ed uscì dalla camera, seguendo il delizioso profumo di frittelle che proveniva da qualche stanza più in là; si appoggiò allo stipite della porta della cucina ed osservò in silenzio, con un sorriso sulle labbra, Virginia intenta a cucinare la colazione per entrambi, destreggiandosi tra le frittelle da girare in padella ed il caffè che stava per bollire: indossava solo un paio di slip rosa ed aveva preso in prestito la maglietta che lui aveva indossato durante il concerto.

Anche se le stava larga, non nascondeva affatto le forme rotonde del suo bellissimo seno.

Virginia percepì la presenza di un'altra persona nella stanza e si girò a guardare David con un sorriso allegro sulle labbra.

"Buongiorno" gli disse in un tono carico di gioia, tornando ad occuparsi delle frittelle che rischiavano di bruciare "hai dormito bene? Spero di non averti svegliato io... Ho pensato di prepararti una colazione all'americana. Non so se hai avuto occasione di assaggiarla mentre eri a Philadelphia, ma posso assicurarti che non è nulla in confronto a queste frittelle: si tratta di una vecchia ricetta di mia nonna. Vedrai, sono buonissime".

La giovane tolse l'ultima frittella dalla padella, la posò in cima ad una pila che aveva formato sopra un piatto e lo posò al centro del tavolo; si sedette e guardò di nuovo il chitarrista, che non si era mosso di un solo millimetro dallo stipite dalla porta.

"Dave... C'è qualcosa che non va?"

"No, assolutamente no, stavo solo pensando"

"A cosa?"

"Che mi piacerebbe svegliarmi così ogni mattina, con te a mio fianco... O in cucina a preparare la colazione per entrambi"

"Stai dicendo che ti diverti a vedermi sgobbare in cucina?" rispose Virginia con un sorrisetto divertito sulle labbra carnose: più David la guardava, più restava incantato dalla sua bellezza senza paragoni e più se ne innamorava perdutamente "vieni a mangiare prima che si raffreddano. Guarda, la noce di burro si è già sciolta!".

David obbedì in silenzio e con un sorriso divertito sulle labbra: stava scoprendo sempre di più che adorava farsi comandare a bacchetta da quello scricciolo dai lunghi e vaporosi capelli rossicci.

Ora capiva come si sentiva Nick con Lindy.

Si sedette di fronte a lei e mangiò una frittella ancora calda, gustandosela appieno.

"Avevi ragione, sono davvero buonissime. Rischi di viziarmi così, lo sai?"

"Aspetta a dirlo... Ho preparato anche del caffè, ne vuoi una tazza?"

"Preferisco il the caldo, ma sono pronto a fare un'eccezione per te".

Virginia sorrise, riempì due tazze con il caffè bollente e ne porse una al suo amante; tornò a sedersi di fronte alla tavola e lanciò uno sguardo alle sue due valigie, abbandonate in un angolo, poco lontano dalla porta d'ingresso del piccolo, ma confortevole, appartamento.

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