D.J.G (PARTE DUE)

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1970, giugno.



Le strade di Ginger e del nuovo chitarrista della band scorsero parallelamente durante tutto il periodo primaverile, ma s'incrociarono nuovamente con l'arrivo dell'estate quando, nel corso di un caldo pomeriggio di fine giugno, la giovane, sviluppando un rullino nella camera oscura, si ritrovò faccia a faccia con lo scatto rubato che aveva fatto al giovane.

"Ma guarda..." mormorò a sé stessa, sollevando il piccolo foglio di cellulosa "mi ero completamente dimenticata di te".

Ginger uscì dalla stanza, salì al piano di sopra, entrò nella propria camera e si avvicinò ad una finestra per osservare con maggior attenzione la fotografia alla luce del giorno: ritraeva il ragazzo appoggiato al tronco di un albero, con una sigaretta stretta tra le labbra socchiuse; aveva scattato la foto nel momento stesso in cui si era alzata una leggera brezza, e lo testimoniavano i lunghi capelli mossi, che nascondevano in parte il profilo del viso.

Era uno scatto davvero stupendo, sia per la scena suggestiva in sé e sia per la bellezza fisica del soggetto maschile.

La rossa spostò gli occhi scuri dallo scatto al bouquet di rose che ancora conservava sopra un mobiletto, e che si erano trasformate in fiori essiccati.

Aveva constatato che la maggior parte delle persone odiavano i fiori essiccati perché perdevano colore, splendore ed il loro profumo si trasformava in uno sgradevole odore dolciastro, ma lei non la pensava allo stesso modo: un fiore fresco non perdeva la propria bellezza quando si essiccava, semplicemente essa mutava forma trasformandosi in uno spettacolo diverso, da ammirare in modo diverso e da una prospettiva diversa.

Un po' come era accaduto a Syd.

La droga ed il disagio mentale che ne era conseguito avevano spento la luce nei suoi occhi, avevano stravolto il suo carattere, avevano modificato profondamente il suo aspetto fisico, ma non lo avevano privato della sua bellezza fisica.

Semplicemente, era mutata.

La sua storia poteva essere riassunta in quel paragone tanto banale quanto terribilmente efficace: Syd si era trasformato da fiore fresco a fiore essiccato.

Ginger sbatté più volte le palpebre per ricacciare indietro le lacrime.

Perfino degli stupidi fiori le facevano tornare in mente Syd.

Concentrò lo sguardo sul fiocco rosa che fungeva da decorazione e vide la piccola busta, fermata da una molletta, che per due mesi era rimasta attaccata lì, senza che nessuno l'aprisse; spinta da una curiosità improvvisa, la giovane staccò la busta, si sedette sul bordo del letto matrimoniale, appoggiò la foto sul materasso e lesse il biglietto scritto dall'amico di Rick: non c'erano dediche romantiche, frasi ad effetto od una vera e propria dichiarazione d'amore.

Non c'era neppure una firma.

Tutto quello che c'era scritto, con un'elegante calligrafia, era un indirizzo.

Probabilmente, come dedusse la stessa ragazza, il suo indirizzo di casa.

Ginger si morse il labbro inferiore, spostando lo sguardo dall'indirizzo alla fotografia e viceversa.

Solo ora, a due mesi di distanza, a mente lucida si rendeva conto del modo orribile in cui aveva trattato quel ragazzo: lui non c'entrava nulla con quello che le era accaduto, di sicuro non sapeva nulla di quello che le era accaduto, e non aveva neppure provato ad insistere dopo il tentativo andato a vuoto con il bouquet di rose.

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ