capitolo 28 - era solo un bacio

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-Aspetta, Alya, ti posso spiegare! - le urlai. Ma lei sparì in mezzo alla gente, affrettando il passo. Cazzo. Non mi era nemmeno piaciuto baciare quella tizia.

-Fantastico, ora grazie a te tutta la scuola pensa che anche io sia lesbica e che noi stiamo insieme. - mi disse Anastasia.

-Forse volevi dire "grazie Teresa, ora quello non mi romperà più le palle" - ribattei.

-Sì, beh, grazie, ma non è quello il punto!

-Perchè, pensi che a me faccia piacere? L'ho fatto per te, non rompere i coglioni!

-Ma ora tutta la scuola pensa che stiamo insieme!

-Il problema in questo caso è per me, per te è solo un bene.

-Ma io non sono lesbica!

-Credi che me ne importi qualcosa? - risposi.

-Ah, quindi il punto è che di me non te ne frega niente! - strillò. - e allora perchè hai fatto questo? Che cosa vuoi da me? Con quelle come te è chiaro che non facciano mai nulla gratis.

-Guarda, per ora l'unica cosa che ti chiedo è di non rompermi i coglioni, di non starmi addosso, di non parlarmi e di non sederti di fianco a me a lezione. - dissi. Mi stava sempre più sul cazzo quella ragazza, non capivo perchè l'avessi aiutata. Ma boh, forse in futuro avrebbe potuto farmi qualche favore. Tipo aiutarmi in greco e cose varie.

Ora dovevo trovare Alya. Doveva sapere che non mi ero messa con quella là. E poi, cazzo, perchè l'avevo baciata? Avevo compromesso tutto. E non mi era nemmeno piaciuto. E la gente parla. Chissà come si sarebbe diffusa la notizia...

-Alya? Vieni un secondo. - finalmente la trovai. - ti posso spiegare tutto.

-Non c'è nulla da spiegare. Ho visto benissimo quello che è successo. E potrai dire tutto quello che vuoi ma i fatti restano gli stessi. Sai, tanto mi sono resa conto del fatto che non mi vuoi più. E io in tutto questo tempo, con tutto quello che è successo, ho realizzato ogni volta che ti amo davvero. E quando ti ho vista baciare quella ragazza, ha fatto male. Perchè io ti amo così tanto e vedere che sei andata avanti così... sono contenta per te ma fa un male assurdo. - disse d'un fiato. E si voltò. E io rimasi lì impalata, cercavo di metabolizzare quello che era successo.

Cazzo, lei mi amava ancora. E io la amavo ancora. Allora cosa stava succedendo? Perchè dovevamo stare lontane? Faceva solo male a entrambe. Non ci pensai due volte. Le corsi dietro, le toccai delicatamente la spalla, e mentre lei si voltava premetti le labbra contro le sue. Lei non resistette.

-Ti amo ancora anche io. - le sussurrai all'orecchio.

Ma alla fine lei si spostò.

-Allora non dovevi metterti con quella ragazza.

-Quel bacio era palesemente falso. Molto falso. Non stiamo insieme. Volevo solo darle una mano, in realtò non la conosco nemmeno. Me ne sono pentita un attimo dopo.

-Strano, questo non è da te. Da quando dai una mano alla gente così a caso quando non ci sei affezionata?

Cazzo, aveva ragione. Ero sempre stronza. Ero gentile sono con le persone a cui tenevo, e in effetti con Anastasia ero stata stronza, ma la avevo aiutata. Perchè? Mi stava sul cazzo. Era insistente, e fastidiosa, e... no. Non capivo.

-Ma quella mi sta pure sul cazzo! Mi faceva solo pena, fine. E poi è una di quelle un po' secchione, mi darà una mano in greco. Me lo deve. Fine della storia. Non mi piace, non mi piacerà mai e non vorrei mai stare con lei in vita mia. è pure etero e pare che le facciano abbastanza schifo le lesbiche. Quindi non devi preoccuparti di lei.

-Di cosa dovrei preoccuparmi? Noi non stiamo nemmeno insieme!

-Pensi che non dovremmo? Stare insieme? - chiesi.

-Non lo so. Sono dubbiosa. E anche un po' confusa. Mi serve un po' di tempo. - rispose lei.

-Rita...? - domandai. Avevo paura della risposta.

-Non mi sono mai rimessa con lei... non me la sentivo. E non la amo quanto amo te. Comunque mi serve un po' di tempo. Mi farò sentire.

Per qualche istante mi guardò fisso negli occhi, dolcemente. Poi si voltò e se ne andò.

Tornai in classe. Dal mio banco in fondo non seguivo la lezione. Continuavo a distarmi. E a un certo punto mi resi conto che dalla seconda fila Anastasia continuava a girarsi e guardarmi.

voglio solo te // LGBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora