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- (Y/N) POV -

<< E poi è successo quello che avete visto... >>
Finisco di raccontare ai ragazzi tutto quello che è successo pochi minuti fa.
Ogni tanto il mio discorso si interrompeva da alcuni miei singhiozzi.
Mi sono calmata dal piangere giusto poco fa. Ora sono avvolta da una coperta morbida con un tè caldo in mano, che si è gentilmente offerto di prepararmi Namjoon.

Sono seduta sul divano con accanto Yoongi e Jungkook, invece Tae, Nam e Hobi sono dietro il divano appoggiati dietro di me.
<< Cavoli... secondo me era fuori di sé >>
Dice Jungkook guardando Tae.
Mi giro anche io, con gli occhi gonfi dal pianto.
Lo vedo un po' pensieroso.
<< In effetti oggi era un po' strano... >>
Torno a guardare la mia tazza di tè.
Il calore della bevanda mi invade le narici e dopo aver bevuto un sorso sento il liquido scorrermi in corpo e poi arrivare nello stomaco. Normalmente mi rilasserei, ma ora sono ancora troppo agitata per godermelo del tutto.

<< Ragazzi >>
Vedo Yoongi guardarmi, con uno sguardo preoccupato.
<< Sappiamo quello che è successo, quindi meglio non parlarne più per ora di questa storia >>
Gli altri mi guardano e annuiscono.
<< Ci dispiace (Y/N) se ti abbiamo scosso di più >>
Dice Hobi poggiandomi una mano sulla spalla.
<< Tranquilli ragazzi... passerà >>
Dico con voce rauca. È da troppo che non parlo.
<< Ora... posso stare un po' da sola? >>
Cerco di sforzare un sorriso. Non mi piace fare la debole, ma in questo caso non ci ho potuto far niente, non sempre posso tenere addosso una corazza.
<< Certo >>
E si allontanano non prima di avermi dato ognuno un abbraccio.
Come farei senza di loro. Da quando li ho conosciuti sono come diventati una mia seconda famiglia.

Rimango qui, ferma a fare la muffa per non so quanto. E in più inizio a sentirmi stanca.
Appoggio la tazza sul tavolino di fronte al divano e appoggio la testa al cuscino.
Non voglio chiudere gli occhi, altrimenti mi addormento.
Rimango così.
Ma so di aver fatto male perchè mi riaffiorano tutti i momenti e le sensazioni di prima.
Incomincio a piangere, di nuovo.
Sento poi dei passi avvicinarsi al divano.
Delle gambe passano davanti ai miei occhi, ma non so a chi appartengono.
I cuscini del divano si schiacciano sotto il peso di uno dei membri.
<< (Y/N)... >> la voce dolce di Jin mi raggiunge.
Penso subito a come si è dovuto comportare con Jimin per colpa mia.
Ho fatto proprio un bel casino.
<< È tutta colpa mia... >>
Sussurro.
<< Colpa tua su cosa? >>
Mi chiede il ragazzo.
<< È colpa mia se ora tu e Jimin avete li- >>
<< Non è colpa tua. >>
Mi interrompe freddo. Mai sentito con quel tono di voce così duro.
Tranne quando si è messo a sbraitare contro Jimin.

I miei occhi si inumidiscono ancora di più e quello che prima era un pianto silenzioso è diventato un pianto di disperazione.

Mi alzo dal cuscino, con ancora la coperta addosso, e mi appoggio invece a Jin, abbracciandolo.
Le mie mani si aggrappano alla sua maglietta, strattonandola ogni tanto.
Lui è diventato un po' la mia ancora di salvezza.
La stessa ancora che credevo fosse Jimin.

*

Il tempo passa e di quel pianto isterico non è rimasto altro che qualche singhiozzo di qua e di là.
Sono ancora aggrappata a Jin, che è stato lì con me per tutto il tempo. In silenzio. Ma era proprio quello che volevo. Non volevo che volasse nessuna parola, che nella stanza si sentissero solo i miei singhiozzi.
Quando finalmente mi sono un po' più calmata mi stacco dal corvino.
I suoi occhi mi calmano. I miei invece quasi non si possono definire più tali da tutto il gonfiore.

Continua a guardarmi serio, poi sorride dolcemente.

<< Ti senti meglio ora? >>
Mi chiede piano, quasi in modo che gli unici a sentire dovevamo essere noi.
Annuisco. Non penso di essere ancora pronta per parlare, la mia voce uscirebbe molto rauca.
<< Starei... molto meglio se mi potessi... cambiare >>
Dovevo parlare per forza. Mi sono appena ricordata che io tecnicamente non mi sono ancora asciugata i capelli e vestita.
Lui annuisce per poi alzarsi e tendermi una mano.
La prendo e mi alzo. Nel farlo tutte le mie ossa scricchiolano.

Cavoli. Che schifo di rumore.

Ancora per mano mi accompagna davanti alla porta del bagno.
<< Aspetta qui, vado a prenderti qualcosa per cambiarti >>
Dice lasciandomi la mano e poi andare nella stanza mia e di... Jimin.
Ne torna poco dopo con una felpa beige e dei leggins neri.
Li prendo ed entro in bagno.

Metto da parte la coperta che mi ero portata dietro, in modo da coprirmi meglio.
Poi mi tolgo anche l'accappatoio.
Ormai il corpo non è più bagnato, quindi ho poco da asciugare, proprio come i miei capelli che sono solo leggermente umidi.
Inizio a cambiarmi, mettendomi l'intimo e una cannottierina grigio chiaro, a bretelle.
Mi dirigo verso lo specchio per vedere quanto faccio schifo in faccia.

E infatti faccio più schifo del solito, ho gli occhi gonfi e arrossati, le guance rosse pure.

Ma il mio sguardo si va a posare su una zona precisa del mio collo.
Nel punto di attacco tra spalla e collo c'è una macchia rossa ben evidente se esposta.
Perfetto, ora sono pure marchiata.

Mi metto i leggins e poi la felpa, che per fortuna copre bene il succhiotto. Non voglio farlo vedere a nessuno perchè sicuramente non è cosa di cui andare fieri.

Finito di sistemarmi esco dal bagno, per poi trovarmi Jin ancora davanti alla porta del bagno.
<< Jin... cosa- >>
<< Volevo controllarti... >>
Mi interrompe per una seconda volta.
<< Si è fatto tardi, meglio andare a dormire >>
Ma di già? Guardo l'orologio e oh cavolo sono le dieci di sera. Davvero è passato così tanto?
Annuisco, pur non sapendo cosa fare. Non mi sento pronta a tornare in quella stanza e dormire nello stesso letto di colui che poco tempo prima ha cercato di molestarmi.

<< Vieni Emily, stasera dormi con me >>
Annuisco e lo seguo in camera sua e di Namjoon.
Nam lo vedo già stravaccato sul letto, con il telefono in mano.
<< Hey Emily >>
Mi saluta. Io accenno un sorriso.
Jin mi indica di mettermi nel letto e così faccio. Mi avvolgo dalle coperte e aspetto che mi raggiunga, ma così non è.

<< Jin, che stai facendo? >>
Gli chiedo quando vedo che si è girato per andare verso la porta.
Appoggia una mano sulla maniglia e gira il volto per guardarmi. Mi sorride.
<< Stasera dormo sul divano, buonanotte (Y/N)>>
Dice per poi lasciare la stanza.
È... un gesto carino da parte sua. Probabilmente ha capito che non mi sento ancora pronta per dormire anche con un altro ragazzo, perché tale rimane.

Nam posa il telefono e mette mano sull'interruttore della lampada accesa.
Mi guarda e sorride facendo scoprire le sue adorabili fossette.
<< Notte (Y/N) >>
E spenge la luce.

- JIMIN POV -

Da quanto tempo è che sto qui rannicchiato sul letto? E a piangere da quando?
Aish, sento gli occhi un botto gonfi.
Non avevo mai pianto così tanto in vita mia.
Sento dei passi avvicinarsi alla stanza dove sto io.
<< Aspetta qui, vado a prenderti qualcosa da indossare >>
È la voce di Jin, e intuisco che stesse parlando con (Y/N).
Già.
La mia (Y/N). Ma che cazzo ho combinato...
La maniglia della porta si abbassa e ne entra Jin, che non posa per nemmeno un secondo lo sguardo su di me.
Finito di prendere le cose fa per uscire e poco prima che uscisse dalla porta sussurra più o meno forte, con tono fermo che non lascia trasparire nessuna emozione, se non una. Il disgusto.

<< Vergognati >>

Quella parola mi rimbomba nella testa come se qualcuno me lo stesse urlando nell'orecchio con un megafono.
L'unica cosa che voglio ora è che (Y/N) entri in questa stanza e che mi dia anche uno schiaffo, lo apprezzo e lo accetto, mi basta solo che entri da quella dannata porta.

<< Vieni, stasera dormi con me >>

È di nuovo la voce di Jin. Spero solo che (Y/N) rifiuti e che invece si decide di venire da me. Ma così non fu, sentita la porta della loro camera chiudersi.
Subito porto le ginocchia al petto per poi abbracciarle.

Che cazzo ho combinato? Perchè mi sono comportato in quel modo, non avrei dovuto. Questo è certo.
Sono riuscito ad allontanare una delle persone più care a me.
La mia dolce e cara
(Y/N) . Che riusciva a riscaldarmi il cuore con un semplice sorriso. Che riusciva a farmi sentire quelle che chiamano farfalle quando stava accanto a me. Quel misto di sensazioni quando la notte prendevo sonno tardi perchè fermo a guardare la schiena di (Y/N), muoversi a ogni suo respiro.
Mi addormento così, con in mente il suo viso con un radiante sorriso, poi abbandonato dallo sguardo di disgusto provato quel pomeriggio.

ᴅʀᴇᴀᴍ ᴄᴏᴍᴇ ᴛʀᴜᴇ | ʲⁱᵐⁱⁿ [FERMA]Where stories live. Discover now