Capitolo 48

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-piccioncini svegliatevi su! - delle urle mi fanno svegliare, ma quanto abbiamo dormito?
-su, muovetevi-quella stupida voce continua a parlare

Sento le braccia di Luca avvolgermi e stringermi ancora di più
-e dai! Smettetela mi mettete a disagio-

Luca mugulo qualcosa di incomprensibile, come al solito appena si sveglia.
-cazzo Gio, stai zitto un po'-dice mettendosi una mano per coprirsi gli occhi dalla luce
-c'ha ragione-dico accolandomi a lui

-ragazzuoli non è il momento di fare sesso! - sento la voce di Melissa rieccheggaire nella stanza
-certo, magari... - sussurra il mio ragazzo

-dai sbrigatevi che dobbaimo andare a vedere il museo-dice Elia, ma quante persone sono entrate.
Apro gli occhi a malapena.

-perché sei così felice Elo?-gli chiedo alzandomi, finalmente, dal comodo letto.
-perché se no finisco per aprire il frigobar, ma tu hai visto i prezzi di un pacchetto di patatine-dice sconvolto

-ancora che state qui a parlare, tra dieci minuti dobbiamo essere fuori da qui e poi il povero Lollo è lì da solo- continua lui fingendo una lacrima

Mah, è da diciassette anni che conosco questo ragazzo e ancora non ho capito quali problemi abbia, sarà la droga...

-adesso arriviamo-parla Luca che fino ad adesso era stato zitto ad ascoltare le assurdità di Elia
-va bene bro, ma vi ricordo che non è il momento per scopare-dice Gionata uscendo dalla stanza.

Questi ragazzi sono dei pervertito, anche Luca, soprattutto Luca.
Escono tutti e rimaniamo solo noi due.

Ci sdraiamo di nuovo nel letto, la puntualità non fa per noi due, nemmeno qui a Londra.
Mi giro dalla sua parte e lui dalla mia.

Mi prende dai fianchi e in pochi secondi mi trovo sopra di lui.
-ti amo-dico spontanea guardandolo

Oh cazzo...
No, non posso averlo detto seriamente.
Lo guardo e la sua espressione parla da sola.

-io... Scusa...-dico togliendomi dal suo corpo, ma con una mossa veloce mi prende il polso e ritorno a guardarlo negli occhi, ancora più disagio di prima

-anche io... Ti amo-mi accarezza la guancia sorridendo
-non pensavo di riuscire a dirlo-dice guardandomi attentamente

Senza pensarci lo bacio, è un bacio diverso da tutti gli altri, pieno di amore e sentimento, le sue labbra sanno di buono tanto da non riuscire a staccarmi.

Ritorno sopra di lui e le sue braccia mi avvolgono, mi accarezza la schiena.
-ma come fai ad essere così bella-sorrido

-sai, all'inizio non ti sopportavo proprio, in realtà non sopportavo Jessica perché continuava a guardarti e facevo finta di non essere gelosa, o almeno ci provavo-rido guardandolo, guardando quegli occhi marroni pieni di sogni.

-anche io ho avuto lo stesso problema-ride
-tu non hai idea di quante domande ho fatto a Elia su di te-sorride

-tu sei speciale, sei riuscita a farmi mandare il cervallo a puttane in tre giorni, prima di te in tre giorni cambiavo tre ragazze diverse-

È una cosa scontata se dico che l'immagine di Luca con un'altra ragazza mi fa vomitare.

-ok la smetto-dico alzo le mani, la notato pure lui che sono troppo gelosa.
-anche io ho una cosa da dirti-
-all'inizio avevo paura di tutto, di rischiare, di vivermi la vita, ma grazie a te, Luca, sono riuscita a trovare la felicità, e lo so che sono troppo sentimentale, ma tu sei la causa del sorriso che ho quando mi sveglio-dico sorridendo

Si avvicina a me e mi da un'altro bacio, ancora più bello del precedente
-e dai ragazzi, vi avevo detto di non scopare-mamma mia ma quel ragazzo è come una zecca, non se ne va mai

-giuro che un giorno di questi ti decapito-dico agitata
-ti amo anche perché sai essere aggressiva-dice ridendo

-scusatemi, ho interrotto un momento importante della vostra relazione - esce velocemente

Chiude la porta, ma le voci che sento mi fanno a scoppiare a ridere
-dia fra non mi interessa se si sono detti ti amo, io voglio andare via da qui, me li vuoi pagare tu quei cereali nel frigobar, ti prego- Elia è quasi disperato

Io e Luca ci guardiamo e scoppaimk a ridere
-forse è meglio se ci prepariamo, Elia potrebbe avere un'attacco di rabbia-dice ridendo

Mi ritornano in mente le cose che mi ha detto ieri, so che riuscirà ad affrontare tutto, lui è forte...

Mi alzo, ora sul serio, da suo esile corpo e prendo la prima maglia che trovo accompagnandola a dei jeans neri
-allora? - chiedo
-cosa? - dice staccando gli occhi dal cellulare che ha preso precedentemente

-vattene, mi devo cambiare-dico sorridendo
-ci siamo appena detti ti amo e io non posso nemmeno guardarti-dice ridendo

-ovvio-dico ironica, l'espressione che si crea sulla sua faccia è fantastica.
Un misto tra la delusione e il divertimento

-non puoi andare in bagno? -mi chiede alternando le parole a delle piccole risatine
-no, questa è la mia stanza-dico cercando di non ridere

-non era la NOSTRA stanza questa? -
-certo che no, questa stanza è solo mia-lo infastidisco

-di chi è questa stanza? - dice avvicinandosi sempre di più a me, fino a quando la mia schiena non tocca il muro.

Siamo un po' come dei bambini quando giocano, e diciamoci la verità, per noi infastidirci è, ormai, un gioco.

-no, ora la smettete, e tu stai bene vestita così - dice Elia entrando di nuovo in stanza.
Ci rende dai polsi e così usciamo dalla stanza, troppa fretta
-aspetta devo prendere il telefono-dico con ancora I jeans e la maglietta in mano

-muoviti, porto il tuo fidanzatino con me, dovete imparare a placare gli ormoni voi due-mi sbatto una mano sulla fronte nascondendo una risata

Mio caro Elia, tu non hai capito proprio niente...

SPAZIO MIO
ciaoooooo beleeeeeee
Sono tornata, dopo nemmeno molto tempo, sono fiera di me! Ahahaha

Comunque... Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Ci tenevo a ringraziarvi per le 17 400 letture❤️❤️

VI VOGLIO UN MONDO DI BENE 😍
(vi prego non siate dei lettori silenziosi, mi piace un sacco rispondere ai vostri commenti😅❤️)

Ciaoooo bellezeeeeeeee

SOLO TU SAI CONTROLLARMI E AMMAZZARMI//CAPOPLAZAWhere stories live. Discover now