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L'ultimo capitolo raga T-T. (Watchate The bottom of the story please).

Jon: Dami Dami Dami Dami Dami Dami
Damian: che vuoi Jon?
Jon: che fai tipo venerdì sera?
Damian: probabilmente l'asociale in camera mia, perché?
Jon: uhm... la mia scuola fa una festa venerdì sera... non è che per caso... si beh... ti va di... di venire con me? *arrossisce*
Damian: *arrossisce* non lo so Jon... queste cose non fanno per me...
Jon: dai ti prego, non voglio andarci da solo... per favore? *fa gli occhi dolci*
Damian: perché chiedi a me?
Jon: beh perché sei il mio migliore amico! Allora? Daaaiii!
Damian: va-va bene...
Jon: grazie! Credo sarà alle 8.
Damian: verrò a prenderti alle 7.30 allora... *arrossisce*
Jon: ci... ci vediamo domani sera Dami. Grazie...

Jon volò via lasciando Damian solo tetto, l'orario della pattuglia era appena finito per i due giovani, ma al contrario di Jon che stava tornando a casa, Damian rimase sul tetto ad aspettare suo padre e Dick, che arrivarono venti minuti dopo.

Dick: allora com'è andata giovane Robin *ridacchia*
Damian: *lo guarda male* andiamo a casa.
Dick: uhm... devo andare a riprendere Jay.
Bruce: ... non fate tardi e accertatevi che Tim sia a letto quando tornate.
Dick: hey Dami poi quando torno mi racconti eh *occhiolino*
Damian: non ho nulla da raccontarti.
Dick: mmh non ne sarei così sicuro, ho sentito una proposta io...
Damian: non so cosa tu abbia sentito Grayson, ma non farti strane idee.

Dick ridacchiando si allontanò alla ricerca del fidanzato, mentre Bruce e Damian tornarono a casa in macchina.

Bruce: posso sapere a cosa si riferiva Dick poco fa?
Damian: *guardando dal finestrino* a niente.
Bruce: ha nominato una certa proposta, di cosa si tratta?
Damian: di niente. Lasciami stare.
Bruce: non ti forzerò a parlare se non vuoi.
Damian: non ho nulla da dire.

Arrivarono a casa e furono accolti da Alfred con una teglia di biscotti tra le mani. Damian fregò un paio di biscotti e scappò di sopra in camera sua.

Bruce: come lo convinco a parlarmi?
Alfred: non lo so signore, gli occorre del tempo per metabolizzare l'ultima novità...
Bruce: nessun consiglio Alfred?
Alfred: proverei a parlargli e spiegargli la situazione, signore.
Bruce: vado a provare... porto dietro dei biscotti se non ti dispiace.

Bruce salì in camera di Damian e bussò tre volte alla porta.

Bruce: Damian posso parlarti?
Damian: *sbuffa* no.
Bruce: Damian prima o poi dovrai parlarmi e gradirei fosse oggi. *apre la porta* Allora ?
Damian: *posa il telefono e si siede sul letto* no. Non avresti dovuto fare una cosa del genere.
Bruce: Damian, la mia relazione non è un torto nei tuoi confronti.
Damian: stai con il padre del mio migliore amico.
Bruce: qual è il problema?
Damian: il problema è che non avete nemmeno pensato a come potesse cambiare l'amicizia tra me e Jon.
Bruce: non siete più amici? Non mi sembra sinceramente, quindi perché dici questo?
Damian: PERCHÉ... PERCHÉ TRA ME E JON C'ERA FORSE QUALCOSA DI PIÙ DI UNA SEMPLICE AMICIZIA, MA QUALUNQUE COSA FOSSE TU E CLARK CE LO AVETE IMPEDITO, TI ODIO PER QUESTO. E ORA VATTENE!

Dopo aver urlato in faccia al padre ciò che pensava da almeno due mesi e mezzo, gli lanciò un cuscino con le lacrime agli occhi. Anche se in quel momento Bruce avrebbe voluto abbracciarlo, comprese che Damian necessitava un po' di solitudine, non si sarebbe mai aspettato una reazione del genere da parte di Damian. Uscì dalla stanza lasciando il figlio da solo tra le lacrime, consapevole di non poter fare nulla.
Damian si accoccolò sul letto abbracciando il cuscino e lasciando che le lacrime ricadessero su di esso, un pianto silenzioso, doloroso, pieno di rimorso per le dure parole urlate al padre, non avrebbe mai voluto fargli sapere quelle cose, eppure sentiva di non poter più resistere. Molto più tardi sentì qualcuno bussare e poi aprire e richiudersi la porta alle spalle. Dick si sedette vicino a Damian e lo abbracciò.

Dc Humour : il regno del disagioWhere stories live. Discover now