Capitolo XXVII-Gelosia

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«Riusciremo ad arrivare in tempo una volta?»
Steve e Hunter,esausti, ci aspettavano sotto casa mia davanti alla macchina del lupo.

Rachel si era presentata a casa mia un'ora prima per prepararsi insieme a me ma come sempre,tra una chiacchierata e un'altra,ci mise troppo tempo a prepararsi.

Il fatto è che perdemmo molto tempo a ballare e a provare ad imparare il twerk in camera mia con una musica reggaeton ma con una conclusione penosa e imbarazzante.

Scendemmo mezz'ora dopo l'arrivo di Steve e Hunter.
«Dai muovetevi, ci stanno già aspettando fuori la discoteca»
«Ma possibile che per prepararsi ci vuole così tanto tempo?»

«Steve sei un maschio,non puoi capire»
«Tranquilla,non era mia intenzione farlo. Per capire voi ragazze ci vuole un libro sano con traduzione e spiegazione al lato ma son sicuro che non basterebbe nemmeno quello»

«Dai salite»

Non ci mettemmo tanto ad arrivare poiché la discoteca non era distante dal mio appartamento.
Al parcheggio vi erano tante di quelle macchine che fu difficile trovare un posto libero.

Alla fine Steve riuscì a trovarne uno a cento metri dal locale notturno.
«Oggi siamo fortunati»

Raggiungemmo i coinquilini e membri del branco di Steve ma già da fuori si capiva che la discoteca era già strapiena poiché vi erano persone che si affrettavano ad entrare.
Con loro c'era anche una ragazza con occhi verdi e lunghi capelli ricci vicino a Mattia.
«Ragazzi vi presento Eleonora»

La ragazza di Mattia dava l'impressione di una calma e pacata ma nello stesso tempo molto simpatica. Si presentò a noi porgendoci la mano e noi ricambiammo il sorriso che ci regalò.

Seguimmo la massa anche noi e una volta dentro vidi che la maggior parte delle persone lì presenti erano universitari che ballavano e si scatenavano a ritmo di musica.

C'era una sorta di allegria nell'aria che non appena entrai in discoteca,risi senza un motivo.

Ma il vero motivo ero io. Stavo al settimo cielo per via dell'esame e non pensavo ad altro che divertirmi,come se per un momento mi fossi liberata dai pensieri negativi.

Il mio corpo si muoveva da solo a tempo con la canzone e l'adrenalina era alle stelle.

Andammo subito a ballare in mezzo alla pista, trascinati dall'euforia e dalla bella musica,tutti spensierati e motivati con solo e soltanto sorrisi sulle labbra.

Mezz'ora dopo ci recammo al bancone per prendere dei cocktail offerti gentilmente dal proprietario del locale che con l'acquisto del biglietto di entrata,regalava una bevanda in omaggio.
Ma insieme a Paul,il colombiano membro del branco, iniziai a bere altri shortini uno dopo l'altro senza nemmeno rendermene conto.

E dieci minuti dopo ero incontrollabile.
Non riuscivo a ragionare,volevo solo ballare e cantare a squarciagola perché sapevo che tanto nessuno mi avrebbe sentito.

Smisi,però,di ballare quando il mio sguardo passò a guardare alla mia destra.

Riconobbi Stephan da lontano che beveva un cocktail mentre si muoveva lentamente con Denver al suo fianco ma scorrendo vidi anche Brayden con una ragazza bionda che si strusciava su di lui.

Fu in quel momento che smisi di essere felice. Iniziai a percepire insicurezza,un morso al cuore, un senso di inadeguatezza,di inferiorità. Una ridicola sensazione che ti fa sentire sminuita.

Per un attimo i nostri sguardi s'incrociarono ma dopo un po' lo vidi davanti a me che rideva in modo provocante e che veniva sempre più verso di me fino a baciarmi.

Nightfall blood [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora