Capitolo 1

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Non c'è piacere senza sofferenza

e non c'è sofferenza senza piacere.

Solo quando capisci questo

godi del piacere e accetti la sofferenza

(Tiziano Terzani)

Aveva preso la mano di lui tra le sue e con delicatezza gli accarezzava la punta delle dita. Il palmo era fasciato perché il giorno prima si era ferito sugli scogli. Stefano ebbe un sussulto e ritirò la mano.

"Ti dà fastidio se ti accarezzo qui?"

"No, fastidio no, è una sensazione... Mi provoca questa reazione".

Era così. Infatti, stimolare la punta delle dita può provocare reazioni diverse: chiudere e ritirare oppure tendere e afferrare.

"Tu cosa senti? Vuoi chiudere o afferrare?"

Stefano aveva rilassato le dita e  teso la mano, allora Laura aveva ripreso ad accarezzarle con maggior cura e poi, oltrepassando la zona fasciata, aveva percorso l'interno del polso, l'avambraccio, l'incavo del gomito. Là dove la pelle è più liscia e delicata, là dove per lo più non si avvertono  i muscoli, ma i tendini e le vene.

"È bello, mi piace. Continua" aveva detto lui.

E Laura aveva continuato. Procurava piacere anche a lei accarezzarlo in quel modo.

Quel pomeriggio, Laura e Stefano si erano recati presso l'associazione dove lei seguiva le attività di danza, teatro, canto. Cantava nel coro di musica e danza popolare. Capitava, a volte, di partecipare a spettacoli teatrali dove queste tre arti si fondevano tra loro. Con il suo gruppo avevano a lungo preparato uno spettacolo per l'estate  che li aveva portati a esibirsi  nelle piazze di alcuni paesini della provincia.

Durante una di queste serate aveva conosciuto Stefano. 

Quella sera lo spettacolo terminava con una vivace e travolgente danza per tutta la piazza. Stefano si trovava lì con alcuni amici e quel clima di allegria e coinvolgimento popolare lo avevano entusiasmato al punto da ritrovarsi nella mischia. Laura e le altre compagne indossavano i costumi tradizionali e con i loro ampi scialli invitavano le persone presenti a danzare insieme. Così aveva rapito Stefano, il quale non si era mostrato contrariato, anzi era sembrato felice di lasciarsi trascinare.

https://www.youtube.com/watch?v=N3SabO-5r7

La danza popolare nelle piazze può diventare davvero un'esperienza ipnotica. Ha qualcosa di erotico. Il frastuono delle castagnette e delle altre percussioni ti rapisce totalmente. Se non si partecipa non lo si può comprendere del tutto. Una volta dentro, il corpo si muove da solo, senza seguire uno schema si lascia divorare dalla musica e dal movimento dell'altro.

 Laura sorrideva, in parte compiaciuta dallo sguardo di lui, curioso e interessato, in parte a nascondere quella lieve timidezza che percepiva sulla superficie della pelle. Lui ricambiava il sorriso. Poi, cessata la musica, tutti i danzatori si erano salutati con un inchino. Gli applausi collettivi avevano squarciato l'aria fra le mura della piazzetta. 

Lei si era passata con grazia le dita sulla fronte e sul viso umido e accaldato; lui aveva passato le mani tra i capelli per tirarli indietro e con la manica della camicia si era strofinato la fronte. 

Il canto delle sireneWhere stories live. Discover now