Capitolo20

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Capitolo 20

Trascorse così anche la terza settimana di Settembre, Laura raggiungeva Stefano quasi tutte le mattine, poi, nel fine settimana si dedicava alla famiglia e a Marco. Si sentiva bene e lo confidò a Caterina una mattina che si incontrarono.

"Io mi sento bene Cate. Non provo sensi di colpa. Mi sento una donna all'ennesima potenza, viva, vitale, piena di energia. Una seconda adolescenza. E ti dirò, migliore, perché vivere come se avessi venti anni con la consapevolezza di quarantacinque ė intrigante".

"Si vede" le rispose gentilmente l'amica.

"Questa storia sarebbe dovuta terminare da un pezzo e invece siamo ancora nel mezzo della tempesta" continuò lei "Temo solo che tirando troppo la corda succederà qualcosa... non so... suo padre, oppure Marco scoprirà tutto. A volte ho quasi il sospetto di desiderare che lui ne venga a conoscenza, così da poterci affrontare senza sotterfugi".

"Laura credimi, è meglio che nessuno scopra niente. Viviti quello che desideri insieme a lui, senza rimpianti. Lascia fuori tutti e tutto il resto. Sii prudente! Erano anni che non ti vedevo così raggiante" le disse con affetto.

Una mattina, mentre si coccolavano nel letto, Laura chiese a Stefano:

"Tu cosa faresti se scoprissi che una ragazza con cui hai avuto una relazione occasionale è incinta di tuo figlio ma non lo vuole perché non è sicura di essere interessata agli uomini?" Stefano restò per alcuni attimi senza fiato. La guardò con un' espressione di chi sta cercando di comprendere la domanda.

"Si tratta di una mia paziente" Laura sorrise "Oggi pomeriggio lei e il suo presunto compagno verranno insieme nel mio studio"

"Uhm... Che situazione..." 

"Eh già".

"E che pensi di fare?"

"Mi piacerebbe ascoltare il tuo punto di vista".

"Beh... del figlio lo vorrei decidere insieme".

"Lei non lo vuole tenere" puntualizzò Laura.

"Bisognerebbe capire se lui è davvero innamorato o se tiene solo a suo figlio" continuò Stefano.

"Sì, questo è un aspetto sul quale concentrerò la seduta".

"Forse lei è solo confusa, magari ha avuto esperienze traumatiche" disse ancora Stefano. Laura apprezzò tanta sensibilità. Pensò che la donna con cui Stefano avrebbe condiviso la sua vita sarebbe stata una donna fortunata.

"Sì, con lei sto affrontando questo aspetto. Non posso dirti tutto, ma hai ragione, è confusa". Gli accarezzò il viso. Si baciarono.

"Ho ricevuto una proposta" disse a un tratto Stefano "da alcuni compagni di stage. Stanno lavorando alla nascita di una rivista su Diritto Internazionale. Ai primi di Ottobre presenteranno il progetto attraverso un convegno dedicato. Mi hanno invitato ad andare. È in Basilicata" concluse.

"Quando esattamente?" Laura rifletté per alcuni secondi.

"Credo il primo fine settimana di Ottobre" rispose Stefano "Non sono sicuro ancora di andare, ma sarebbe bello se tu potessi venire con me".

Laura ebbe una vertigine. Marco aveva detto che avrebbe avuto un impegno di tre giorni a Ottobre. Doveva sapere il periodo esatto.

"Sì, sarebbe bello" mormorò.

***

Nel pomeriggio incontrò in studio Rita e così conobbe Ronnie. Sembrava uno di quei rockettari fuori stagione. Scuro di capelli e carnagione. Forse con qualche chilo in più. Aveva una voce bassa e leggermente roca. Lui cantava e suonava la chitarra nel suo gruppo. Alcuni testi erano suoi, altri ripresi da vecchi brani di altri autori. Spesso si recavano anche all'estero. Il suo volto ispirava buoni sentimenti. Quando parlava a tratti esprimeva la sua parte grezza, ma solo a tratti. A un certo punto Laura chiese determinata:

Il canto delle sireneWhere stories live. Discover now