The Maze Runner: Una Ragazza nella Radura ➢ Newt [Italian translation]

━ Capitolo 14

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| Arco e frecce |

Andai a cercare Newt. Alla fine, con tutto quello che era successo, non eravamo riusciti a parlare di ciò che era successo nell'infermeria poche ore prima. Certamente, quel bacio è stata la cosa migliore che mi sia mai successa da quando sono arrivata nella Radura... Newt era l'unica cosa buona che avevo, e non avrei sopportato perderlo.

Lo vidi appoggiato in uno dei muri che formavano il quadrato perfetto e mi avvicinai per parlargli.

―Ciao― dissi appoggiandomi al suo fianco.

―Ciao, che voleva Alby?― chiese girandosi un po' per guardarmi.

―Voleva sapere se succedeva qualcosa... e gli ho raccontato delle visioni.

―E che ti ha detto?― disse incuriosito.

―Che se la scatola arriva domani mi nominerà Velocista, e potrò uscire nel Labirinto se ne ho bisogno― non gli piacque la mia risposta.

―Ma... nessuno ha mai ucciso un Dolente, Mack― disse, cercando di farmi capire che era impossibile.

―Lo so... ma non per questo non posso provarci. E poi, qualcuno deve pur essere il primo, no?― dissi con un sorriso, cercando di calmarlo. Sapevo che aveva paura che rimanessi fuori dopo la chiusura delle porte.

―Si, ma i Dolenti, normalmente, escono di notte. E... e hai visto cos'è successo a Clay, e lui è stato fortunato― disse raddrizzandosi, io feci lo stesso e mi prese delicatamente le mani. Le accarrezò dolcemente disegnando dei cerchi con i pollici e mi guardò negli occhi―. Non posso perderti, Mack... non tu.

Non sapevo perché ma gli occhi mi diventarono lucidi e lo abbracciai, nascondendo il viso sul suo petto. Mi abbracciò, stretta, cercando di convincermi a non farlo, ma non potevo rinnegare il mio destino. Ci separammo e posò una mano sulla nuca, accarezzandomi il viso con il pollice.

―So che non posso farti cambiare idea. Ma non mi lasciare, va bene? Sei la cosa migliore che mi sia successa da quando sono qui― disse facendo scontrare le nostre fronti―. Mi fai felice, fagiolina.

Il mio cuore andava a mille all'ora, sentivo che mi stava per usicre dal petto e, per calmarlo, baciai Newt. Lo baciai, godendomi quelle labbra che tanto mi piacevano. Lui continuò il bacio e mi avvicinò di più a lui. Quando ci separammo, vidi che Minho ci osservava insieme a Chuck, cominciarono ad applaudire e a gridare "finalmente".

―Ssh, zitto― dissi avvicinandomi a Minho―. Devo raccontarti una cosa.

―Si, si, lo vedo― disse guardando orgoglioso il suo amico.