🔥24 SETTEMBRE🔥

23 3 0
                                    

Sono passate esattamente due settimane dall'inizio dei corsi e non ho frequentato neanche per un giorno, l'unica cosa che ho fatto è stato lavorare tutte le sere al pub e dormire nel mio amato letto. L'intento iniziale era di non abbandonare il mio terzo grande amore per nulla al mondo, ma purtroppo un gigante scocciatore è venuto a disturbare il mio sonno costringendo a prepararmi.

"Il nostro amore è più forte, non ci potrai mai separare, sappilo!" urlo abbracciando il cuscino, sento i passi avvicinarsi sempre di più, apre la porta e...lo stronzo decide di alzare le tapparelle

"Ricorda, ho ucciso per molto meno" mugugno continuando ad arrotolarmi nelle coperto.

"Si si, okay. Ora però scendi da quel letto"

"Gno!" rispondo decisa, al che mi strappa il cuscino dalla faccia e... e urla un

"Oddio! Che paura!"

"Ma che diamine urli di prima mattina deficiente?! Un giorno ti defenestrerò per questa cosa e tu ricorderai e te ne pentirai e sarà troppo tardi" lo minaccio con tono spaventoso e torno ad arrotolarmi nelle coperte.

"Scusa, non volevo; è che ho ti ho tolto il cuscino dalla faccia e, e...e sembri un goblin che si sta sciogliendo. Ti supplico vatti a lavare la faccia" cerca di convincermi. Pf, illuso.

"Okay! A mali estremi, estremi rimedi"

e neanche il tempo di connettere che strattona le coperte tirando giù dal letto anche me.

"Okay, sono in piedi contento? Ora mi preparo" Mi dirigo verso il bagno e, che orrore, aveva ragione, faccio paura dico guardandomi schifata, così decido di fare un doccia veloce.

"Maaars! Sbrigati o arriviamo in ritardo!"

"Davvero? So che manca ancora un'ora; giuro che se ci riprovi ti strozzo con i tuoi stessi polmoni" grido irritata dalla mia stanza.

"Ouch! Non sembra una cosa simpatica. Ora mi dici cosa ha fatto di male questo gatto per dover vivere ventiquattro ore su ventiquattro con una mestruata cronica come te?"

"Penso siano affari miei e del gatto! Piuttosto dagli da mangiare" gli ordino mentre infilo i jeans vintage a vita alta.

"Già fatto!"

Finisco di truccandomi mettendo il mascara e mi reco in cucina.

"Hai davvero intenzione di venire conciata così in università?" mi chiede scettico Chanyeol.

"Sentiamo, cosa c'è che non va?" chiedo incrociando le braccia e guardandomi al piccolo specchio dell'ingresso. Indosso dei jeans, degli stivaletti di pelle nera con un po' di tacco grosso e un maglione nero largo.

"Niente, solo che non è il massimo venire così...cioè, sei bellissima e stai benissimo, ma non pensi sia meglio mettere qualcosa di più normale?" continua mimando delle virgolette sull'ultima parola.

"Senti, questo è il mio stile" inizio mentre mi cambio il septum.

"Io mi vado bene così, non capisco perché mi dovrei confondere tra i figli di papà quando non lo sono. Sono fatta così, se non ti vado bene o ti vergogni di me puoi anche evitare di rompermi le scatole e andartene per la tua strada come se non ci fossimo mai incontrati. Detto ciò io vado" dico aprendo la porta e prendendo il casco e la pesante giacca da aviatore.

"Aspettami!" mi corre dietro il ragazzo.

In silenzio arriviamo nel garage e, una volta aperto saliamo sulla mia bambina, la metto in moto poi mi chiudo la giacca per non prendere troppo freddo. Parto sfrecciando tra le macchine in direzione università. Sento il ragazzo dietro di me alzare le braccia come un bambino, un giro in moto in cambio di una stecca di camel? Perché no dico io.

She and Her Fucking Mind//Kim TaehyungWhere stories live. Discover now