60: Tell Me a Secret

Începe de la început
                                    

Silenzio.

"A volte mi odio davvero," sussurra Jimin. "Mi guardo allo specchio e vedo me stesso. Basso, brutto e senza talento. Sono qui solo perchè ho seguito Jungkook - Jungkook che, nonostante abbia passato tutta la mia vita a proteggerlo, è molto più forte di me. Sono inutile. Non abbastanza buono."

La tua gola si ostruisce. Non puoi dire una parola.

"Ma alla fine," continua Jimin, "ho deciso che non importa. Se sono nato per essere basso, grasso e brutto, posso almeno fare del mio meglio nel proteggere la mia famiglia. E voi ragazzi mi amate comunque, quindi a chi  importa cosa pensano gli altri? A chi importa cosa penso di me stesso?"

Fai scivolare la tua mano nella sua. Sta tremando anche lui.

La profonda raspa di Yoongi rimbomba dal sedile anteriore. "Ho cercato di uccidermi, una volta."

Nessuno parla. Stai semplicemente ascoltando, aspettando.

"Quando ero un boss a Daegu, il mio braccio destro era il mio migliore amico. Ci siamo conosciuti come membri di basso rango e abbiamo raggiunto la vetta insieme. Era l'unica persona di cui potevo davvero fidarmi."

C'è un debole dolore nella voce di Yoongi mentre parla, distante e profondo, come la cicatrice su una vecchia ferita che non è guarita correttamente.

"Un giorno, uno dei miei uomini è venuto e mi ha trovato. Mi ha detto che il mio amico si era nascosto di soppiatto, parlando di un cambio di boss. Per convincere le persone a scegliere un lato: lui o me. Stava cercando di pianificare un passaggio, un'acquisizione che può avvenire in un solo modo - uccidendo l'attuale boss e prendendo il potere con la forza."

Esita nel raccontare la storia. Sbadigli vuoti rimbombano in assenza della voce di Yoongi.

"Cos'hai fatto?" Chiedi calma.

Yoongi espira profondamente. "Ho corso. Ho corso perchè sapevo che se il mio amico avesse iniziato una rissa, avrei vinto. Non sarebbe sopravvissuto. E l'ho amato. L'ho amato così tanto che l'ho lasciato prima che accadesse. Dopo essere andato via, sapevo che fosse tutto finito. Non avevo nessuno - nessuna famiglia, nessun amico. Sono andato direttamente in un hotel economico - all'ultimo piano - e ho chiuso a chiave la porta. Poi ho dato fuoco alla stanza."

Il tuo cuore si spezza nel petto, perchè puoi vederlo nella tua testa. Yoongi, inerte e senza speranza, disteso su un letto con gli occhi neri e traditi, a guardare in biaco mentre le fiamme consumano tutto intorno a lui.

"Anche io ero quasi andato," dice Yoongi. "Ha quasi funzionato. Ma poi, proprio quando stavo per spegnermi dal fumo, la finestra si frantumò. E questo idiota - quest'idiota che sorrideva mentre saltava nella stanza, non spaventato da tutto il fuoco - camminò verso di me e mi aiutò ad alzarmi. Era salito sulla scala antincendio e  aveva aperto la finestra con la mano annoiata, sapendo esattamente dove fossi. Ha detto, 'Non è ancora il tuo momento. Dovresti venire con me'."

Yoongi ferma il racconto e sorride ironicamente. "Ha detto, 'Sono Hoseok. Ho un posto per te.' E sono qui da allora."

Guardate tutti Hoseok, che siede serenamente al suo posto. Lui scrolla le spalle. "Yoongi mi ha fatto promettere di non dirlo."

Ti rilassi sul sedile, meravigliandoti della rivelazione della storia di Yoongi. Ha lasciato Daegu e tutto il suo potere e la sua gloria per proteggere il suo amico, anche il suo amico aveva pianificato di tradirlo.

Hoseok dice, "So chi ha ucciso la mia famiglia. Mamma, papà e mia sorella Dawon. Stasra sarà alla festa - ma mi sono ripromesso di non fargli del male. Non ha più importanza. La mia famiglia non c'è più e ucciderlo ora può solo mettere in pericolo voi. La mia nuova famiglia."

Namjoon aveva ragione.

Ti mordi il labbro mentre un diverso tipo di silenzio si insinua - uno di shock e incredulità.

"Hyung,"grida Jimin. "Perchè non ce l'hai detto? Avremmo potuto aiutarti."

"È esattamente per questo." Hoseok batte il dito sul bracciolo del sedile, fissando pensieroso fuori dal finestrino. "Se ve l'avessi detto, qual è la prima cosa che avreste fatto? Sareste andati da lui. E quest'uomo, non è qualcuno che potete abbattere così facilmente. Vi stavo proteggendo - tutti voi siete più importanti per me di qualsiasi piano di vendetta o rancore."

Mentre la strada scorre veloce, tutti i segreti si riversano come olio dalle vostre bocche, inondando l'auto con il peso delle vostre preoccupazioni e afflizioni. Sembra che sapete che esiste la possibilità che nessuno di voi ritornati da questo abbia riempito gli uomini di una mentalità da ultimo-giorno-sulla-terra.

Sta influenzando anche te, quando apri la bocca e confessi, "Mio nonno è morto quando ero più giovane. Era il padre di mia madre - non sono sicura fosse coinvolto negli 'affari' di mio padre. Il nonno era l'unico a cui è sempre importato di me. Mi portava fuori per un gelato e per vedere film, e mi ha lasciato stare a casa sua  con mia cugina, Jisoo."

Ti fermi per fare un respiro profondo, sentendo la tua voce addensare per l'emozione. "I miei genitori hanno detto che è morto in un incidente d'auto - è stato un funerale a scrigno chiuso, quindi non l'ho visto un'ultima volta. E ora, dopo aver saputo tutto, non posso fare a meno di chiedermi....se fosse davvero un incidente d'auto ad averlo ucciso. O se fosse qualcosa a che fare con mio padre."

La notte diventa più profonda, l'unico suono in macchina è il segnale di svolta che Jin ha appena messo.

"Immagino che dovrei condividerne uno anche per Tae," dice Jimin. "Se fosse...se fosse qui, vorrebbe partecipare. Sono sicuro che sarà felice di sapere che anche noi abbiamo raccontato una storia su di lui."

"Buona idea," borbotta Hoseok.

"Beh, sono sicuro che tutti voi conoscete frammenti, ma Taehyung è stato rapito quando era più giovane," inizia Jimin. "Lui e i suoi genitori. Tae non sa ancora chi fosse e perchè lo facessero. Era bendato e imbavagliato. Doveva sedersi lì e ascoltare mentre i suoi genitori venivano sparati accanto a lui. Ecco perchè ha così paura, lo sapete....delle pistole. E della violenza. Non gli piace il sangue."

Non sai nemmeno cosa pensare, tanto meno dire. Così tanti pezzi del puzzle stanno andando a posto, alla fine prendendo tutti gli scarti casuali di informazioni e incollandoli insieme per formare un'immagine coerente.

Così tante cose hanno senso adesso.

"E tu?" Ti rivolgi a Jungkook con la domanda e noti con un sussulto che è diventato pallido e immobile, un cadavere animato. I suoi occhi sono spalancati con un po' di orrore sconosciuto, fissando dritto in avanti, e i suoi lineamenti sono disegnati con lo stesso. La sua mano è mortalmente fredda nella tua.

"Jungkook?" mormori preoccupata. "Stai bene?"

Il suo sgaurdo nero urlante si rivolge a te.

"Y/N," dice rauco. Sembra quasi che si stia scusando. "Y/N, I-"

"Siamo arrivati." Il SUV si ferma e Jin lancia un'occhiata alla schiena. "Siete pronti? Riprendiamoci Taehyung."

Annuite tutti in risposta, l'adrenalina inizia a pompare nelle vene mentre scendi dall'auto.

Quando guardi indietro, Jungkook ha regnato nella sua espressione, inspirando ed espirando profondamente e chiudendo gli occhi. Lo stanno facendo tutti - lasciando che i loro corpi si stabilizzino in uno stato insospettabile di finto rilassamento.

Cerchi di fare lo stesso, chiudendo gli occhi e concentrandoti sullo schiarirti la testa.

Ma ancora, mentre ti spazzolli la gonna e calmi il respiro mentre ti prepari, la paura sul viso di Jungkook tormenta la tua mente.

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SPAZIO AUTORE

Sento puzza di guai.

Voglio abbracciare Jimin dopo il suo racconto:c

Ho pubblicato prima perchè mi andava hahah, spero non vi dispiaccia :p

-Hilary

Blood Ink [ITA]Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum