43: More Than Pride

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"Siamo tornati perchè dobbiamo creare un piano" dice Namjoon, dandosi dei colpetti sulla coscia con un dito.

I suoi occhi sono fissi sul più giovane del gruppo,  la sua voce direzionata verso di lui, quasi come un insegnante  esasperato che cerca di richiamare l'attenzione di uno studente che si  comporta male.

Da vera forma da studente, Jungkook non sta ascoltando.

Ci sono voluti cinque minuti al tuo interesse  romantico dagli occhi neri per ricordarsi che non solo Hoseok vi ha mentito per tenervi qui insieme, ma Jimin ha involontariamente rubato il tuo primo bacio da lui.

Con uno sguardo sbigottito che è passato velocemente sulla sua faccia quando ha realizzato ciò che aveva dimenticato, è riuscito a creare lo  sguardo più truce del secolo.

Ed ora eccoti qui, oppressa dal fardello di un Jungkook che non vuole cooperare in un momento in cui la cooperazione è veramente, veramente necessaria.

Ovviamente non riesce a decidere chi uccidere prima, mentre i suoi sguardi scuri vagano tra l'allegro Hoseok di fianco a Namjoon e il Jimin cauto dietro  di loro.

Cauto, perché sta ricevendo il 65% degli sguardi truci del suo amico più piccolo.

"Un piano per cosa?" chiedi, cercando di spostarti leggermente davanti al campo visivo di Jungkook. "Non ci nasconderemo e basta fino a quando  si arrenderanno?"

Jin supera Yoongi per entrare in salotto, prendendo  posto sul divano e mettendo una gamba sopra l'altra in un movimento fluido ed elegante. Gli altri seguono il più grande, spargendosi nella  stanza larga e sedendosi.

"Non possiamo aspettare" Namjoon dice mentre si muovono.

Cammini dietro di lui, sforzandoti di sentire, e  prendi posto sul morbido tappeto aperto sul parquet. Davanti a te Jin, Jimin e Taehyung si gettano sui cuscini. Le loro spalle sono curve e stanche. In silenzio ti chiedi cosa abbiano fatto questi ultimi giorni per fare affondare così in basso la loro personalità solitamente vivace.

Poi ti ricordi che si sono sbarazzati dei corpi e che hanno finito il lavoro.

Hip hip hurrah.

Non deve essere qualcosa che ti migliora l'umore.

Jungkook si getta sul pavimento accanto a te, il suo ginocchio duro colpisce la tua coscia mentre si abbassa. Quando gli mandi uno sguardo truce, leva a malapena gli occhi da Jimin per farti la linguaccia.

Una palla d'argento si trova nel mezzo della sua lingua, crea una piccola scarica di calore nel tuo petto.

Infili un dito nelle sue costole.

Jungkook ti colpisce la spalla con il palmo come punizione e mette un po' di distanza fra voi due, evitando qualsiasi forma di vendetta.

"Ma siete seri?" Yoongi si lamenta esasperato dal  divano, attirando la vostra attenzione. "Cosa siete, dei bambini? Siamo in una certa situazione qui, e non abbiamo bisogno di voi due che accidentalmente vi slogate un'articolazione mentre state 'giocando'."

Jimin  alza una mano. "Inoltre, mentre siamo fuori tema, voglio chiedere questa cosa." La sua mano si abbassa lentamente, scendendo per indicare l'uomo dagli occhi neri che sta probabilmente considerando di strappargli il braccio e pestarlo con quello. "Perchè improvvisamente Jungkook mi vuole staccare la testa?"

Jungkook ha aperto la sua bocca, ma gli metti una mano sopra prima che qualsiasi condanna possa uscirne fuori. "Sta bene" dici all'assemblea. "Sta facendo il broncio come un bambino. Ignoralo."

La mano di Jungkook circonda il tuo polso e applica  un po' di forza, togliendo il tuo palmo dalle sue labbra come un pezzo tenace di colla sulla carta.

Blood Ink [ITA]Where stories live. Discover now