24: Pretty Thing

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È, infatti, Mina.

Quella puttana pazza del negozio di tatuaggi che ti ha chiesto se fossi minorenne.

Quella puttana pazza del negozio di tatuaggi che  non hai riconosciuto senza che fosse con il petto di fuori e uno sguardo seducente stampato sulla faccia.

Quella puttana pazza del negozio di tatuaggi che pensavi ti odiasse a morte perché hai osato mettere piede nel negozio in primo luogo.

Allora perché mai in questo maledetto mondo ti sta aiutando in questo momento?

Tutto ciò che fai è rimanere a bocca aperta come un  pesce mentre ti dirige lungo la strada, tenendo un occhio dietro di voi  per esser certa che quegli uomini ubriachi non vi stiano seguendo.

"Se ne sono andati" dice l'uomo che è venuto con lei. È uno degli uomini più grandi che tu abbia mai visto, torreggia su te e Mina come il Gigante Buono."Ti puoi rilassare ora."

Quando dici 'rilassare', Mina lo prende come un segno  per spostare la mano da te e incrociare le braccia al petto,  accigliandosi come se l'avessi bruciata.

"Idiota" brontola. "Perché stai camminando da sola di notte?"

"Che...come...come mai sei qui ora?" è l'unica cosa che riesci a balbettare.

Il semplice fatto che ti abbia incontrata e abbia deciso di aiutarti mentre eri nei guai...

Il fato e il caso stanno giocando qualche brutto scherzo con la tua mente.

"Io vivo qui" Mina sospira. Osserva la tua condizione deperita, notando  con occhi scaltri che un rivolo di sangue è stato pulito sui tuoi  pantaloni. "Stai sanguinando?"

Non rispondi alla domanda importante. "Vivi qui. Quindi prendi un bus per arrivare in città solo per farti tatuare da quei sette idio-"

"Deliziosi dei greci?" Mina ti interrompe, arricciando il labbro superiore. "Stavi per dire questo, vero? La risposta è sì. Sono bellissimi. Io vado. Non è comunque così lontano poi."

L'uomo con voi sbuffa. "Il fatto che tu debba andare in città in generale è ridicolo."
"Grazie" sbraiti, estendendogli il pugno più  meritevole che sia mai stato dato nella storia. Il nemico del tuo nemico  è tuo amico.

Mina alza gli occhi a cielo, puntando un dito all'uomo. "Questo è mio fratello maggiore, Wooseok. È una delizia."

"Io sono una delizia" si difende Wooseok, portando  una mano enorme al petto gigante. La sua pura stazza è ancora impressionante per te. Ha dei luminosi capelli neri che sono portati lontano dalla fronte, simile al modo in cui li tiene Namjoon.

La sua voce è una fossa di profondi toni intensi.

"Che stai facendo qui fuori?" l'incantevole Wooseok chiede. Sia lui che sua sorella hanno notato la macchia di sangue sui tuoi jeans, e i suoi occhi sono due piscine di nero cauto.

Dieci euro che pensano tu abbia ucciso qualcuno.

"Sto solo passando." Quando la tua risposta vaga non ferma gli sguardi, sospiri e ammetti a malincuore "Potrei anche essere caduta da un albero molto alto. E aver colpito alcuni rami lungo la discesa."

"Un...albero?"

Mina si sbatte una mano sulla fronte.

Wooseok, invece, cruccia le sopracciglia scure con fare preoccupato e si  avvicina a te. "Sei ferita da qualche parte? Se torni a casa con noi, ti possiamo aiutare."

Circa, sì. Solo un po' dappertutto.

Per un minuto, non gli hai quasi detto nulla. Tenendo la guardia alta che si inizia a far pesante nel tuo petto, che ti sussurra di non dirgli niente e andare avanti.

Blood Ink [ITA]Where stories live. Discover now