Capitolo 56

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È ubriaco.
Kyle è fottutamente ubriaco, ed io ho paura.
Ho chiuso per sicurezza la porta di Jason, ho messo la sedia che c'è dentro leggermente contro la porta, così da sentire ogni movimento.
Resto un po' a scrivere a papà, salto di chat in chat e mi trovo a messaggiare con 4 persone consecutivamente.

Ma per finire la giornata non posso non bere la mia solita tisana.
Scendo piano le scale e so già di trovarlo.
Perciò gli porto un paio di calzettoni da montagna di papà
"Megan"
"Ti prenderai un'influenza, mettile su"
"Meg-"
"Zitto, prima metti su le calze."
Mai visto un ragazzo mettersi le calze così velocemente.
"Sono ubriaco"
"Lo vedo, vedo anche che non hai centrato la tazza di latte con il cucchiaio di zucchero"
"Pulisco io"
"No, tranquillo"
"Hai paura?"
"N-no"
"Ora lo sono di meno, ma se vuoi che me ne vada, ti lascio il tuo spazio"
"L'ho avuto tutto il giorno, il mio spazio"

KYLE POV
"Come è andata?" Riesco a malapena a guardarla negli occhi, non voglio spaventarla più di quanto lo sia già.
"Bene"
"Tu hai paura" mi alzo, lei mette una mano dietro a se, sul piano della cucina, come se non potesse andare più indietro di così.
Alzo le mani, in segno di calma.
"Non ho paura"
"Si invece"
"No, siediti" guarda la sedia, poi guarda me e di nuovo la sedia.
Ha paura. Ma ha più paura per Jason.
L'ho capito, ma non dico nulla, mi siedo e finisco la tazza di latte.
Lei piano mette a bollire l'acqua, prepara il filtro è ancora una sera c'è il profumo di frutti di bosco in cucina.
"Quel tuo amico, non è cattivo o... drogato?"
"No, ci siamo solo persi, non pensavamo di essere andati così lontano con le lattine"
"Hai guidato da ubriaco?"
"Non ti voglio spaventare, te lo dico per rassicurarti, ma ci sono abituato."
"Racconta"

Non me lo aspettavo.
"Uhm, per restare accesi e svegli, ci davano da bere. Alcol. Guidavo anche ore, sotto l'effetto di grappe fortissime, tutto qui. Per quanto possa essere utile"
"Grazie"
Porta dei pantaloni della tuta larghissimi, con stampate sopra delle piccole macchie verde chiaro, porta anche una maglia ai miei occhi e ai miei sensi troppo attillata.
"Non guardare"
"Scusa" ma prendo quel momento come momento per essere sincero "non posso fare altro"

Le sue guance vengono innondate di rosso e le sue labbra si ritirano.
So che ora l'acqua bolle e lei volentieri si girerebbe per spegnere, ma so anche che lei sa che io mi goderei ancora il suo bel fondoschiena.
"Che fai? Non spegni?"
"No, ci vuole ancora un po'"

Forse.
Ho un forte mal di testa, al solo girare la testa una fitta alle tempie mi stende.
Mi alzo per prendere un'aspirina, faccio finta di nulla, ma dietro di me so che Megan spegna l'acqua e velocemente versa tutto nella tazza con filtro e zucchero.
Sarà la mia rovina.
"Beh, io vado su in camera, solo non"
"Entrare nella stanza di Jason? Ho capito"
"Grazie"

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Where stories live. Discover now